Sedicenne morto a Merì, a che punto è l'inchiesta

Sedicenne morto a Merì, a che punto è l’inchiesta

Alessandra Serio

Sedicenne morto a Merì, a che punto è l’inchiesta

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mercoledì 15 Marzo 2023 - 18:00

Nei prossimi giorni gli esami del Dna sui reperti trovati a piazza Italia. Fondamentali per la verità su Ayman Serty saranno gli accertamenti tecnici

MERI’ – E’ affidata alle analisi scientifiche la soluzione del giallo di Merì. E’ dagli esami del Ris e dagli accertamenti tecnici, infatti, che gli inquirenti attendono risposte indicative per ricostruire le ultime ore di vita di Ayman Serty, morto il 16 febbraio scorso. Il suo cadavere è stato trovato carbonizzato, in piazza Italia, quella stessa sera.

Tutto farebbe pensare ad un suicidio: non ci sono elementi, in apparenza, che possono coinvolgere il giovane del sedicenne in vicende in grado di assumere risvolti tragici. Ma la famiglia non ci crede, e assistita dall’avvocato Giuseppe Coppolino, chiede agli inquirenti di non chiudere in fretta il caso, facendo luce su tutti gli aspetti che possano spiegare la tragedia che li ha colpiti.

C’è attesa in particolare per l’analisi dei tabulati telefonici, che il sostituto procuratore Dora Esposito ha affidato al perito Tonino Biondo. Il tecnico ha il compito di estrarre tutti i dati utili dal cellulare del giovane, trovato quasi integro accanto al corpo. L’obiettivo è soprattutto quello di ricostruire gli ultimi contatti, appunto, e capire se il giovane aveva un qualche appuntamento con qualcuno. L’accertamento è partito già da qualche settimana ma il consulente si è riservato almeno tre mesi per depositare le sue conclusioni.

In queste settimane gli esami scientifici dei Ris sono andati avanti a tamburo battente e gli esperti della Scientifica hanno fissato un ulteriore prelievo tra qualche giorno, per effettuare un esame cruciale: estrarre le tracce di Dna dai reperti catalogati sulla “scena”, gli oggetti ritrovati in piazza Italia insomma: quel che resta del corpo del giovane, degli indumenti, altri oggetti rinvenuti cellulare compreso. Tutto sarà poi comparato per capire se ci sono tracce di altre persone, sul posto, oltre a quelle del sedicenne.

L’indagine però rimane contro ignoti, non ci sono indagati “visibili”, segno che non sono stati individuati sospettati specifici e che saranno proprio i prossimi passi degli investigatori a indicare eventuali piste altre.

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