L'aumento dei costi per le famiglie che usufruiscono del servizio di mensa scolastico, ha portato le stesse a ritirare i propri piccoli, a causa dell'insostenibilità della spesa
Rischiano di spopolarsi le mense scolastiche. E’ l’amara constatazione compiuta dal consigliere della terza Circoscrizione, Libero Gioveni, a seguito della rimodulazione con aumento dei costi, delle rette per le famiglie che compartecipano al finanziamento del prezioso servizio scolastico.
Che un coinvolgimento economico delle famiglie con revisione e incremento dei costi per le stesse fosse prevedibile, era un’idea sicuramente nell’aria, soprattutto date le disastrose condizioni finanziarie in cui attualmente naviga Palazzo Zanca – ha affermato Gioveni – tuttavia il mancato discernimento dei differenti casi specifici ha condotto soprattutto quelle famiglie di medio – basso reddito con un valore Isee inferiore ai 9000 euro e con due bimbi a carico, a ritirare i propri piccoli dalla mensa scolastica, causa l’esosità della spesa di ben 5 euro al giorno.
Realtà particolarmente colpite dall’improvvida scelta sono, tra l’altro, proprio quelle che i finanziamenti erogati dal Comune avrebbero dovuto agevolare, ovvero quei nuclei familiari che vivono condizioni di particolare povertà e disagio sociale e per i quali l’aumento della retta da 1,70 euro a 2,50 ha rappresentato – secondo le parole dello stesso rappresentante Udc – un vero e proprio “dramma”. Tra queste strutture maggiormente vessate, quella della scuola “La Pira 3” di Camaro, facente parte del 10° Istituto Comprensivo, che assiste attualmente ad un graduale svuotamento dei banchi della propria mensa.
Bisognerebbe trovare un punto di equilibrio – ha chiarito il consigliere circoscrizionale – un sistema che non metta in forse l’opportunità del servizio che rischia di rimanere inutilizzato e quindi del tutto inappropriato ai propri scopi.
La proposta è del resto abbastanza chiara: rivedere i casi particolari per potere approntare soluzioni agevolatrici nei confronti degli stessi e contemporaneamente operare una diminuzione del carico impositivo di almeno il 25% per le famiglie di seconda fascia con più figli che usufruiscono del servizio di mensa scolastico.
L’auspicio di Gioveni è che il commissario straordinario, Luigi Croce, e il dirigente di settore, De Francesco, resi edotti della paradossale situazione, si adoperino al meglio per accogliere l’appello al cambiamento.