L’esponente della circoscrizione propone entro la prima settimana di settembre la convocazione di un tavolo tecnico in cui si stabilisca, una volta per tutta, a chi spetta il compito di dare decoro e pulizia alle aree verdi presenti negli istituti scolastici cittadini. «Basta al rimpallo di responsabilità»
Il tema non cambia, scerbatura, le lamentele nemmeno. La conferenza dei servizi convocata nelle settimane scorse a Palazzo Zanca per fare chiarezza sulla situazione della pulizia degli spazi verdi, ha permesso di definire un po’ meglio tempi, modalità e competenze di interventi (vedi correlato) e di sancire una temporanea tregua tra Comune e quartieri. Tuttavia, restano ancora tanti i nodi da sciogliere, fra tutti quello relativo alla manutenzione delle aree verdi all’interno delle scuole, escludendo ovviamente gli istituti superiori la cui competenza è di Palazzo dei Leoni. A sollevare la questione, il presidente del V quartiere Alessandro Russo, che entro la fine di settembre chiede la convocazione di un tavolo tecnico urgente a cui prendano parte assessorato, Ato3, Messinambiente e il dirigente dipartimento manutenzioni edifici scolastici. Sebbene infatti, spiega Russo, il Comune affermi che tali interventi spettino al personale amministrativo delle scuole, i dirigenti rispondono invece che tali competenze non ricadano tra le mansioni dei dipendenti degli istituti.
«L’inutile Ato3 – afferma Russo – sostiene che in alcun modo tali interventi possano essere condotti dalla società d’ambito, e infatti, alberi pericolanti da anni segnalati da questo Consiglio restano lì, a gravare sulle teste degli scolari, pericolosissimi. Una triangolazione delle irresponsabilità, che chiama direttamente in causa la incapacità gestionale della Giunta in tema di gestione del verde pubblico e dell’arredo urbano, che, fintantoché investe le erbacce lungo la strada, suscita sdegno per la scarsa considerazione con cui l’amministrazione tiene il decoro di Messina, ma quando comporta potenziale insicurezza per la salute dei nostri giovani fin dentro gli edifici scolastici, deve sapere –trovare il coraggio e la forza politica di dire una parola chiara e definitiva, senza rimpallare ulteriormente competenze e, soprattutto, senza indugiare oltre nello stabilire chiaramente quali limiti di intervento e di responsabilità debbano avere Ato3 e Messinambiente nella gestione del verde pubblico».
Stavolta però il presidente di quartiere chiede che si proceda non con i soliti interventi tampone, adottati tramite l’utilizzo di cooperative scelte ad estate inoltrata, ma con una corretta programmazione che riguardi l’intero settore scolastico. Affermazioni chiare quelle di Russo che pur riferendosi ad una settore particolare, non mancano di condannare l’intera gestione di verde a arredo urbano, finora considerata fallimentare. La pace sancita nel corso dell’ultima conferenza dei servizi, insomma, è già storia vecchia.