Se trovate un “pullo” non portatelo via. Il biologo Carmelo Isgrò ci spiega cosa fare

Se trovate un “pullo” non portatelo via. Il biologo Carmelo Isgrò ci spiega cosa fare

Salvatore Di Trapani

Se trovate un “pullo” non portatelo via. Il biologo Carmelo Isgrò ci spiega cosa fare

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lunedì 06 Luglio 2020 - 10:01

Come comportarsi quando si trova un “pullo” fuori dal proprio nido? Il biologo milazzese Carmelo Isgrò spiega cosa fare e cosa non fare assolutamente.

Come comportarsi quando si trova un “pullo” fuori dal proprio nido? Ce lo spiega il biologo milazzese Carmelo Isgrò, fondatore del Museo del Mare di Milazzo.

Volatili appena nati, cosa fare se sono fuori dal nido?

I “pulli” sono volatili appena nati, dunque ancora bisognosi delle cure e delle attenzioni della madre. Spesso, tuttavia, può capitare che finiscano fuori dal nido. È in questi casi che bisogna prestare particolare attenzione. Qualche giorno fa il noto biologo del messinese, Carmelo Isgrò, ha soccorso un assiolo fuori dal proprio nido. Nell’occasione ha voluto ricordare alcune delle principali norme da osservare, vitali alla sopravvivenza del volatile.

«Ho “accompagnato” l’assiolo in un posto sicuro –racconta Isgrò- su una tettoia alta proprio sotto il nido (che era irraggiungibile), al riparo da gatti o altri pericoli, con la possibilità di ripararsi in una scatola che ho disteso su un fianco. La madre ha continuato ad alimentarlo per terra, anche se fuori dal nido, finché non è stato in grado di volare. Questa è la regola generale quando si trova un uccellino nato da poco (un pullo): non portarlo via ma lasciarlo lì! Se il luogo si ritiene pericoloso lo si deve mettere in una posizione più sicura ma sempre nelle immediate vicinanze perché i genitori continueranno ad allevarlo come nel caso del mio amico assiolo. Ringrazio per la segnalazione lo staff dell’Hotel Riviera Lido di Milazzo, grazie al quale il giovane Assiolo si è potuto salvare».

Nel dubbio, chiedere un parere competente

Il biologo invita, comunque, a chiedere un parere competente nel caso in cui si sia in dubbio sui comportamenti da osservare. «Questo anche perché –conclude Isgrà- ci sono delle eccezioni. Ad esempio se si trova un piccolo ancora nudo o un rondone a terra bisogna recuperarlo, poiché da soli non potrebbero farcela».

Carmelo Isgrò, attivo nel territorio a difesa dell’ambiente e della natura, raccoglie segnalazioni e propone approfondimenti sui propri canali social. Se trovate un assiolo, segnalatelo dunque così da preservare la sopravvivenza del piccolo rapace.

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