Scuola di Mili San Pietro. Paolo Mangano e Andrea Merlino, consiglieri cinque stelle, sollecitano ancora una volta la Giunta, chiedendo di concludere l’iter per la ristrutturazione del plesso.
«Oggi più di ieri chiedo all’amministrazione De Luca di concludere l’iter per la ristrutturazione della scuola elementare di Mili San Pietro, tenuto conto dei ritardi accumulati dal 2016 ad oggi e delle conseguenze dell’emergenza Covid-19, che ha evidenziato ancora di più il problema inerente all’incuria e alla mancanza di spazi scolastici». A scriverlo, in una nota, è il consigliere comunale del m5s Paolo Mangano, che più volte negli scorsi mesi ha sollecitato la Giunta per restituire alla cittadinanza il plesso scolastico, gravemente danneggiato a causa di un incendio ormai più di quattro anni fa.
Rischio idrologico superato
«L’assessorato regionale dell’Istruzione – spiega il consigliere, autore di una nuova interrogazione al sindaco Cateno De Luca – ha pubblicato l’avviso per l’aggiornamento della programmazione degli interventi del diritto scolastico per l’annualità 2020, che scadrà il 31 luglio, fra appena 20 giorni. Oggi, dopo svariati incontri e tavoli tecnici, si è superato l’ostacolo sui rischi idrogeologici grazie a una perizia tecnica redatta ad Agosto del 2019. Il passaggio successivo consisteva nel completare la progettazione introducendo tutte le misure necessarie ad eliminare ogni possibile rischio alluvionale», prosegue Mangano, ancora in attesa di risposte all’interrogazione presentata ad ottobre del 2019 con la quale chiedeva il rilascio di tutti gli elaborati progettuali e dei relativi allegati.
Il bando
«I cittadini di Mili – specifica il consigliere della I Circoscrizione Andrea Merlino – attendono un riscontro da troppo tempo, nonostante i nostri ripetuti solleciti. Per questo invitiamo ancora una volta l’Amministrazione a fornire al più presto delle risposte concrete, presentando in tempi utili la domanda relativa al bando regionale per l’aggiornamento 2020 del Piano triennale di edilizia scolastica (lo scorso anno dichiarata inammissibile perché presentata in ritardo)», conclude, evidenziando infine come un piano speciale di recupero dei plessi scolastici sia prioritario per gestire il post covid e garantire il distanziamento sociale.