La giunta De Luca si oppone alla consultazione referendaria. Due le motivazioni alla base del ricorso
Il Comune di Messina ha deciso di opporsi al referendum del 16 dicembre sul progetto di variazione territoriale riguardante l'istituzione del comune autonomo Montemare (vedi qui).
Con apposita delibera, la giunta De Luca, ha proposto il ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana, con richiesta di sospensione cautelare della sua efficacia, avverso il decreto dello scorso 8 agosto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Regione Sicilia, che dava via libera alla consultazione referendaria.
Due le motivazioni alla base del ricorso: “la violazione della rappresentatività della Città Metropolitana scaturente dalla istituzione del nuovo comune "Montemare"; e la disagiata situazione economico-finanziaria per la quale il Comune di Messina, in stato di pre-dissesto, ha deliberato il ricorso al piano di riequilibrio finanziario pluriennale a 10 anni ancora in corso di approvazione e/o di rimodulazione per una complessiva durata ventennale, che subirebbe inevitabili scompensi sotto il profilo economico a seguito dell'eventuale indizione del referendum, fatta salva l'individuazione di ulteriori motivi”.
Il progetto di variazione territoriale riguardante l’istituzione del Comune autonomo Montemare coinvolge le ex XII e XIII Circoscrizioni del Comune di Messina. Dodici complessivamente le frazioni interessate al voto: Castanea, Massa S. Giorgio, Massa S. Nicola, Massa S. Lucia, Massa S. Giovanni, Acqualadroni, Spartà, Piano Torre, S. Saba, Salice, Rodia, Gesso e Ortoliuzzo.
Il referendum interessa 3,40% della popolazione di Messina ed un territorio di 60,8 chilometri quadrati (su 210), ma al voto andrebbero tutti i messinesi. Il quesito che i cittadini sulla scheda sarebbe il seguente: “Volete che le frazioni corrispondenti al territorio dell' ex XII e XIII Quartiere del Comune di Messina siano elette in Comune autonomo con la denominazione di Montemare?”.
Con il ricorso presentato dal Comune, il referendum adesso è a rischio e bisognerà capire come si esprimerà il Presidente della Regione.