L’architetto a capo del dipartimento edilizia scolastica ricorda i reiterati interventi attuati dall’Amministrazione comunale, poi resi vani dai continui furti e atti vandalici. Serve una vigilanza più efficace
Dopo le polemiche dei giorni scorsi in merito alle cattive condizioni dell’Istituto Comprensivo Albino Luciani (vedi correlato), oggi il dirigente del Dipartimento Edilizia Scolastica, Antonella Cutroneo, ha inviato una nota al dirigente scolastico e al presidente della III Circoscrizione.
L’arch. Cutroneo sottolinea che “nel 2008 sono stati appaltati i lavori di adeguamento della scuola con un finanziamento regionale mirato a realizzare un primo stralcio funzionale del progetto originario di adeguamento della scuola, che prevedeva lavori di rifacimento dell’impianto elettrico, di adeguamento dei servizi igienici e di una porzione di fabbricato al piano terra da adibire ad aula di scuola materna con relativi servizi, ed un ulteriore ala, sempre al piano terra, per ospitare alunni di scuola primaria”.
“Il progetto originario di adeguamento – ricorda il dirigente – comprendeva, oltre al rifacimento dell’intero impianto di riscaldamento, opere di miglioramento dell’efficienza energetica (sostituzione di infissi e coibentazione termica) e lavori che, per insufficienza di risorse finanziarie, sono stati stralciati ed inseriti nel II lotto funzionale. Occorre precisare che, già durante l’appalto, più volte ignoti hanno sottratto componenti impiantistici (videocamera dell’impianto antifurto) e manufatti in alluminio (infissi e corrimani) e sono stati praticati dei fori nelle murature per sottrarre computer ed altro, oltre ad essere state danneggiate diverse porte. Per far fronte a tali emergenze, è stata redatta una variante in corso d’opera, nella quale sono stati previsti lavori di sostituzione di porte, di sistemazione delle murature vandalizzate ed altre opere. Inoltre allo scopo di potere supplire alla mancanza della caldaia nel 2008, in detta variante sono stati previsti ulteriori lavori nell’impianto elettrico. Successivamente, alla conclusione dell’appalto, sono stati dati alle fiamme i rivestimenti dei pilastri, sono stati divelti alcuni lavandini dei servizi igienici di nuova collocazione, e sono state danneggiate irrimediabilmente numerose porte delle aule e dei bagni. Nel 2010 e nel 2011, con le somme del contratto aperto delle scuole, – conclude la nota – sono state riparate le porte danneggiate, mentre, nell’ottobre del 2012, sono stati revisionati i bagni (cassette, wc e rubinetti)”.
Le attuali condizioni della scuola, dunque, secondo la dirigente comunale, sono dovute ai ripetuti atti vandalici: “I costi che l’Amministrazione comunale deve sopportare sono insostenibili anche a voler prescindere dalla carenza di risorse economiche del dipartimento. In ordine alla problematica che si presenta in occasione della accensione delle stufe elettriche e/o delle pompe di calore, l’Amministrazione ha già, da tempo, inoltrato la richiesta di aumento di potenza elettrica all’Ente Gestore, che ad oggi non ha provveduto. In ordine alla mancanza di porte, dovuta ai ripetuti atti vandalici che si verificano nella scuola, il Comune sta provvedendo, con le esigue somme del contratto aperto a ricollocarle, con l’auspicio che gli organi scolastici preposti pongano in essere una vigilanza più efficace e denunzino alle competenti autorità gli autori dei fatti illeciti”.