Dopo l'incendio del 2016 la scuola primaria è senza sede, con i bambini costretti a spostarsi ogni giorno a Larderia Inferiore
Sono pronti a continuare la loro lotta gli abitanti di Mili S. Pietro perché la scuola primaria, ormai senza sede da tre anni e mezzo e con i bambini costretti a spostarsi ogni giorno a Larderia Inferiore, venga finalmente ripristinata. Dal 12 aprile del 2016, data in cui un incendio ha devastato il plesso scolastico, i bambini sono stati suddivisi tra i locali della canonica del villaggio e della scuola primaria di Larderia Inferiore. Tanti i disagi per i piccoli alunni e le famiglie, alleviati dall’arrivo, dal settembre scorso, del servizio scuolabus.
«La scuola primaria è un presidio educativo di fondamentale importanza per il villaggio» ricorda Sebastiano Busà del Centro Turistico Giovanile, associazione radicata sul territorio sin dal 1975 e che, dallo scorso anno, si è fatta parte attiva nella mobilitazione per la scuola. «Combattere lo spopolamento dei villaggi -continua Busà – significa prima di tutto garantire a chi vi abita la presenza dei servizi come la scuola. Non si può permettere che i villaggi si trasformino definitivamente in quartieri-dormitorio».
Di questo sono convinte le circa cinquanta famiglie che da più di tre anni sono impegnate nella lotta per il ripristino del plesso scolastico e che l’11 gennaio, in un affollato incontro pubblico nella chiesa parrocchiale del villaggio, erano riuscite ad ottenere rassicurazioni dall’assessore Mondello. L’amministrazione si era impegnata affinché si superassero le problematiche e si avviasse il recupero del plesso scolastico che, oltre alla scuola primaria di Mili S. Pietro, dovrà ospitare anche la scuola dell’infanzia. Quest’ultima, che serve una quarantina di famiglie di Mili S. Pietro, Mili S. Marco e Mili Marina è oggi ospitata nei locali parrocchiali e, in un’ottica di ottimizzazione dei costi a carico del Comune, andrà spostata nel plesso ripristinato.
La scuola in effetti è stata inserita dall’Amministrazione comunale tra gli interventi previsti e da finanziare per il 2020 nel Piano triennale delle opere pubbliche, ma l’iter progettuale, iniziato ormai nel 2019, e quello del reperimento delle risorse non sembrano essersi ancora conclusi.
Prova a spiegare il perché il consigliere comunale Paolo Mangano, che da tempo, insieme al consigliere della I Circoscrizione Andrea Merlino, si impegna per la risoluzione delle problematiche che rallentano l’iter progettuale. «Dopo il tavolo tecnico del 9 maggio, conclusosi con un nulla di fatto ed il parere contrario del dirigente alla nostra proposta di inserire il finanziamento nella delibera di rinegoziazione mutui a fine maggio, l’Amministrazione comunale si è mossa per reperire dalla Regione le somme necessarie (circa 350.000 euro) chiedendo l’inserimento del progetto nell’Aggiornamento del Piano triennale 18-20 dell’edilizia scolastica. Inspiegabilmente il progetto preliminare, con quelli riguardanti altri 7 plessi del territorio comunale, è stato presentato in ritardo rispetto alla scadenza e dunque non ammesso a finanziamento. Il Comune dovrà adesso recuperare in altro modo le somme necessarie ai lavori».
I genitori dei bimbi che avrebbero dovuto frequentare l’Asilo di S. Licandro fino ad
oggi gli è stato negato fornendo dal primo di settembre vaghe notizie di documenti mancanti. La situazione è diventata urgente oltre che grave. Grazie