Montemare, stop della Regione al referendum dopo il ricorso di De Luca

Montemare, stop della Regione al referendum dopo il ricorso di De Luca

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Montemare, stop della Regione al referendum dopo il ricorso di De Luca

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venerdì 23 Novembre 2018 - 17:18

Era stato fissato per il prossimo 16 dicembre il referendum per decidere della secessione dal Comune di Messina di alcuni villaggi dell'estrema zona nord che vogliono staccarsi per diventare un unico comune autonomo. Ma l'assessore regionale Berbardette Grasso ha sospeso la consultazione

Stop al referendum per l’istituzione del nuovo comune Montemare. Era stata indetta per domenica 16 dicembre 2018 la consultazione referendaria legata allasecessione di alcuni villaggi dell’estrema zona nord della città che negli ultimi otto anni si battono per ottenere l’autonomia dal comune di Messina. Ma dalla Regione è arrivato l’alt. Lo ha stabilito l’assessore alle Autonomie Locali Bernardette Grasso accogliendo la richiesta del sindaco Cateno De Luca che lo scorso 21 novembre ha chiesto all’assessorato regionale di sospendere il decreto amministrativo con cui la Regione aveva dato il via libera al referendum in ragione del ricorso straordinario promosso proprio da De Luca contro lo stesso provvedimento. De Luca aveva chiesto di tenere in considerazione anche il danno che potrebbe derivare da una potenziale inutilità della spesa per una consultazione elettorale che poi, in caso di accoglimento del ricorso, sarebbe destinata ad essere ripetuta.

Di fronte a questa nota datata 21 novembre, l’assessore Grasso ha deciso di accogliere le richieste del sindaco De Luca: «…appare ragionevole, in relazione agli evidenziati profili di possibile illegittimità costituzionale della norma posta a sostegno della disposizione con cui è stata autorizzata la consultazione referendaria,disporre la sospensione fino alla data di definizione del ricorso» si legge nella nota dell’Assessorato alle Autonomie locali.

Di conseguenza il Comune ha annullato tutte le procedure di iscrizione agli elenchi degli scrutatori.

Il sindaco De Luca aveva presentato ricorso lo scorso 7 novembre ponendo alla base due motivazioni:“la violazione della rappresentatività della Città Metropolitana scaturente dalla istituzione del nuovo comune “Montemare”; e la disagiata situazione economico-finanziaria per la quale il Comune di Messina, in stato di pre-dissesto, ha deliberato il ricorso al piano di riequilibrio finanziario pluriennale a 10 anni ancora in corso di approvazione e/o di rimodulazione per una complessiva durata ventennale, che subirebbe inevitabili scompensi sotto il profilo economico a seguito dell’eventuale indizione del referendum, fatta salva l’individuazione di ulteriori motivi”.

Il progetto di variazione territoriale riguardante l’istituzione del Comune autonomo Montemare coinvolge le ex XII e XIII Circoscrizioni del Comune di Messina. Dodici complessivamente le frazioni interessate al voto: Castanea, Massa S. Giorgio, Massa S. Nicola, Massa S. Lucia, Massa S. Giovanni, Acqualadroni, Spartà, Piano Torre, S. Saba, Salice, Rodia, Gesso e Ortoliuzzo.

Bisogna ricordare che in un primo momento la Regione aveva negato il referendum. L’istanza è stata accolta successivamente dopo il ricorso degli avvocati Filippo Brianni e Salvatore Smiroldo a nome del Comitato promotore Montemare che porta avanti questa battaglia da 8 anni.

F.St.

Un commento

  1. Ma a cambio valuta come siamo messi?

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