Nel 2012 in Sicilia su un bando per 216 posti ne erano stati assunti solo 180. Sette anni dopo e grazie ai ricorsi le maestre potranno tornare in Sicilia
I 36 posti fantasma inizialmente banditi in Sicilia nel concorso per la scuola del 2012 sono riapparsi e dovranno essere assegnati a chi ha presentato ricorso attraverso gli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti.
Ritornano in Sicilia 36 maestre
Il Consiglio di Stato, difatti, ha accertato che “a fronte di 216 posti banditi, quelli concretamente ricoperti attingendo dalla graduatoria del 2012 furono solo 180, residuando pertanto ulteriori 36 posti”. In seguito a tale sentenza il MIUR dovrà computare anche i 36 posti non attribuiti rispetto al bando scuola del 2012 per consentire, in base alla graduatoria, la scelta della cattedra ai ricorrenti.
I vincitori “esclusi” nel 2012
La storia del concorso delle insegnanti della scuola materna del 2012 (il primo dopo oltre un decennio), in particolare per la Regione Sicilia, ha del paradossale. Più nel dettaglio, difatti, nonostante fossero stati banditi 216 posti, in Sicilia solo 180 docenti furono assunti mentre gli altri 36 e gli ulteriori idonei, furono spediti fuori Regione.
Il danno e la beffa
Ecco perché, nonostante la ricorrente in questione risultasse tra i 216 astratti vincitori non venne assunta né in Sicilia, dove aveva fatto concorso, né presso altre Regioni dove c’erano altre graduatorie. Così facendo, dunque, l’aspirante maestra d’asilo ha visto decadere la possibilità di ottenere il posto nella scuola dell’infanzia cui aspirava, mentre altri docenti, seppur con punteggi inferiori al suo, ottenevano l’ambita assunzione. Ma non basta. Il nuovo concorso a cattedra del 2016, difatti, prevedendo anch’esso dei posti per infanzia in Sicilia, ha annullato la validità, ancora in corso nei termini del triennio, della graduatoria del 2012 che, invece, secondo gli Avvocati Delia e Bonetti, doveva continuare a scorrere.
Accadde quindi, che almeno 36 dei posti disponibili inizialmente banditi nel 2012 furono assegnati ai nuovi vincitori del concorso del 2016 e non, invece, a quelli del 2012 che, ancora, attendevano l’assunzione. La sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito la salvaguardia della validità delle graduatorie vigenti e, in particolare di quella del 2012.
Il diritto ripristinato
“Grazie a tale sentenza- spiega l’Avvocato Santi Delia– siamo riusciti a stabilire il diritto degli insegnanti siciliani che avevano concorso in Sicilia e che da anni si sono visti assegnare in altre Regioni, di poter tornare a casa. E’ chiaro che la sentenza troverà applicazione solo per i ricorrenti che abbiano agito al TAR e poi al Consiglio di Stato ma trattandosi di un numero inferiore ai 36 posti non offerti, tutti otterranno giustizia”.