Cupaiuolo si allea con Navarra, sempre più vicino a diventare rettore. Dugo “resiste”

Cupaiuolo si allea con Navarra, sempre più vicino a diventare rettore. Dugo “resiste”

Danila La Torre

Cupaiuolo si allea con Navarra, sempre più vicino a diventare rettore. Dugo “resiste”

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sabato 25 Maggio 2013 - 20:46

Il professore di Letteratura latina lascia la competizione elettorale e “sposa” la candidatura del professore di economia. Dal canto suo, il professore di Scienza degli Alimenti non intende arrendersi alla forza dei numeri ed annuncia che andrà avanti

Pietro Navarra e Giovanni Cupaiuolo stringono alleanza ed ipotecano la vittoria nella seconda votazione per l’elezione del nuovo rettore dell’Università di Messina. Dopo una lunga riunione tenutasi nel pomeriggio, in serata è stato infatti ufficializzato l’accordo che prevede l’uscita dalla competizione elettorale del professore di Letteratura Latina per favorire l’ascesa al rettorato del professore di economia, il più eletto nella prima votazione di venerdì, con ben 687 preferenze. A suggellare l’intesa un documento inoltrato all’intera comunità accademica, firmato congiuntamente da Navarra e Cupaiuolo. Al termine dello scrutinio di venerdì si era immediatamente intuito che il latinista sarebbe stato l’ago della bilancia, grazie a quella “dote” di 224 voti, che adesso ha deciso di “donare” a Navarra, l’unico in grado -secondo il Direttore del Dipartimento “Civiltà antiche e Moderne ”- di assicurare una chiusura netta con l’attuale governo . E’ probabile che non tutto il “tesoretto” di Cupaiuolo arricchirà il peso elettorale del docente di Economia, il quale comunque avrà certamente un beneficio numerico, fossero anche la metà i voti trasferiti.

«Il risultato del primo turno delle elezioni per il nuovo Rettore – si legge nel documento congiunto – ha evidenziato un dato assai significativo: la larga maggioranza della comunità accademica ha sostenuto candidature e programmi che si sono posti in netta discontinuità con l’attuale gestione dell’Ateneo. Questa prima valutazione, oltre a oggettive convergenze che si sono progressivamente accentuate durante il dibattito elettorale, ha portato a prefigurare una visione unitaria per il futuro governo della nostra Università precipuamente ispirata ai principi di democrazia, trasparenza e legalità». I due docenti sottolineano inoltre la necessità di « ripensare l’istituto della Fondazione nel suo complesso e l’iter fin qui seguito in vista della sua costituzione».

«Siamo certi – concludono Navarra e Cupaiuolo – che i colleghi, il personale tecnico e amministrativo e gli studenti vorranno condividere questa nostra visione unitaria, riaffermando il forte desiderio di cambiamento già manifestato nel corso del primo turno di elezioni. L’Università di Messina ha la necessità di intraprendere immediatamente una nuova strada».

Nulla dice il documento circa i dettagli dell’accordo raggiunto tra i due docenti, fondato certamente su una visione unitaria, sul desiderio non confessato di mettere definitivamente all’angolo l’attuale rettore Francesco Tomasello, deus ex machina della candidatura di Dugo, ma probabilmente anche su qualcosa di più concreto, attinente al governo ed alla gestione dell’Università.

Intanto, mentre questo sodalizio Navarra-Cupaiolo prende forma, il professore Dugo – il secondo più votato nella prima votazione, con 485 voti – non si arrende alla forza dei numeri ed annuncia che andrà avanti. Anche lui ha scritto una lettera alla comunità academica, polemizzando sulla decisione di Cupaiuolo di ritirarsi per appoggiare Navarra. «Tale scelta, che ha rivelato la vera natura della candidatura del Prof. Cupaiolo, che può essere definita CANDIDATURA CIVETTA –scrive il prof. di Scienza degli Alimenti – sembrerebbe avere origine per la iniziativa di alcuni suoi sostenitori, di cui sono notorie le aspirazioni nel contesto della futura rimodulazione dell'Organigramma dell'Azienda Universitaria Ospedaliera».

Dugo è convinto l’accordo Navarra- Dugo «non potrà essere condiviso dalla variegata base dei sostenitori dei due candidati, nascostamente legati da antico patto, e, certamente, costituirà un motivo valido per un rimescolamento delle preferenze espresse in prima battuta. Per tale ragione- continua in altro passaggio del documento – ritengo doveroso riproporre a tutto il Corpo Elettorale la mia Candidatura, che alla luce di queste recenti operazioni di indubbio stampo vetero-politico, risulta oggi la più limpida e trasparente ed ancor in grado di attirare i consensi di tutti i Colleghi che credono in un rinnovamento della gestione dell'università».

Resta in campo anche la professoressa di Veterinaria Adriana Ferlazzo, che parteciperà alla seconda votazione di lunedì, per una questione di principio. Da cinque i candidati a rettore scendono, dunque, a tre. Ma solo uno è quello destinato a spodestare Tomasello: il suo ex pupillo Pietro Navarra. Segno di un destino “beffardo” per il rettore in carica, che ha provato in ogni modo a schiacciare l’ ex prorettore ed invece ha visto fallire le sue strategie, compresa la mossa ritenuta vincente della staffetta Vita- Dugo, imposta a corsa elettorale già iniziata . (Danila La Torre)

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