Convegno promosso dall'assessorato alla Pubblica istruzione allo scopo di educare i ragazzi sulle potenzialità e sui rischi legati alle nuove tecnologie
Usare internet, perché rende competitivi, migliora la vita, aiuta nel lavoro. Ma non abusare. E soprattutto, conoscere gli “effetti collaterali” di uno strumento indispensabile, affascinante ma che nasconde rischi e pericoli. Soprattutto per il più piccoli. Questo il messaggio emerso questa mattina dal convegno “Educarealdigit@le”, promosso dall’Assessore alla Pubblica Istruzione di Santa Teresa di Riva, Annalisa Miano, destinato agli studenti dell’Istituto Comprensivo, del Liceo Classico-Scientifico e dell’Istituto Psicopedagogico, allo scopo di educare i ragazzi sulle potenzialità e sui rischi legati alle nuove tecnologie. L’incontro ha avuto luogo nel teatro dell’Istituto Sacro Cuore di S. Teresa di Riva ed è stato presentato dall’Assessore Miano che ha portato i saluti ai tanti Assessori e Presidenti di Associazioni, oltre che ai Dirigenti scolastici, agli alunni ed al corpo docente. Il primo intervento è stato affidato alla dott.ssa Alessandra Cortese, specialista in diritto dell’Informatica, che collabora con uno studio di diritto delle nuove tecnologie di Lecce e che, con slides e richiami anche ironici, ha catalizzato l’attenzione dei giovani sulle cattive abitudini “digitali” di molti ragazzi e come queste si riflettono sul loro percorso di vita. Subito dopo è stata la volta della prof.ssa Francesca Panuccio, docente di Diritto dell’Informatica, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’università di Messina, la quale ha trattato il tema dell’incidenza e del ruolo delle tecnologie sui minori e sulle famiglie. Degli aspetti penali legati all’utilizzo delle nuove tecnologie se n’è occupato l’Avv. Filippo Brianni, il quale ha indicato quali comportamenti “digitali” possono diventare reato, illustrando anche i meccanismi di difesa rispetto ad eventuali reati subiti attraverso internet. Ha chiuso l’incontro la dott.ssa Alessia Bisazza, specialista in psicologia clinica dell’età evolutiva, la quale ha un po’ riannodato i fili dei veri interventi soffermando la propria attenzione sul rapporto realtà fisica e realtà virtuale che molto spesso determina difficoltà di ordine psicologico, soprattutto tra i giovani. L’incontro era stato preparato attraverso un questionario distribuito alle scuole per fare emergere le abitudini digitali dei ragazzi. I relativi risultati sono stati illustrati ieri dagli studenti del Liceo Classico-Scientifico, dell’Istituto psicopedagogico e dell’Istituto Comprensivo.