Ecco in quanti si sono fatti avanti dopo l’Avviso pubblicato dal Comune di Messina
MESSINA- Per le scuole dismesse dislocate su tutto il territorio comunale si prospetta una nuova “vita”. Se negli anni passati, le precedenti amministrazioni avevano tentato di vendere i plessi scolastici ormai inutilizzati e fatiscenti, puntando a fare cassa ma facendo di fatto un buco nell’acqua, l’amministrazione De Luca ha messo a punto una strategia diversa: dare gli immobili in disuso in concessione ai privati per 30 anni con possibilità di proroga.
Nei mesi scorsi, infatti, Palazzo Zanca ha pubblicato un avviso finalizzato all’acquisizione delle manifestazioni di interesse da parte di associazioni che svolgono attività culturale e turistica nel territorio.
Il suddetto avviso ha riscosso un discreto successo, le domande presentate sono in toltale 57. La scuola più gettonata tra quelle inserite nell’avviso (vedi in basso elenco completo) è la materna di via Brasile, che ha raccolto 14 richieste di concessione; per le altre sono arrivate una o due offerte al massimo.
Come specificato nell’avviso, per le scuole con un solo candidato interessato l’Amministrazione comunale procederà ad affidamenti secondo quanto prescritto dalla legge ovvero mediante trattativa privata con il soggetto interessato. Per quelle con più candidati si avvieranno le relative procedure ad evidenza pubblica previste dalla normativa vigente.
L’assessore alla pubblica istruzione Enzo Trimarchi spiega che l’amministrazione intende proseguire il percorso tracciato e ha già dato mandato agli uffici di predisporre la gara, seppur con una parziale revisione dei plessi da dare in concessione. Rispetto all’avviso verranno infatti stralciate dall’elenco tre scuole: la scuola Media Ugo Foscolo di Via Palermo, dove attualmente vivono alcune famiglie disagiate; la scuola di Via Camuglia; la scuola di Massa San Giorgio, le quali – chiarisce sempre l’assessore – resteranno nella disponibilità del Comune e saranno sottoposte ad interventi di riqualificazione grazie a fondi europei.
Il Dipartimento Patrimonio di Palazzo Zanca è a lavoro da giorni sia per quantificare il canone che dovrà essere corrisposto al Comune dai soggetti che avranno in concessione i plessi in disuso sia per valutare le procedure di aggiudicazione per le scuole ambite da un unico candidato.
Chi otterrà in concessione le ex scuole comunali avrà a suo carico una serie di oneri, tra cui: il pagamento dei consumi di energia elettrica, acqua e gas e ogni altra utenza per servizio di funzionamento della scuola (es. rifiuti, ecc.); l’attività di sorveglianza, custodia, pulizia delle ex scuole gestite e delle attrezzature presenti; manutenzione ordinaria e pulizia delle scuole, delle attrezzature e degli eventuali spazi esterni e o accessori; interventi di miglioria (adeguamento e messa a norma). Non sarà inoltre consentita la subconcessione. Ai privati sarà invece data la possibilità di gestire eventuali attività connesse (ristoro e bar, pubblicità e sponsorizzazioni, ecc.), ovviamente nel rispetto della normativa vigente in materia.
LE SCUOLE INSERITE NELL’AVVISO DEL COMUNE
Materna Briga Superiore;
Mat. S. Lucia Sopra Contesse;
Elementare Nicholas Green;
Media Carlo Meo Gazzi;
Elementare Cataratti;
Materna Molino;
Elementare Catarratti plesso nuovo;
Elementare Orto Liuzzo;
Elementare S. Saba;
Materna Pianotorre;
Elementare Spartà;
Elementare Massa S.Giorgio;
Materna Massa S. Giovanni;
Materna Costa Fraccola (Vill.Curcuraci);
Elementare Placido Ilardo (Vill.Curcuraci);
Elementare Castanea + palestra;
Materna Scala Ritiro;
Elementare casette Ritiro Vill. Ritiro;
Materna Serre c/da Serre (Sperone);
Elementare Paradiso (plesso vecchio);
Materna Via Brasile;
Media Ugo Foscolo Via Palermo;
Scuola di via Camuglia;
Cumia sup. (infanzia);
Luigi Bordonaro (primaria) Via Scarminaci ;
Rodia primaria;
Gesso “Castronovo”
Tutte le scuole del litorale tirrenico del comune sono in dismissione, ancora una volta questa amministrazione, come le precedenti, abbandonano il territorio.
Si è mai fatto un censimento dei bambini in età scolare residenti all’estrema periferia nord del comune e fatto un confronto con le relative scuole che dovrebbero ospitarli vicino casa, (senza costringere i genitori a fare decine di chilometri in macchina per portarli a scuola)? Qualcuno (Dirigente scolastico o al Comune) si è chiesto perchè le scuole elementari sono invece tutte chiuse?
Franco