E' il consigliere comunale Benedetto Vaccarino a chiedere all'amministrazione comunale e all'Atm di rivedere il sistema shuttle, non solo per i disagi che sta creando a chi usa il mezzo pubblico ma anche al commercio sulla statale 114. E rilancia la Metroferrovia
“L’istituzione della linea Shuttle non sta portando i risultati sperati fin dall’inizio sia in termini di puntualità delle corse, sia in termini di convenienza del mezzo in sé che non garantisce, stando anche alle risonanze della cittadinanza, puntualità nei luoghi di lavoro e nelle scuole”. A tornare sulla questione shuttle e sul nuovo piano di esercizio messo in campo da Atm è il consigliere comunale Benedetto Vaccarino che si fa portavoce dei tanti disagi vissuti dagli utenti del mezzo pubblico che dopo la rivoluzione shuttle si sono ritrovati a non poter più fare affidamento certo sui bus.
Vaccarino contesta anche le scelte fatte dall’amministrazione per provare a garantire maggiore puntualità agli shuttle: “La soluzione non può certamente essere quella di far scortare sine die il mezzo pubblico dalla polizia municipale perché comunque ad essere danneggiati sono anche gli esercenti soprattutto della S.S.114 e non solo. Non essendo consentita nemmeno la breve fermata, gli automobilisti preferiscono non sostare per non incorrere in una multa, e quindi a pagare le conseguenze sono attività commerciali che già vivono di per sé in condizioni non proprio esaltanti. Così facendo si rischia di perdere anche qualche posto di lavoro. Inoltre, il divieto di sosta e di fermata ha poco o nulla utilità nelle ore notturne impedendo ai residenti di parcheggiare le proprie autovetture”.
Il consigliere comunale punta sulla Metroferrovia e chiede che si valuti la possibilità, di concerto con RFI, di dare funzionalità e risalto al sistema di collegamento treni tra Giampilieri e la stazione centrale che può essere un produttivo, vantaggioso ed economico mezzo di trasporto per chi vive nelle periferie e vuole raggiungere la città. “Si garantisca pertanto, un collegamento tra i bus dell’Atm provenienti dai villaggi, ai vari terminal della Metroferrovia e predisporre un biglietto unico” dice Vaccarino, un interscambio che ad oggi manca totalmente (VEDI QUI).