Appalto da 3 milioni e 300mila euro
Il “certo raddoppio dei costi”. E’ il motivo per il quale il Consorzio Stabile Progettisti Costruttori di Maletto lo scorso 23 settembre “ha comunicato la formale volontà di avvalersi della facoltà, riconosciuta per legge, di sciogliersi da ogni vincolo afferente la gara”.
La gara è quella per la “riconversione di spazi della scuola dell’infanzia attualmente inutilizzati nella scuola Foscolo per realizzare un centro polifunzionale per la famiglia”, che era stata aggiudicata all’impresa catanese il 20 giugno 2023 per un importo contrattuale di 1 milione 440mila euro più 99mila euro per progettazione, relazione geologica, oltre iva e oneri previdenziali, su un importo a base d’asta di 2 milioni 93mila euro, con un ribasso del 34,628 %.
Il nodo vulnerabilità sismica
Ma cos’è successo poi? E perché il Consorzio parla di “certo raddoppio dei costi”? Il 29 novembre 2023 sono state trasmesse alla ditta aggiudicataria le verifiche di vulnerabilità sismica. Ma l’incaricato ing. Carmelo Starrantino ha confermato le stime fatte in precedenza.
A quel punto il Consorzio è stato diffidato più volte a consegnare il progetto definitivo, fino alla rinuncia del 23 settembre. Il Comune di Messina ha dunque provveduto allo scorrimento della graduatoria. Seconda classificata era l’Associazione temporanea di imprese composta dalla S. C. A. srl di Messina e la Hi Tech Impianti srl di San Marco d’Alunzio, che aveva offerto un ribasso del 33,921 % e ha comunicato la propria disponibilità accettando tutto quanto precisato in sede di gara.
Il nuovo importo contrattuale è di 1 milione 554mila euro, di cui 1 milione 454mila per lavori, più iva al 10 %, e 100mila per progettazione, relazione geologica più iva al 22 % e Cassa al 4 %. 899mila euro sono le somme a disposizione dell’amministrazione, 846mila euro le economie, per un totale complessivo di 3 milioni 300mila euro.
Ora la verifica dei requisiti e poi, se l’esito sarà positivo, la firma del contratto.
Scuola chiusa nel 2013
La scuola era stata chiusa nel 2013, quando alla guida del Comune c’era il commissario Luigi Croce, e le classi furono trasferite alla vicina Cesare Battisti. Poi venne occupata da famiglie in emergenza abitativa, fin quando non fu trovata loro una casa. Da allora l’ex scuola è chiusa.