I cittadini hanno scelto di non scegliere: a votare si sono recati solo 467 elettori su 2.240

I cittadini hanno scelto di non scegliere: a votare si sono recati solo 467 elettori su 2.240

Giusy Briguglio

I cittadini hanno scelto di non scegliere: a votare si sono recati solo 467 elettori su 2.240

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lunedì 19 Ottobre 2015 - 08:01

Il quorum non è stato raggiunto: in totale erano chiamati a votare 2.240 elettori: 1.014 di Forza d’Agrò e 1.426 di Sant’Alessio e affinché la consultazione fosse valida era necessario che si presentasse alle urne la metà più uno dei votanti.

“Non c’è nessuna ragione per dire no, non ci sarà un’altra occasione per dire sì”. Il motto dei secessionisti non ha ottenuto gli effetti sperati. Ieri, al referendum per decidere il destino della frazione di Scifì, si sono presentati solo in 467: quorum non raggiunto, referendum non valido. In totale erano chiamati a votare 2.240 elettori: 1.014 di Forza d’Agrò e 1.426 di Sant’Alessio e affinché la consultazione fosse valida era necessario che si presentasse alle urne la metà più uno dei votanti. Ma i cittadini dei due centri hanno scelto di non scegliere e a prevalere è stata la linea dell’astensionismo. Tra i voti, 406 sì e 50 no. La frazione di Scifì rimarrà accorpata a Forza d’Agrò e non verrà annessa a Sant’Alessio Siculo come sognava il coordinamento “UnirSi per Crescere”, nato dalla fusione dei Comitati “Pro Scifì” e “S. Alessio e Scifì Uniti”. Un sogno lungo quindici anni, nato nel 2003 (quando fu sottoscritta la prima petizione in merito) e interrottosi bruscamente nella giornata di ieri. Soddisfazione per il sindaco Fabio Di Cara e per il Comitato “Uniti con Forza d’Agrò” che speravano nel non raggiungimento del quorum. Per loro, la scissione era solo il “capriccio” di un ristretto gruppo di Scifì, a discapito dell’integrità territoriale. Ma i giochi non sono conclusi. I sostenitori dello scorporo non sono pronti ad arrendersi e avevano infatti premesso che, anche in caso di sconfitta, alcune problematiche legati a servizi essenziali nella frazione andavano risolte. L’altra strada profilata dal Coordinamento in caso di non raggiungimento del quorum ma di prevalenza del “Sì” era l’accorpamento in un unico Comune di Scifì, Forza d’Agrò e S. Alessio Siculo.

"E’ stata chiaramente una vittoria di Pirro, vanificata dall’astensionismo, paradossalmente alimentato anche da alcuni amministratori delle due comunità che, per piccoli conteggi di bottega, hanno preferito strozzare il più innovativo ed importante progetto politico avviato nel comprensorio – ha dichiarato l'avv. Filippo Brianni, portavoce del Comitato Pro Scifì -. Il progetto di comprensorializzazione delle scelte politiche partito da Scifì deve però continuare, è l’unica strada che può salvare le nostre comunità, e si ricomincerà subito, anche con l’avvio di un dibattito sulla fusione dei comuni, a cominciare da Forza d’Agrò e S. Alessio. Nemmeno per liberare l’Italia bastò la prima guerra di indipendenza. Ma, alla fine, è stata liberata".

Giusy Briguglio

4 commenti

  1. SE VI UNITE CON UN COMUNE DEL BERGAMASCO O DI BELLINZONA IN SVIZZERA ANDAVATE IN MASSA A VOTARE SI.

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  2. SE VI UNITE CON UN COMUNE DEL BERGAMASCO O DI BELLINZONA IN SVIZZERA ANDAVATE IN MASSA A VOTARE SI.

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  3. fate pagare le spese del referendum a chi lo ha voluto così ci pensa 50 volte a sperperare denaro pubblico

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  4. fate pagare le spese del referendum a chi lo ha voluto così ci pensa 50 volte a sperperare denaro pubblico

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