164 posti di sostegno a fronte di un’esigenza di 443. L’allarme del sindacato Sfida

164 posti di sostegno a fronte di un’esigenza di 443. L’allarme del sindacato Sfida

Ma. Ip.

164 posti di sostegno a fronte di un’esigenza di 443. L’allarme del sindacato Sfida

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martedì 27 Agosto 2013 - 07:15

Secondo il sindacato famiglie italiane diverse abilità, si considerano parametri dettati dal contenimento della spesa pubblica, senza guardare alle esigenze dei soggetti con disabilità così come prevede la norma. L’invito è verso coloro che ricoprono un ruolo pubblico ed istituzionale ad intervenire presso le sedi competenti: USR, MIUR e Assessorato Regionale dell’Istruzione

443 cattedre di sostegno richieste dall’Ufficio Scolastico Provinciale di Messina, 164 autorizzate dall’Ufficio Scolastico Regionale di Palermo.

Una decurtazione di ben 276 posti che fa sobbalzare Sfida, il sindacato famiglie italiane diverse abilità. “Tale drastica ed ingiustificata mancata assegnazione delle 276 cattedre richieste – afferma il segretario provinciale Maria Vitale Merlo – avrà gravissime conseguenze sugli alunni disabili del messinese che non avranno garantita un’efficiente ed efficace offerta formativa per l’anno scolastico 2013-2014”.

Secondo il sindacato, si considerano parametri dettati dal contenimento della spesa pubblica, senza guardare alle esigenze dei soggetti con disabilità così come prevede la norma. Parla di “ennesima illegalità perpetrata ai danni dei 276 alunni con disabilità messinesi” e ritiene che coloro che ricoprono un ruolo pubblico ed istituzionale abbiano il dovere di intervenire presso le sedi competenti: USR, MIUR e Assessorato Regionale dell’Istruzione chiedendo il reintegro immediato dei 276 posti illegittimamente tagliati.

“L’ufficio regionale – prosegue la prof. Vitale Merlo – non entra neppure nel merito delle richieste pervenute da Messina, corrette sia dal punto di vista formale che sostanziale, disattendendo tutte le norme fondamentali e basilari volte a garantire il diritto allo studio degli alunni messinesi con disabilità. E’ stata dimostrata superficialità e incoerenza con le stesse note che portano la firma del dirigente dell’Ufficio regionale e non si è tenuto in minima considerazione il lavoro svolto a livello provinciale dal proprio
Ufficio, sminuendolo e considerandolo inadeguato e incompetente a conoscere le esigenze del proprio territorio”.

Il sindacato definisce la decisione “iniqua e diretta contro quelle famiglie che si vedranno costrette a rivolgersi ai giudici per avere ripristinate le ore indebitamente decurtate a livello regionale”.

L’ultima richiesta, infine, è quella di conoscere il criterio utilizzato nella ripartizione dei posti tra le varie province siciliane, “considerando che i 443 richiesti da Messina risultano indispensabili per garantire il diritto allo studio degli alunni con disabilità”.

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