Limosani: "Nella rete degli scambi sociali il potere è di chi gestisce le risorse. Ogni porta ha la sua chiave"

Limosani: “Nella rete degli scambi sociali il potere è di chi gestisce le risorse. Ogni porta ha la sua chiave”

Limosani: “Nella rete degli scambi sociali il potere è di chi gestisce le risorse. Ogni porta ha la sua chiave”

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mercoledì 22 Giugno 2016 - 06:55

Seconda puntata dell'analisi del professor Michele Limosani sui sistemi di scambi sociali che finiscono con il degenerare in fenomeni corruttivi o di illegalità. Oggi la riflessione è sulla "rete degli scambi" e sul potere che ha chi gestisce le risorse

Dopo la puntata introduttiva (in allegato) sui sistemi di scambi sociali, oggi è la volta della rete.

La struttura fondamentale del sistema degli scambi sociali è quella della rete; una rete invisibile, in cui ciascun soggetto costituisce un nodo che entra in rapporto con altri nodi, stabilendo una fitta trama di relazioni. Rapporti dinamici nel senso che le relazioni tra i nodi si attivano di volta in volta in funzione dei diversi obiettivi che i soggetti intendono raggiungere. I nodi della rete, tuttavia, non sono eguali tra loro; essi possono essere ordinati in funzione del “potere” che ciascuno è in grado di esercitare. La teoria delle decisioni razionali, infatti, suggerisce che i soggetti possono raggiungere i propri obiettivi se possiedono e/o hanno accesso alle risorse. Aumentare il controllo delle risorse è il modo in cui un soggetto acquisisce potere.

Ora, nel nostro sistema sociale la forma di potere più conosciuta è il possesso delle risorse finanziarie. Essa, però, non è l’unica modalità. Figure dirigenziali del settore pubblico e privato, imprenditori, professionisti, operatori del mondo della cultura e dell’informazione sono tutti soggetti che possiedono e controllano importanti risorse finanziarie, umane, simboliche, immateriali. Il controllo di queste risorse, poi, rende questi soggetti importanti anche per tutti quei cittadini che hanno bisogno di avere accesso all’utilizzo di tali risorse per raggiungere obiettivi personali.

I nodi della rete, dunque, possono essere ordinati in funzione del potere. E’ possibile immaginare una struttura della rete a più livelli: semplici nodi, nodi in grado di esercitare il controllo su una parte di risorse, nodi che hanno accesso ad ingenti risorse. Passando dai livelli inferiori (poco potere) via via a quelli superiori (molto potere) si riduce la numerosità dei nodi, dando a questo sistema una forma trapezoidale; difficile avere al vertice un solo nodo.

Nel sistema degli scambi sociali questa fitta rete di relazioni “orizzontali”, ossia tra i nodi agli stessi livelli, e “verticali”, tra nodi ai vari livelli, trova il suo collante principale nelle aspettative di obbligazioni reciproche generate dagli scambi avvenuti in passato o dal fatto che alcune posizioni di potere nella rete sono il risultato di “indicazioni” da parte di soggetti che occupano i nodi più alti e che pensano, in virtù di tale designazione, di esercitare un certo potere di persuasione e di moral suasion.

Quanto più la qualità delle istituzioni pubbliche è scarsa e la dimensione dell’economia degli scambi sociali è pervasiva, tanto più il cittadino si sentirà “incentivato” a rivolgersi alla rete. Necessario, a tal fine, si rivela la conoscenza di qualche soggetto in grado di mediare o attivare le relazioni all’interno di questa rete. In tale sistema, infatti, non esistono limiti alla possibilità di raggiungere un nodo: “Ogni porta ha la sua chiave” direbbero gli esperti. La vera questione, dunque, è come arrivare al soggetto che controlla le risorse che sono funzionali al raggiungimento del mio obiettivo. Qui le possibilità sono numerose e la rete consente, di fatto, varie combinazioni.

La rete, tuttavia, impone la reciprocità; non si tratta di avviare un rapporto unilaterale che puoi interrompere quando vuoi. Una volta che utilizzi la rete ne accetti implicitamente le regole di funzionamento, diventi un potenziale nodo organico al sistema. Qualcuno si aspetta che tu possa ricambiare un giorno la cortesia ricevuta. Certo la rete offre tutta una serie di vantaggi; se poi hai la fortuna di avere accesso ai nodi superiori la tua vita, sia dal punto di vista qualitativo che da quello quantitativo, può davvero cambiare in modo significativo.

Le immense risorse della rete, inoltre, possono essere attivate e utilizzate per soddisfare una varietà di bisogni. Bisogni molto diversi tra loro – per tipologia, condizioni iniziali, complessità – ma che, in media, il sistema con efficienza, adattabilità e tempestività è in grado di soddisfare.

Michele Limosani

2 commenti

  1. Ma qualcuno si chiede mai chi” genera”materialmente queste risorse?

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  2. Ma qualcuno si chiede mai chi” genera”materialmente queste risorse?

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