L'obiettivo è di iniziare nel 2024 e finire nel 2025. Sono in corso, invece, i lavori per la sede di via Tommaso Capra
Il primo annuncio un anno fa, il 21 settembre 2022. Undici mesi dopo, il 7 agosto 2023, la firma del contratto per l’acquisto dei due palazzi ex Banco di Roma ed ex Cassa di Risparmio da destinare a secondo palagiustizia.
La conferenza stampa di ieri è stata “indetta per formalizzare la proposta di delibera di Consiglio comunale dello scorso 2 agosto relativa all’acquisizione dei due storici immobili” (così nel comunicato stampa del Comune) ma per rendere operative le due sedi servono lavori la cui durata è quantificata in 14 mesi.
Se ne occuperanno le due società proprietarie, Unire 54 e Unire 100 di Treviso, e sono compresi nella cifra concordata per l’acquisto, 16 milioni e 200mila euro.
I lavori
Questi lavori, però, non possono ancora iniziare perché prima serve ottenere tutte le autorizzazioni necessarie al progetto esecutivo, da validare in conferenza di servizi. L’obiettivo, allora, potrebbe essere quello di partire a gennaio 2024 per poi avere le sedi pronte nel 2025.
Comunque un grande risultato se si pensa che l’avvio dell’iter risale addirittura al 1985 ma prima di esultare definitivamente è bene attendere l’avvio e la conclusione dei lavori, sperando non sorgano altri intoppi.
Via Capra
Sono già in corso, invece, i lavori al terzo e al quarto piano del palazzo di via Tommaso Capra, che il ministero della Giustizia ha affittato dall’Inps, con l’obiettivo di acquistarlo per intero e destinarlo ad uffici giudiziari. L’Inps, invece, dovrebbe tornare nella sede di via Argentieri, tra il Comune e il Duomo (accanto alla galleria Inps), dove anche lì sono in corso lavori di ristrutturazione che dovrebbero concludersi entro fine anno.
Tra qualche mese, allora, potrebbero essere trasferiti in via Capra il Tribunale del lavoro e il giudice di pace, lasciando l’affitto della sede di via Dama Bianca e via Malvizzi. Nei palazzi ristrutturati di via Garibaldi dovrebbero andare il settore civile e la Corte d’appello, mentre nella sede principale di Palazzo Piacentini dovrebbe restare il settore penale.