Il sindaco prosegue la strada intrapresa e rivela di aver avuto rassicurazioni da parte del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sulla prossima visita che farà a Messina. “In quella occasione - ha detto Accorinti - siamo certi, darà il via definitivo ad un progetto ormai prossimo a concretizzarsi”
L’ipotesi area militare, per il secondo palagiustizia, non è naufragata ed anzi resta al primo posto tra le opzioni possibili. Lo ha confermato ieri il sindaco Renato Accorinti, intervenendo alla riunione della Commissione di manutenzione, alla Corte d'Appello, convocata dal presidente, Mario Zumbo.
“Il secondo Palagiustizia è un obiettivo primario che dobbiamo assolutamente realizzare – ha sottolineato Accorinti – e la necessità di dare risposte alle esigenze dimensionali e logistiche degli operatori del settore della giustizia, rifuzionalizzando un’area centrale della città suscettibile di ulteriori scelte a servizio della collettività, è stata determinante per convincere tutti a tracciare un percorso condiviso che risolve un problema da troppo tempo dibattuto e ogni giorno più pressante. Sarà così possibile investire i 17 milioni di euro disponibili con un risparmio annuo per il Comune superiore al milione e ottocentomila euro di fitti passive”.
Il sindaco ci tiene ad evidenziare che si tratta di un’ipotesi “condivisa con gli uffici giudiziari e gli ordini e le forze professionali civiche e sociali. L'individuazione della nuova sede all'interno di un'area militare sita nel centro cittadino – ha continuato – è considerata da tutti gli attori la proposta più utile alle esigenze prospettate e la stiamo sostenendo, convinti di interpretare un sentire finalmente comune”.
Accorinti ha rivelato di aver avuto rassicurazioni da parte del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sulla prossima visita che farà a Messina. “In quella occasione – ha concluso Accorinti – verificherà direttamente l'idoneità della soluzione prospettata e, siamo certi, darà il via definitivo ad un progetto a lungo accarezzato e ormai prossimo a concretizzarsi”.
Viene a Messina con scorta e tutto pagato da noi. Non la vogliamo se ne ritorni da dove è venuta e magari accompagnata dal sindaco.Pinotti, ma che film hai fatto, chi ti vuole a Messina.
Viene a Messina con scorta e tutto pagato da noi. Non la vogliamo se ne ritorni da dove è venuta e magari accompagnata dal sindaco.Pinotti, ma che film hai fatto, chi ti vuole a Messina.
Domanda per chi sa risponermi. Ma la ministra Pinotti è per caso figlia del generale dei carabinieri Pinotti?
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