In una città che vuol dirsi turistica, chi può essere così cretino e autolesionista da piazzare buste della spazzatura in spiaggia?
Sulla battigia, i bagnanti. A pochissimi metri, lo schifo: una serie di sacchetti di spazzatura piazzati lì a bella posta dai soliti lordazzi.
Siamo sul lungomare (!) di Gallico, periferia Nord di Reggio Calabria. Di certo, uno dei mari più caratteristici e gettonati dell’intera città.
La segnalazione del nostro lettore Giuseppe Foti colpisce ma, come sempre, ancor più colpiscono al cuore le immagini. In una città che vuol dirsi turistica, chi può essere così cretino e autolesionista da piazzare buste della spazzatura in spiaggia? Che senso ha, una simile prova d’inciviltà?
Il nostro lettore chiede che l’Estate reggina non si limiti a un fatto d’immagine, ma passi per una «vera bonifica del territorio, periferia compresa». E ha toni critici verso chi ha le redini del Comune: «Questo è quanto gli abitanti della periferia devono sopportare – scrive Foti – per inadempienze di un’Amministrazione che dovrebbe vigilare».
Ma sulle responsabilità, come evidenziato a chiare lettere nella conferenza stampa di ieri a Palazzo Alvaro, molto ci sarebbe (e ci sarà) da dire. E come si legge peraltro già in missiva – e ne siamo lieti –, «usi politici» di questo sdegno sarebbero del tutto inappropriati.
Indiscutibile, invece, è che «i nostri figli devono giocare in mezzo ai rifiuti e con il rischio di essere sottoposti a malattie e infezioni varie. La situazione è insostenibile e vergognosa». Ed è del tutto comprensibile che si richieda l’intervento immediato dei soggetti preposti.