Comune e Ato rinunceranno al ricorso relativo a una cifra che risale al 2007, era questo uno dei punti della delibera su cui avevano sollevato dubbi i consiglieri comunali. La commissione si riunirà anche nei prossimi giorni ma ormai è escluso che il provvedimento possa trovare l'ok del Consiglio durante la seduta di giovedì
Sulla delibera Ato3 l'amministrazione Accorinti e il Consiglio Comunale sembrano voler percorrere la stessa strada. Anche oggi seduta fiume per la I Commissione Bilancio che è tornata a riunirsi in mattinata per discutere alcuni passaggi dell'importante documento da cui dipende l'attestazione del monte debiti che il Comune ha nei confronti dell'Ato3 e la richiesta di accesso al fondo di rotazione che la Regione ha istituito per dare ai Comuni la possibilità di colmare i debiti con le Ato prima della liquidazione che dovrà avvenire entro la fine di quest'anno.
I membri della Commissione presieduta da Franco Mondello dell'Udc hanno continuato a spulciare la delibera per ottenere i chiarimenti a quei dubbi suscitati da alcuni passaggi inseriti. In aula, a fornire le risposte richieste, c'erano anche oggi l'assessore all'ambiente Daniele Ialacqua e il vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino, c'era il Commissario Ato3 Michele Trimboli e alcuni Dirigenti di Palazzo Zanca. A sollevare perplessità ieri era stata una delle voci inserite nella delibera tra i debiti fuori bilancio: si tratta di 2.800.000 euro relativi al 2007, somme che il Comune aveva "tagliato" all'Ato3 per mancanza di liquidità e che avevano portato l'Ato a presentare un ricorso contro lo stesso Comune.
Oggi quel ricorso è ancora pendente e dunque per alcuni consiglieri comunali quella cifra non poteva figurare in quel modo nella delibera. L'amministrazione e l'Ato3 hanno però deciso di venirsi incontro. Il ricorso sarà ritirato, sarà fatta una transazione, Comune e Ato3 stabiliranno di comune accordo l'entità del debito che potrà così essere inserito nella delibera come tutte le altre voci. Adesso la Commissione attenderà che l'atto giunga in aula, nel frattempo hanno chiesto di sistemare altri passaggi tecnici del documento affinché possa essere davvero lo strumento più agevole per riuscire a intercettare questo prestito della Regione e avere una grande boccata d'ossigeno che potrebbe far scongiurare il dissesto.
Se dunque una transazione è stata concordata, ce n'è un'altra che pesa pesantemente: quella tra Ato3 e Messinambiente. In Commissione si è discusso anche di questo, l'intenzione è di trovare una soluzione che possa finalmente chiudere una vicenda che si trascina da anni e per la quale a pagare, alla fine, sarà sempre il Comune. Su questo fronte il cammino sarà certamente più lungo e tortuoso, è però fiducioso il vicesindaco Signorino, soddisfatto dello spirito collaborativi trovata nel Consiglio.
La prima Commissione continuerà a riunirsi, anche domani è stata fissata una nuova seduta alla quale è stata chiesta la presenza dei dirigenti di Tirrenoambiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà. Anche sotto questo aspetto i consiglieri vogliono vederci chiaro e sapere con certezza quali sono le prospettive ne l futuro immediato per una discarica che a quanto pare è ormai quasi totalmente satura. Si continuerà a discutere dunque. Ormai però è quasi certo che anche la seduta del consiglio comunale di giovedì mattina non risolverà il problema. Prima i consiglieri vogliono vedere l'atto di transazione. Poi verrà il resto. (Francesca Stornante)
mi sa che il risultato sarà peggio dell’attualità.
A quando una denuncia al procuratore Guido LO FORTE per la scandalosa conduzione del DIPARTIMENTO TRIBUTI, causa principale dell’enorme evasione della TARSU o TIA o TARES o come malantisa si chiama. In questi anni ho dato le cifre delle entrate tributarie, confrontandole con Comuni paragonabili al nostro, traendo una conclusione: PAGHIAMO I SOLITI FESSI, ONESTI E LEALI CON LA COMUNITA’. Caro R E N A T O sindaco mi auguro che tu faccia tesoro del detto PAGARE TUTTI MOLTO MENO PER PAGARE TUTTI.