Una città che non è in grado di far rispettare le regole, che non ha uno straccio di progettazione per adeguare ai tempi il proprio centro urbano, che chiude isole pedonali e riapre le strade al traffico, è una città scarsa e senza speranze
MESSINA – Fino a gennaio 2014 piazza Cairoli faceva schifo. La piazza principale della città era preda delle auto e dell’inquinamento acustico e ambientale. Sul lato monte non si poteva parcheggiare ma, figurarsi, era difficile persino trovarlo il parcheggio, anzi in alcuni casi si formava anche la seconda fila. Sul lato mare si poteva sostare solo da un lato, ma anche lì chi se ne frega, e la presenza dei vigili era sporadica.
Un bello spettacolo, del resto, in sintonia col resto della città. Una città in cui, ad esempio, la quotidiana sosta sul viale San Martino è tollerata, così come la seconda fila in corso Cavour. Cittadini refrattari alle regole e all’ordine, in controtendenza rispetto a tutta l’Europa, dove invece si fa di tutto per incentivare la mobilità pedonale a scapito di quella automobilistica.
Da cinque anni e mezzo piazza Cairoli ha un aspetto decente. Non un bell’aspetto, per quello sarebbe servito un progetto che pareggiasse la pavimentazione su tutto lo slargo, togliendo l’asfalto e impedendo fisicamente l’accesso alle auto. Nessuno, però, ha fatto nulla, così come non è stato fatto nulla, altro esempio, per la parte bassa di viale San Martino, che potrebbe essere una piccola rambla, invece è il solito schifo.
I 110 commercianti che hanno chiesto, e ottenuto, la riapertura al traffico di piazza Cairoli, dal lunedì al venerdì, almeno su questo hanno ragione. In questi cinque anni bisognava fare qualcosa per migliorare la piazza e invece non è stato fatto niente. Ma non è una giustificazione per fare un passo indietro. Se davvero hanno accusato un calo d’incassi è perché non è cambiata la mentalità di arrivare fin dentro il negozio con l’auto, rigorosamente parcheggiata in sosta vietata. Se questo divieto si facesse rispettare, ma a Messina è un’utopia, i cittadini “comodisti” dovrebbero comunque smuovere le proprie gambe per fare qualche metro e raggiungere i negozi, non sia mai che camminare troppo faccia male alla salute.
Accogliere la richiesta di riaprire al traffico piazza Cairoli, anche solo dal lunedì al venerdì, è una scelta miope, per usare un eufemismo. E non ha senso fare alcun esperimento. L’apertura al traffico è stata “sperimentata” fino a cinque anni fa e faceva schifo. L’escamotage dell’esperimento serve solo a evitare il voto in Consiglio comunale. Né il parere del dirigente Mario Pizzino può cambiare qualcosa, perché si tratterebbe di un parere tecnico. E tecnicamente la piazza può essere riaperta al traffico, si tratta di una scelta politica.
Una città che non è in grado di far rispettare le regole, che non ha uno straccio di progettazione per adeguare ai tempi il proprio centro urbano, che chiude isole pedonali e riapre le strade al traffico, è una città scarsa e senza speranze. Finché non cambieranno le teste, non cambierà mai nulla. E ora godiamoci pure le auto, i clacson e i parcheggi creativi dei messinesi a piazza Cairoli, che lì ci mancavano.
(Marco Ipsale)
Caro Ipsale, con dolore, non posso che darle ragione su tutti i fronti.
La città è scarsa.
NOI tutti siamo scarsi, tutti, nessuno escluso.
Punto.
Ipsale ha centrato il problema. È ovvio che Santoro & Co. fanno affidamento sulla mancanza di controlli che permetterà alle auto di fermarsi davanti alle attività. Ovviamente Mondello e De Luca, abituati ad amministrare xxxxxxx, non lo hanno capito. Che senso avrebbe per i putiari della piazza spingere per la riapertura al traffico, se poi il messinesazzo non può parcheggiare!?
Tra l’altro riapre a chi?!sará sempre bloccata dalle auto parcheggiate abusivamente!che città senza speranze.
Vergogna
Articolo di parte, senza senso.
La riapertura di piazza Cairoli è un atto di giustizia nei confronti di chi pensa che l’isola pedonale sia il mortorio attuale.
Comodo criticare, quando si ha il tesserino di giornalista che ti fa passare da dove vuoi!!!!!!!!!!!!
Ipsale, abbi il coraggio di pubblicare le opinioni di chi non la pensa, a ragione, come te!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le fa onore il coraggio con il quale dimostra l’abnormità della sua xxxxxxxxx. Il tesserino da giornalista che permette di passare da dove vuole!? Complimenti, lei è un degno rappresentante di coloro che combattono contro la civilizzazione.
E inaudito che 4 commercianti tengano in scacco la zona in di Messina picchi u missinisi si non si posteggi davanti a potta du negozi non è missinisi. Comunque in qualsiasi città civile vi è un isola pedonale e la rispetta e la si difende da tutto e da tutti. Solo a Messina ciò non è possibile. Non c’è proprio la cultura dell’isola pedonale si guarda sempre alla catta i 10 euro di chiddu chi si femma avanti a potta.
Perché dicembre ? De Luca si dimetta subito, non aspetti dicembre tenendo prigioniera della sua arroganza politica questa città.
A. A.
Poche ma azzeccatissime parole per descrivere la nostra città in questa emblematica situazione. Senza speranza e senza futuro
Scarsa è dire poco. E’ una città senza futuro. Se a seguito di 110 firme si apre, cosa farà Di Luca se si raccolgono 110 firma per la pedonalizzazione? Io sono convinto che fra i 110 c’è qualcuno al quale non si può dire di no….Che vergogna. Addio Messina.
Faccio un po’ le veci di chi dovrebbe fare buona informazione.
Quando vengono stabilite delle isole pedonali, è necessario prevedere dei parcheggi.
Come avviene a Taormina. Si lascia il veicolo nel parcheggio e si fa il giro dei negozi o la passeggiata. Quei ficus poi a piazza Cairoli sono diventati troppo grandi. Andrebbero sostituti con alberelli più piccoli.
Il suo post, se è possibile, è peggio di questa crociata politica della quale il povero Santoro è solo un ingenuo prestanome. Quando verrà a Messina, gentile forestiero (Santa Teresa o Ciumiinisi??), si accorgerà che esistono tre parcheggi a servizio del centro città. La prossima volta che si concede la fatica di parlare di una città, prima si informi.
Fotografia impietosa e verosimile. Se nessuno vuole i migranti portateli tutti a Messina, per ripopolare di raziocinio e voglia di fare una città cimitero. Tanto peggio di così…
Fate i nomi dei cento negozianti che io non entrerò più a comprare da loro.
Migliorare si ma no chiudere aree pedonali
E vorrei che chi è d’accordo con me mi sostenesse.
NO alla riapertura del traffico! Sono totalmente d’accordo che i messinesi devono cambiare la mentalità, più zone pedonali e meno macchine.
Quanto è bello andare fuori Messina, dove c’è la civiltà e meravigliarsi delle cose più banali (ad esempio la pulizia, l’assenza di escrementi di cane per strada, i servizi pubblici funzionanti) e poi si torna di nuovo a casa a fare i porci comodi e dire la solita m….ata “tanto è così e non si può fare niente”.
Provinciali, tutti.