Gioveni mostra il degrado del verde dell'Istituto Comprensivo "Mazzini - Gallo"

Gioveni mostra il degrado del verde dell’Istituto Comprensivo “Mazzini – Gallo”

Claudio Panebianco

Gioveni mostra il degrado del verde dell’Istituto Comprensivo “Mazzini – Gallo”

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domenica 28 Settembre 2014 - 22:55

Il Consigliere Comunale Udc Libero Gioveni ha segnalato, attraverso poche righe ed alcune foto, lo stato di degrado in cui versa il verde dell'Istituto Comprensivo "Mazzini - Gallo" (ex plesso Gallo), chiedendo che il progetto ministeriale "scuole belle" venga riconsiderato dall'Amministrazione

Le scuole sono palestre di vita per i più piccoli. E' necessario quindi garantire agli studenti un ambiente completamente sano, sia dal punto di vista dell'organizzazione sia per quanto riguarda la struttura in cui i ragazzi o i bambini si trovano ad imparare. Importante è quindi assicurarsi che gli spazi siano puliti a dovere e curati in maniera tale da permettere a chiunque di trascorrere in modo tranquillo la propria permanenza a scuola.

Volendo marcare questo spirito, il Consigliere Comunale Udc, Libero Gioveni, torna alla carica per far sentire la sua voce proprio per quanto riguarda la manutenzione degli spazi scolastici all'interno del territorio messinese. Varie volte infatti Gioveni ha denunciato lo stato di degrado in cui versano i plessi Giorgio La Pira 1 e 2 di Camaro, chiedendo che l'Amministrazione intervenisse per risolvere la situazione. Adesso l'attenzione del Consigliere si è spostata "per un attimo" esattamente in Via Natoli.

Gioveni infatti, attraverso una segnalazione con foto allegate, ha voluto far notare lo stato di degrado del verde che circonda l'istituto comprensivo "Mazzini – Gallo" (ex plesso Gallo) sottolineando come questo non si trovi in periferia ma in pieno centro. "I genitori dei piccoli alunni, oltre che essere preoccupati per la salute dei propri figli, sono letteralmente indignati", scrive il Consigliere, il quale in seguito spiega come il progetto ministeriale "scuole belle" (un'iniziativa nazionale che, con l'allestimento di 150 milioni di euro per 7700 strutture, puntava alla riqualificazione degli stabili scolastici che avevano bisogno di alcuni ritocchi), "ancora di salvataggio" per Palazzo Zanca, visti i mancati interventi di pulizia all'interno dei cortili dei vari istituti, non sia risultato sufficiente per coprire tutte le accezioni negative del territorio.

"Diventa, pertanto, oltremodo necessario", conclude Gioveni con toni forti, "che l'Amministrazione, retta paradossalmente da un "Sindaco insegnante" e nella fattispecie da un assessore al ramo storicamente "ambientalista", intervenga con estrema urgenza al fine di ridare il giusto decoro a tutte quelle scuole cittadine che, vuoi per insufficienza dei fondi del Ministero, vuoi per la superficialità di qualche dirigente scolastico nell'agganciarsi a questa opportunità offerta direttamente da Roma, non sono rientrate in questo progetto."

Claudio Panebianco

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