Ultima chance per "salvare" la sede staccata di Letojanni dell'Istituto superiore "Caminiti-Trimarchi". Il 22 febbraio scadono i termini per la costituzione del Liceo delle Scienze Umane. Professori impegnati nell'orientamento. Ma si teme la chiusura definitiva del plesso
Liceo delle Scienze Umane o chiusura definitiva? E tutto nell’arco di poco meno di un mese. A Letojanni è questo, per il momento, il dilemma principale a cui dare una risposta immediata, necessaria per salvare l’unico plesso scolastico superiore del paese. Una struttura, quella di via Monte Bianco, finita da qualche anno nell’“occhio del ciclone” in seguito all’accorpamento di ben quattro plessi dislocati su tutto il versante jonico messinse. Dopo l’ “ultimatum”, giunto qualche mese fa, il fiduciario della sede staccata dell’Istituto “Caminiti-Trimarchi”, professor Pinuccio Cifali, ha promosso un progetto per trasformare l’attuale Professionale in Liceo delle Scienze Umane.
Un piano sostenuto anche dall’attuale Amministrazione comunale letojannese che, tramite il sindaco Alessandro Costa, ha fatto sapere che “questa rimane l’unica chance per non chiudere definitivamente i battenti e pertanto deve essere subito colta al volo”. Un’opportunità che pure lo stesso Cifali ha definito “storica”, visto che, nel caso in cui dovesse portare ad un nulla di fatto, i risvolti per il centro jonico sarebbero quasi devastanti. Per questo motivo il corpo docenti sta quotidianamente effettuando un “tour” nelle scuole medie inferiori di tutta l’area jonica per promuovere l’iscrizione di almeno 25 studenti per l’anno scolastico 2016/2017. È questo, infatti, il numero minimo necessario per impedire la chiusura della sede staccata di Letojanni. Un numero che, secondo Cifali, potrà essere raggiunto tranquillamente entro la fine del prossimo mese.
Il termine ultimo per la scadenza delle iscrizioni è stato fissato per il 22 febbraio e, nonostante regni ancora molta confusione, qualcosa sembra che si stia muovendo. “Gli sbocchi professionali del futuro Liceo, a fine quinquennio, saranno variegati – ha dichiarato nelle scorse ore il professore -: dall’inserimento immediato nel mondo del lavoro all’accesso a tutte le Facoltà universitarie, fino alla frequentazione di corsi di formazione post-diploma. L’avvio di questo piano di studi ci rende, pertanto, sicuri e più tranquilli. Ma tutto dipenderà dalle iscrizioni. Qualora non arrivassimo, però, al numero stabilito, per Letojanni non ci sarà più nulla da fare”. Una possibilità, questa, a cui nessuno vuole credere e che rappresenterebbe la fine di un’istituzione, che per 30 anni ha formato centinaia di ragazzi.
Enrico Scandurra