E' stata una Vara "diversa" con gesti simbolici che ne hanno cambiato alcuni tratti. Per la prima volta un sindaco è salito sul ceppo, tenendo la bandiera del capo Vara e dando il "via" alle tirate. Ma Accorinti ha fatto di più: ha indossato la maglietta di Addiopizzo. Un segnale fortissimo: è il primo cittadino a "guidare" la Vara ed è all'insegna della legalità
Non si era mai visto un sindaco sulla Vara, piuttosto che dietro, né un sindaco che, salito sul ceppo, indossasse la maglietta Addiopizzo Messina o tenesse la bandiera di Viva Maria dando il “via” ad ogni tirata al posto del capo cordata. Non si era mai visto un sindaco che, a fine Processione parlasse dopo l’arcivescovo. La portata simbolica di quanto ha fatto Renato Accorinti oggi pomeriggio è potentissima, è un segnale netto, un messaggio chiarissimo: la Vara è Messina, non appartiene a nessuno ed è all’insegna della legalità.
Ogni gesto fatto oggi dal sindaco, proprio in virtù del suo ruolo, ha avuto un importante significato simbolico e nel contempo concreto.
Per la prima volta si è visto il primo cittadino salire sul ceppo della Vara e guidarla, simbolicamente, appunto perché “primo cittadino”, quindi rappresentante della comunità, tenendo la bandiera che da sempre è stata in mano al capo Vara. Simbolicamente ogni tirata è stata guidata dal sindaco. Ma Accorinti ha fatto di più, ponendo fine alle polemiche dei giorni scorsi e tracciando una linea netta dopo quanto accaduto lo scorso anno, con l’aggressione ai giovani di Addiopizzo da parte di due componenti del Comitato Vara, Celona e Molonia, nei confronti dei quali nei mesi scorsi sono arrivati i provvedimenti giudiziari. Accorinti, sbandierando “Viva Maria” ha indossato proprio la maglietta Addiopizzo Messina, un segnale fortissimo rimasto sotto gli occhi di tutti dall’inizio alla fine della Processione. Non ci sono dubbi, né ombre, né tentennamenti in questo gesto netto. Dal ceppo è sceso solo all’altezza della Prefettura per incontrare il prefetto Stefano Trotta e poi al Duomo, per andare incontro all’arcivescovo e parlare dopo di lui, anche questo mai accaduto.
L’edizione 2013 verrà ricordata sicuramente per questi cambiamenti rispetto al passato. Ma oggi è stato il giorno che ha visto Messina stringersi intorno alla sua Patrona, con la fede e con la speranza di sempre che unisce migliaia di persone, anche chi non crede, ma “avverte” quell’emozione in gola quando la Vara fa la storica “girata” in via I Settembre, al grido Viva Maria.
Altra novità di quest’anno è stata la presenza della nave da crociera e dei turisti che hanno potuto ammirare uno degli spettacoli più belli che la tradizione mariana offre. Il comandante ha anche suonato le sirene in segno di omaggio al passaggio della Vara, facendo quello che in gergo si chiama “inchino” ed i tiratori ed i fedeli hanno risposto al saluto. Ci sono stati anche momenti di paura, al momento della virata, perché tre persone hanno rischiato davvero il peggio, cadendo proprio in mezzo alle corde durante il passaggio più delicato. Ma sono stati gli altri tiratori ad allontanarli dal pericolo, scongiurando un grave incidente ed evitando che venissero travolti dalla machina votiva. Anche all’inizio c’è stato qualche piccolo incidente, ma in entrambi casi è stato scongiurato il peggio grazie anche all’arrivo immediato dei soccorsi. Puntuale ed efficiente la presenza della polizia municipale, sotto l’occhio attento del comandante Calogero Ferlisi che è riuscito ad evitare ogni sorta di intoppo. A migliaia hanno assistito e seguito la Processione, scandendo i ritmi dei tiratori,seguendo col fiato sospeso le fasi più delicate e gridando “Viva Maria” con la stessa speranza di chi, per voto o per fede, traina la Vara ogni anno.
“L’augurio è che Messina possa tornare allo splendore di un tempo” ha detto monsignor D’Arrigo durante la benedizione a metà percorso, mentre il prefetto Stefano Trotta si è detto commosso ed emozionato nel vedere tanta devozione e tanta dedizione “Messina riuscirà a superare questi periodi difficili”.
Presenti anche alcuni assessori della giunta,il Presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile, e alcuni consiglieri comunali.
“La Processione è la testimonianza di un miracolo di devozione popolare e di fede semplice e genuina- ha detto l’arcivescovo La Piana nell’accogliere l’arrivo della Vara a Piazza Duomo- E’ da Maria che dobbiamo prendere esempio, perché siamo fatti di terra ma il nostro destino è nel cielo. Oggi purtroppo corriamo il rischio di smarrire il vero senso della vita, smaniosi di possedere sempre più cose. Maria ci ricorda che esiste la dimensione spirituale. Ognuno di noi deve diventare pietra viva della comunità. La Vara sia festa di riscatto, del crederci davvero, attraverso la sintonia tra tutti, per il bene comune. La Vara sia l’orgoglio dei messinesi”.
Sul palco,insieme all’arcivescovo c’era Accorinti, e con lui anche la presidente dell’Aula Emilia Barrile, e a conclusione delle parole di benedizione è stato, con un fuori programma, il sindaco, travolto dall’emozione a salutare la folla: “Io sono stato eletto dal popolo e sono del popolo- ha detto- il mio invito stasera è questo: tirate fuori la parte migliore di voi, solo così si cambia la città. Ciao”.
Perché Renato Accorinti è così e, piaccia o non piaccia,ha parlato direttamente al cuore di chi ha affollato tutto il percorso di Maria, incitando i tiratori, mettendosi a un certo punto anche al timone, gridando “Viva Maria” e restando sempre a piedi scalzi. Quel volantino dello scorso anno “Maria, libera Messina dalla mafia e dal pizzo”, Accorinti ,indossando la maglietta dell’associazione, se l’è scritto addosso. Senza dubbio quel tenere salda in mano, in quanto “primo messinese” e quindi rappresentante di tutti la bandiera e quell’indossare la stessa maglietta di Addiopizzo che lo scorso anno fu “vista” come qualcosa che doveva stare “lontano” dalla festa del popolo, sono stati due gesti che hanno cambiato la Vara. In meglio. E questo vale per chi ha fede e per chi non ne ha. Perché chi ha fede e chi non ne ha, chi è cattolico e chi no, chi è ateo e chi è ebreo, musulmano, buddista, ama allo stesso modo Messina e la sogna migliore, libera da ogni forma di mafia e da ogni forma di violenza, da ogni forma di sofferenza e di povertà,libera dal pizzo e dal bisogno, dalla disoccupazione e dalla corruzione.
Rosaria Brancato
Siamo nelle mani di un venditore di fumo
Ha detto che i Messinesi stanno vedendo i cambiamenti???!!!
Ma quali??????
Da quando c’è lui Quelli in peggio ovviamente
Era meglio prima quando non si sapeva minimamente quanto costava la nostra amata Vara e quando il sindaco faceva la comparsa in giacca e cravatta giusto per farsi vedere interessato ad uno degli aspetti della messinesità. Ai criticoni dico fatevi un giro per l’Italia e vedrete che molti connazionali vi ammirano per la scelta del primo cittadino e magari vi invidiano perché nella loro città ancora amministra qualche solita faccia messo sulla poltrona da qualche solito partito. Ai criticoni dico ancora aspettate almeno sei mesi prima di tirare le primissime somme. Forza Messina.
Sarà un venditore di fumo ma quelli di prima oltre a darci il fumo si sono mangiati anche l’arrosto …….formando……..formando
Grande Renato! Sai parlare al cuore dei messinesi trasmettendo il tuo entusiastico messaggio di cambiamento e affidando all’intensita’ dei simboli una gamma di valori positivi che stanno facendo rinascere in tanti di noi la fiducia nel buon governo della città e nel senso etico della politica. Chi parla di te come di un “venditore di fumo” o è roso dall’invidia oppure era organico al sistema clientelare che ha devastato Messina.
Molonia non c’era … renato si baciava col figlio…ma di cosa parliamo? Quale antimafia? Quale addiopizzo?? Se buzzanca o genovese o altri avessero osato pensare di salire sul cippo?? Buffoni!!!
è la coerenza di quest’uomo che pur di accapararsi la simpatia della gente sventolava la bandiera di “viva maria” mentre nel proprio ufficio a palazzo zanca ha tutt’altro e toglie persino la foto del papa (non opinabile ma la coerenza con questa ultima uscita dove è ?).ora si è sempre dichiarato di altra religione e sventola la bandiera di w maria come se nulla fosse, ma come potete pensare che sia tutto fatto senza malizia? la religione è una cosa seria caro sindaco
la nostra amata vara?ma perchè il caro accorinti è mai stato presente in questa manifestazione?non è per caso di tipo religioso oppure appartiene a qualche tradizione no global e NO TAV, NO MUOS? la religione è una cosa seria quella bandiera sventolata come allo stadio se la poteva risparmiare
Sono rimasto esterrefatto dallo sfruttamento dell’evento della Vara a fini politici.
Un buddhista che sventola la bandiera “W Maria”; che partecipa ad una manifestazione che esalta l’Ascensione di Maria, madre di Gesù, e che toglie dal suo studio la foto del Papa per sostituirla con quella di Buddha.
Che vergogna la canea di sostenitori che, sotto il cippo, ha invocato accorinti, con contorno di squallido comizietto del loro idolo.
Basta con le buffonate.
A Messina servono persone che sappiano fare fatti e non solo indossare magliette “Addio pizzo” e poi abbracciare personaggi dei bassifondi morali di una città tanto disperata da avergli dato credito.
Edizione squallida e moralmente deprimente, da ricordare con vergogna.
Disgustoso esempio della deriva morale di una cittadinanza per anni sfruttata ed abbandonata, tanto da cadere alla mercè di un demagogo.
Cari detrattori di Accorinti, “Non la penso come voi ma darei la vita per farvi dire quello che pensate”.
L’unico mio dubbio è “Se pensate quando parlate/scrivete”, o è solo la voglia di far parte di un sistema corrotto, che vi ha traviato per decenni l’anima ed il cervello.
Meditate, su chi siete, che cosa avete fatto, che cosa state facendo, e dove state andando…
diciamo che a modo suo, in quanto sindaco è stato rispettoso delle –tradizioni — altrui, dalle quali è sempre stato lontano e indifferente.In ogni caso cambiamenti zero anzi confermato TUTTO,già a partire dalla vara. Vedremo per tutto il resto, e mentre il buddace si riempie la bocca larga di messinesità, chiacchiere varie e sulla presunta e mai avvenuta rinascita della città, si ricetta indifferente ai problemi, perchè in fondo lo status quo gli piace alla grande, ed è contento di essere santo e –messinese– una volta l’anno; c’è gente seria che non segue la vara, ma lavora onestamente e rispetta le regole ogni giorno tra 1000 difficoltà o nel peggiore dei casi scappa. Non cambierà nulla, i fatti parlano chiaro
Carissima Rosaria BRANCATO, f i n a l m e n t e un messinese alla guida del M U N I C I P I O e della V A R A, è il segnale e n t u s i a s m a n t e che la Urbs Messana voglia risorgere dalle macerie del terremoto durato quasi mezzo secolo, dagli inizi degli anni settanta. Lo storico messinese del passato, il GALLO, e i documenti notarili descrivono caratterialmente i nostri avi come b e l l i c o s i, ecco perchè R E N A T O sindaco è messinese verace, il suo gesto è bellicoso, tipico delle genti di Messina. Uomo c o r a g g i o s o il nostro R E N A T O sindaco, ora tutti lo sanno, dirigenti, dipendenti del Comune, ATM e MessinAmbiente, la città intera, capace di amore ma b e l l i c o s o contro chi vuole dannneggiare la comunità, sono avvertiti. Questo nostro splendido luogo a forma di lunga f a l c e, è tra i pochissimi in Italia e in Europa, che riferendosi ai suoi abitanti possa parlare delle g e n t i di Messina, una delle sue peculiarità fu accoglierle da tutte le parti del momdo e farne dei messinesi. Dobbiamo comprendere la confusione di BILLY, spinta fino all’insulto, è cresciuto in quella Messina invasa e governata da chi non diventò mai g e n t e di Messina, avrebbe preferito un politico di professione, magari un montanaro dei Nebrodi, ce ne sono tanti, vedi Rocco Crimi, che abbiano sfruttato i messinesi, consentirgli in cambio di posteggiare in terza fila, non fare la differenziata, costruire sui pendii delle colline, sul terreno del demanio marittimo, commerciare abusivamente sulle strade, autorizzare destinazioni d’uso di autolavaggi e officine, incompatibili con l’economia del cuore del centro storico, una pacchia per la borghesia proprietaria messinese, i cui eredi vivono altrove, l’elenco è troppo lungo.. B I L L Y alla fine con le buone e con le cattive si convincerà dell’ottima scelta fatta dalla maggioranza dei messinesi. VIVA MARIA, VIVA MESSINA, VIVA RENATO sindaco.
Il sottoscritto segue la Vara dal 1958, quando ragazzino faceva l’apostolo alla base del cippo con la “zzuccarata” al collo e poi ha fatto parte della Commissione storico-scientifica per la Vara e i Giganti dal 1995 al 2004, seguendola ogni anno fino ai nostri giorni. Posso assicurare a tutti che pizzo e qualsiasi altra forma di estorsione collegata alla processione della Vara non ci sono mai state ne ci saranno mai e che la stessa processione non ha bisogno di “cambiamenti rispetto al passato” perchè si è sempre svolta all’insegna della legalità. Si è eccessivamente strumentalizzata, a mio avviso,la vicenda che ha visto coinvolti Franco Molonia e Franco Celona,che anche se censurabili sotto l’aspetto comportamentale, hanno reagito certamente non per difendere il pizzo o qualsiasi altra forma di criminalità, ma per tutelare e ribadire il sacro rispetto verso la Vergine Assunta rappresentata dalla Vara. Le sacrosante e giuste manifestazioni per combattere ogni forma di criminalità organizzata e illegalità vanno fatte nelle sedi opportune, non utilizzando un’immagine sacra durante la celebrazione della Santa Messa e facendo volantinaggio, peraltro vietato da un’ordinanza del Sindaco
Nino Principato
Appunto perché la religione è una cosa seria bisogna rispettare anche quelle degli altri.
La religione affonda anche nelle tradizioni pagane (il Ferragosto lo era) e difendendo queste si difende tutta la città, agnostici ed atei compresi.
Difendendo la tradizione della Vara Accorinti non difende la religione cattolica o il giorno dell’Assunta ma il vissuto di Messina e le sue radici che, volenti o nolenti, affondano nella religione cattolica.
Tutte le manifestazioni religiose si intrecciano con eventi di altra natura ed a volte mi fanno nascere seri dubbi sulla loro consistenza, ma come tradizioni popolari vanno rispettate e, se possibile, vissute.
Secondo me Accorinti ha voluto fare questo, a parte il forte e pubblico messaggioa favore di Addiopizzo.
si, infatti puccio gatto docet!! memoria corta!!
–hanno reagito certamente non per difendere il pizzo o qualsiasi altra forma di criminalità, ma per tutelare e ribadire il sacro rispetto verso la Vergine Assunta rappresentata dalla Vara–
Quindi prendere a schiaffi e minacciare la gente in luogo pubblico, per lei E’ UN FATTO LECITO , si può fare ,allora lo possiamo fare con tutt, cosa ne pensa????
Poi tutela del sacro rispetto, di fronte a quale peccato o misfatto?? Di 4 ragazzi che facevano volantinaggio?? Le ordinanze le fanno rispettare gli organi preposti, non celona e molonia con metodi che esulano da qualsasia comportamento civile e religioso alla faccia della vara..Complimenti,continuate a difenderli,del resto la città è in pezzi anche a causa vostra, bravi bravi
Chi si barrica solo dietro retoriche affermazioni come ” la Religione è una cosa seria” evoca alla mente quel giapponese che è rimasto per 20 anni nella giungla di un isolotto del Pacifico convinto che la guerra continuasse. A proposito, credo che Papa Francesco sarebbe salito volentieri sulla Vara magari con la maglietta di Addio Pizzo
PS
Nino Principato ma in quale città hai vissuto e continui a vivere?
emigra… sei sempre in tempo…
“volantinaggio vietato da un’ordinanza del Sindaco”? ecco perchè messina sta letteralmente scomparendo sommersa dai volantini pubblicitari di supermercati e centri commerciali vari… ma danno fastidio solo quelli di addio pizzo.
tunnammu e tempi di “addaveni baffone”…..quanti sviolinatori……..Giornalisti e supporter, io ho votato ACCORINTI ho amici nella GIUNTA che pregano a Matri a Littra….mi ci dugna un “aiutino” per poter portare avanti almeno un paio di cose impellenti per Messina ……ma …basta …….smettetela . tacete che fareste meglio…….. Per lo storico che ammiro …..ci mancava pure la sua Filippica………..ma a che pro ?????
Non era meglio stare zitto……..difendere una cosa indifendibile ,ma quale srtumentalizzazionme quello che nell’opinione pubblica in siculu “cu cu parri parri, diciunu chi a scafazzaru”
Ma ………….
Ho sbagliato, non sei “fuori come una palizzata”, ma traumatizzata come “una maionese impazzita nel frullatore”.
Quindi puoi far parte dello stesso club di “Messinesi Veraci” a cui tu ascrivi il Renato popolare.
Maionesi impazzite nel frullatore. State frullando tutto, Maria, Messina, Renato sindaco, il ponte, il no ponte, le magliette di addiopizzo,, e tutto quello che trovate.
Si “messinesi veraci” e.. “buddaci”.
Sapete schiumare dalla bocca con discorsi paroloni e “tutte queste belle cose”…., assimilando tutto in un’unica maionese impazzita. Molonia Celona, Maria , Renato e non vi rendete conto che la mancanza di coerenza fa male a Messina più delle amministrazioni precedenti, quando almeno erano evidenti certe cose e non c’era chi te le voleva “omogeneizzare nella maionese buonista”.
Ed infatti già oggi (se leggi più in alto nei commenti) il signor Principato provvede alla immediata riabilitazione dei boss dicendo che mai ci fu’ intimidazione o estorsione, ma tutto si fece per “difendere il buon nome della madonnina* e la legalità”….
Insomma, secondo il principio della MAIONESE BUDDACE, si è solo scherzato, come sempre… A MESSINA LA MAFIA NON ESISTE…
*-scritta volutamente in minuscolo perché non so di quale madonnina lui intenda parlare
Chi si barrica solo dietro retoriche affermazioni come ” la Religione è una cosa seria” evoca alla mente quel giapponese che è rimasto per 20 anni nella giungla di un isolotto del Pacifico convinto che la guerra continuasse. A proposito, credo che Papa Francesco sarebbe salito volentieri sulla Vara magari con la maglietta di Addio Pizzo
PS
Nino Principato ma in quale città hai vissuto e continui a vivere?
Giò bla bla bla bla bla bla. A cucchiti di peti.
George a vatinni
Coerenza è indossare la maglietta “Addio Pizzo” e accompagnarsi per tutto il percorso a soggetti che sono da sempre contro “Addio Pizzo”.
Io ho voluto dare fiducia a questo sindaco, ma sinceramente quanto accaduto ieri mi ha lasciata allibita. Non ho gradito assolutamente la presenza del sig. Accorinti sul ceppo della Vara intanto perchè tutto mi è sembrato mero esibizionismo..ho più volte notato come tante persone applaudissero per omaggiare la Madonna e Accorinti rispondesse agli applausi con sorrisi, baci e saluti (chissà forse credeva che fossero rivolti a lui!).. e poi la sua presenza lì mi ha infastidita anche per il fatto che non sia cattolico..mi è sembrata una presa in giro verso i credenti cattolici messinesi. Altra nota dolente il prefetto Trotta… rimpiango il composto e modesto Alecci..soprattutto non ho gradito tutte quelle persone presenti nel palazzo della prefettura…certamente persone di elite e non semplici cittadini.
PRINCIPATO DIXIT: “Le sacrosante e giuste manifestazioni per combattere ogni forma di criminalità organizzata e illegalità vanno fatte nelle sedi opportune, non utilizzando un’immagine sacra durante la celebrazione della Santa Messa e facendo volantinaggio, peraltro vietato da un’ordinanza del Sindaco”
Arrivando poche ore dopo la vara e dopo i baci e le carezze tra Accorinti e “i figli dei Boss” significa anche “Accoriti è stato assimilato”
Principato forse non è esperto di comunicazione, ma chissenefrega. Però di legalità e di lotta alla criminalità dice di averne sentito parlare….. e questo peggiora le sue dichiarazioni.
Inoltre non solo rivendica il discernimento nell’uso della “immagine sacra” (forse Dio o la Madonna in persona gli hanno dato la concessione dei diritti d’autore della loro immagine?), ma addirittura arriva a dire che “erano MNolonia e Celona deputati a far rispettare l’ordinanza municipale che avrebbe vietato il volantinaggio….. “a fini di lucro” signor Principato, questo è sottointeso.
Di solito considerando il bacino d’utenza, c’è sempre chi vuole fare un volantinaggio “commerciale” durante manifestazioni del genere. Ieri sera a Piazza Duomo c’era ogni tipo di volantinaggio, dalla pizzeria di Sora Nina alla palestra di Mister Nino.
Ma questo è relativo perché l’importante è che Lei, dall’alto della sua assidua frequentazione della Vara e della sua prestigiosa e rutilante esperienza artistica STA DICENDO anche CHE E’ GIUSTO FARSI GIUSTIZIA DA SOLI E CHE VALE LA LEGGE DEL PIU’ FORTE.
Abbiamo due concetti diversi di legalità e persino di Messinesità, ma il mio non è sbagliato…..
W MESSINA – W LA VARA – VIVA ACCORINTI: ALLA “FACCIA DI CUCCHI” FINERU I TEMPI DI SCIALATI…. R A S S E G N A T E V I CUCCHI CRAA CRAA CRAA CRAA CRAA
Farebbe comodo a te ed a quelli come te, che vogliono diventare ingranaggi del potere per potersi spartire la torta, accaparrando qualche briciola da terra.
La gente onesta e pulita, moralmente e penalmente, che non ha mai fatto blocchi stradali o dileggiato le Forze Armate (ricordo perfettamente il barbuto sulla cortina del porto, quando insultava l’equipaggio dell’incrociatore Vittorio Veneto e provocava le forze armate, con tanto di slogan offensivi e pugno chiuso)invece, resisterà, fiduciosa che la Magistratura Amministrativa riporterà la legalità a Messina ed allontanerà l’usurpatore.
Io sarò sempre qui, a denunciare l’usurpazione di una carica pubblica che dovrebbe essere lo strumento per il progresso di una cittadinanza, invece che lo specchietto per le allodole di quattro disperati, sconfitti dalla vita.
piu’ che venditore di fumo parlerei di esaltato e megalomane. Mi auguro che tutta questa teatralità sia accompagnata da fatti. fatti che ancora è presto per giudicare ma che ancora non ci SONO. S.B.
Capisco che Renato ci spasciau u giocu a tantissimi, che evidentemente erano a libro paga della Casta …
Solo due piccole considerazioni:
a) chi contesta Addiopizzo … difende il pizzo (sorry, caro architetto, ma è lingua italiana …);
b) abbiamo visto la solita Vara ma i soldi stanziati erano SOLTANTO IL 30% DELLA SOMMA ABITUALMENTE MESSA A DISPOSIZIONE DEL COMITATO VARA …
Ogni altra considerazione è superflua …
… specie su certi commenti postati da chi ogni anno “si faceva Ferragosto” e oggi invece, dopo chi ci spasciaru u giocu, “cogghi fami a bagghiola” …
Mi sembra, quello di dima, il commento più ” evoluto” colto e positivo. Guai infatti ricreare un clima di “guerra di religione” che tanti disastri storicamente ha comportato , con riflessi negativi sugli scontri sociali e tragiche ” guerre civili”. Si colga l’occasione della elezione di questo Sindaco ” straordinario ” per liberarci dall’ odio e dalla intolleranza e costruire insieme una comunità aperta rispettosa e solidale. Ciò serve come condizione di base , per creare l’humus atto a favorire il vero CAMBIAMENTO che prima che dal BASSO deve avvenire all’interno di noi stessi. Sarebbe utile però ricordare a Renato ed ai suoi ammirevoli sostenitori ma sopratutto ai suoi validi maître a penser , la FONDAMENTALE importanza della economia reale, dei produttori di ricchezza e della piccola e media impresa, in assenza della quale è illusorio pensare anche solo di continuare a” galleggiare” , sperando di consumare risorse pubbliche che arrivano sempre in minor misura…e con la minaccia incombente del default . Per questa ragione per esempio sarebbe meritevole da parte dell’amministrazione farsi parte diligente e PROMOTRICE per un sostegno concreto alla cooperativa di ex lavoratori Birra Messina, che si dice, avrebbe intenzione di riprendere la produzione della Birra . Aiutare concretamente nello start up una azienda del genere avrebbe un valore reale e simbolico almeno pari al valore indiscutibile della festa della vara…..
Mi sembra, quello di dima, il commento più ” evoluto” colto e positivo. Guai infatti ricreare un clima di “guerra di religione” che tanti disastri storicamente ha comportato , con riflessi negativi sugli scontri sociali e tragiche ” guerre civili”. Si colga l’occasione della elezione di questo Sindaco ” straordinario ” per liberarci dall’ odio e dalla intolleranza e costruire insieme una comunità aperta rispettosa e solidale. Ciò serve come condizione di base , per creare l’humus atto a favorire il vero CAMBIAMENTO che prima che dal BASSO deve avvenire all’interno di noi stessi. Sarebbe utile però ricordare a Renato ed ai suoi ammirevoli sostenitori ma sopratutto ai suoi validi maître a penser , la FONDAMENTALE importanza della economia reale, dei produttori di ricchezza e della piccola e media impresa, in assenza della quale è illusorio pensare anche solo di continuare a” galleggiare” , sperando di consumare risorse pubbliche che arrivano sempre in minor misura…e con la minaccia incombente del default . Per questa ragione per esempio sarebbe meritevole da parte dell’amministrazione farsi parte diligente e PROMOTRICE per un sostegno concreto alla cooperativa di ex lavoratori Birra Messina, che si dice, avrebbe intenzione di riprendere la produzione della Birra . Aiutare concretamente nello start up una azienda del genere avrebbe un valore reale e simbolico almeno pari al valore indiscutibile della festa della vara…..
ho scritto per caso qualcosa sulla maglietta?NO! solo sulla bandiera, ripeto è incoerenza allo stato puro
è inutile che cercate di girarci intorno, sento le unghie delle vostre dita che graffiano gli specchi. una persona che non è cattolica non sventola la bandiera w Maria, il paganesimo si mischia con il cattolicesimo ma le cose in cerrti momenti sono anche ben distinti e salire sul ceppo della Vara e sventolare la bandiera è stato davvero poco elegante ed è qui in queste azioni che cattolicesimo e paganesimo prendono strade differenti poichè sono storicamente contrapposte. fate un gruppo “meno male che accorinti c’è” fategli pure una canzone, tanto la strada è quella. fate ridere
Lei è il miglior rappresentante di coloro che hanno visto il proprio tornaconto personale sbriciolarsi man mano che, il 24 giugno scorso, venivano a galla i risultati elettorali.
La rabbia di non aver potuto continuare a vivere all’ombra di una politica che alimentava schiere di arrampicatori sociali, il cui unico scopo di vita era rimpinzare bacini elettorali clientelari, la porta a vaniloqui al limite del comico, del grottesco.
Definisce disonesti coloro che hanno vissuto lontano da lobby e clientelismo e difende la politica del non fare, quella della non opposizione e del volemose bene. Quella politica che ha devastato le periferie tenendole in una situazione di disagio salvo ripulirle nei periodi preelettorali.
Si faccia un esame di coscienza e cerchi di capire se vale la pena vestire i panni del troll per difendere un misero tozzo di pane.
tu che ti barrichi dietro stupide storielle, se per te la religione non è una cosa seria allora tutti i messinesi che erano ieri a festeggiare la Vara hanno sbagliato festa. e ripeto la religione è una cosa serissima è con atteggiamenti di ieri che non lo è più.
È stata una vara diversa???
I Molonia e Celona hanno lasciato il posto ai Molonia e Celona
I delinquenti Messinesi hanno lasciato il posto ai delinquenti Messinesi
I ruffiani dei sindaci hanno lasciato posto ad altri ruffiani
I buddaci Messinesi hanno continuato a fare i buddaci
L’unica cosa degna di nota è che:
un’ateo come accorinti gridava viva Maria
È poi intervistato ha dichiarato che i messinesi stanno vedendo i cambiamenti che lui ha apportato,
Io vorrei chiedere a questi messinesi che hanno visto sti cambiamenti di andare a ……..llllllllllll
Che delusione Architetto. La stimavo veramente tanto. Mi ricorda un intervento di Cuffaro durante la trasmissione Samarcanda al cospetto di Falcone, quando piuttosto che ragionare su ciò che opprime il nostro paese, colpevolizza chi invece ne parla e porta luce su quello che accade. Sappiamo bene cosa successe a Falcone e a Cuffaro.
I ragazzi di No pizzo sono stati veramente coraggiosi a mettere la loro faccia durante una manifestazione in buona parte sorretta da gente discutibile, e secondo me era il modo migliore per sollevare la coscienza di questa città divisa in due. Da una parte, infatti, c’è chi rispetta gli altri e dall’altra chi invece fa i propri interessi illeciti… e poi ci sono quelli che non sanno prendere posizioni coraggiose. Ma perchè Molonia e Celona non rincorrono chiunque infranga la legge e non rispetti la sacra vergine Assunta? E stia tranquillo che durante la processione ce ne sono tanti. Ma soprattutto inseguirli dentro un bar e minacciarli e, se non ho capito male, anche alzare le mani. La Madonna credo che sorrida a quei bravi ragazzi e credo che gli unici a fare un atto sacrilego nei suoi confronti siano coloro che prima delinquono e poi si vestono di bianco per trainarla lungo le strade della città.
Roberto
E’ proprio vero: Parigi val bene una messa…..
Caro Nino Principato ma alle 8,56 eri a casa, eri in servizio al Comune, hai utilizzato il computer dell’ufficio?
Approvo e sottoscrivo parola per parola!
Evidentemente è stato frainteso il senso delle mie parole. Ho scritto a chiare lettere che quanto fatto da Celona e Molonia è censurabile e quindi, chiaramente, non ha nessuna giustificazione sotto l’aspetto comportamentale (eventuali intimidazioni, minacce o altro). Non ho mai scritto ne minimamente pensato quanto mi attribuisce falsamente giacoprimo (perchè non si firma? Non ha il coraggio delle sue affermazioni?)e cioè che “E’ GIUSTO FARSI GIUSTIZIA DA SOLI E CHE VALE LA LEGGE DEL PIU’ FORTE”. Ho solo voluto evidenziare che la loro reazione (ripeto, censurabile nella forma spropositata con la quale è stata manifestata)presumo sia stata dettata, quali componenti del Comitato Vara, dall’aver utilizzato in modo inopportuno la foto della Vara stessa nel volantino(che rappresenta da 500 anni la devozione religiosa dei messinesi, checché se ne dica)accostandola perciò al malaffare, quasi a suscitare il sospetto che la Vara stessa (e quindi gli stessi componenti del Comitato e, alla fin fine, la popolazione messinese che tira la “machina votiva”), alimentasse, quale evento in se circoscritto al 15 agosto, illegalità e delinquenza. Per il resto,è ovvio che il sottoscritto condanna qualsiasi forma di illegalità.
Nino Principato
bravo george condivido, speriamo bene. tutto quello visto ieri è solo show
ha tolto la foto di padre annibale (santo messinese) dalla stanza del sindaco, altra figura religiosa come la vara importantissima per la città, ma tranquilli se sarà presente alla festa di s. antonio il prossimo giugno sventolerà una bandiera con la scritta “w padre annibale, w s. antonio”
Riflettete prima di scrivere! Sig. Principato
la sua affermazione: “…le sacrosante e giuste manifestazioni per combattere ogni forma di criminalità organizzata ed illegalità vanno fatte nelle sedi opportune….” si presta ad interpretazioni davvero equivoche.
Mi risponda: Esistono forse sedi non opportune per dichiararsi contro la criminalità organizzata? Rifletta un attimo e per comprendere la gravità della sua affermazione pongo ai lettori un quesito: se domani dovreste recarvi a cena in casa di familiari di un boss, indossereste una maglietta di Addiopizzo? ….questo sì che è un esempio di sede non opportuna!
Conclusione logica: ogni sede ( tranne la casa di un boss) è opportuna per manifestare contro la criminalità organizzata.
e comunque se proprio vogliamo parlare della maglietta
Articolo di TEMPOSTRETTO – da ADDIOPIZZO: “Felici per il gesto, ma indossare la nostra maglietta non cancella le delibere”
“Siamo contenti per il gesto di Accorinti ma indossare una maglietta non cancella una delibera come quella che ha comportato la nomina nel Comitato di una persona arrestata per tentata estorsione e di un indagato per l’aggressione dello scorso anno”. Addiopizzo commenta positivamente l’edizione 2013 della Vara, ma unisce al plauso le critiche per alcune scelte e le proposte per il futuro.”
ripeto solo show
le consiglio per il futuro di scrivere i suoi concetti rispetto alla vara ed alla legalità.
Forse preso dal troppo entusiasmo della diretta è stato MOLTO frainteso, oltre ad attribuire proprietà quasi miracolose al sindaco. Si veda la replica. Siamo quasi al ridicolo.
gentile professoressa, si ricordi che lei ha avuto modo di farsi apprezzare come assessore, per poi lasciare contenti un centinaio di elettori che l’hanno votata. ( se ricordo male, me ne scuso anticipatamente )
frainteso? ed allora deve ammettere di non saper scrivere
Ma ‘unnaichifari?
Mi sa che ieri hai mangiato iadduzzo avariato, oppure troppo melone, oppure è la delusione che niente di grave sia accaduto…solo uno stato di disagio psicofisico può far assimilare alla fine anche l’egregio Gran Arch. Principato ad Accorinti, e quindi iscriverlo d’ufficio ai neoconveriti, con l’aggravante, che dovrebbe risultare un peso per il sindaco, di difendere la mafia. Da qui l’equazione è breve, no?
Scrivere certe scempiaggini, sperando che in qualcuno si insinui il dubbio, è un aspetto della strategia di disinformazione che si attua con continui commenti ed interventi su tutti i media disponibili.
Le cose nel passato erano evidenti, ma chi osava fra voi dire mezza parola sugli intrecci fra barcellonesi, calabresi, genovesi, etc.etc.?
Di quale coerenza vai cianciando? Quella di Calabrò, il “sindaco che non darà filo da torcere”?
Il vero miracolo di Accorinti sindaco è di suscitare una sana discussione, nel bene o nel male, negli anni passati le vecchie amministrazioni di certo avevano tutto l’interesse a non scontentare nessun “benpensante”. Certamente l’uomo fa di tutto per farsi notare, anche Pisapia sindaco di Milano è stato scelto dal basso e gradito dai movimenti giovanili di protesta, però mantiene un atteggiamento meno provocatorio, ma non per questo meno apprezzato. Certo tutti abbiamo notato il lungo abbraccio
con la presidente del Consiglio Comunale, chi dei due si è ricreduto? la Barrile ha forse preso le distanze da Genovese? O Accorinti ormai abbraccia chiunque gli si avvicini? Tuttavia
nonostante le sue contraddizioni a mio avviso Renato e i suoi Assessori possono dare l’inizio ad un grande cambiamento di segno positivo alla nostra Città.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La Religione non è forma ma è sostanza. Poichè sono convintissimo che la Religione (o meglio la Fede) è una cosa serissima, mi sembrano pretestuose alcune valutazioni sulla esteriorità dei comportamenti (nel caso in oggetto del Sindaco) senza cercare di capirne il valore Spirituale. Sono forse migliori quei sindaci che, in giacca e cravatta, baciano anelli e si inchinano, credendo nella ” formazione” dei fedeli?
Chi abbracciava quelli che tu definisci “personaggi dei bassifondi morali” non per solidarietà umana ma per comprarne i favori elettorali? Che schifo questa gente vero? La “canea” che ora applaude uno che di favori non ne ha mai promessi e di voti non ne ha mai comprati, che spettacolo immondo…meglio un “sindaco che non darà filo da torcere”! Come promise Triste Calabrò, avvocato.
Meglio la normalità di un Leonardi, di un Buzzanca, di un Bonsignore che in fascia tricolore seguono rigorosamente in giacca e cravatta, puliti in uniforme borghese, la Vara e poi la sera religiosamente “digiunano”…uomini tutti d’un pezzo non demagoghi.
Fatti quattro passi di mazurka.
U 71 votau a 17! Non c’è più mondo
Renato,
CAMMINA PER LA TUA STRADA FATTA DI VALORI E ONESTA’.
A PRESCINDERE DALLA RELIGIONE, HAI VOLUTO CONDIVIDERE UN MOMENTO IMPORTANTE DELLA TRADIZIONE MESSINESE IN MEZZO AI MESSINESI.
A CHI CRITICA SPESE, ANALIZZA SOMME E PARLA DI SOLDI BUTTATI AL VENTO, CHIEDO SOLO…
AVETE MAI VALUTATO L’IMPATTO ECONOMICO DELLA VARA SULLA CITTA’?
VI SIETE CHIESTI QUANTO SPENDONO 100.000 PERSONE DURANTE UN EVENTO DEL GENERE, QUANTE DI QUESTE VENGONO DA FUORI A COMPRARSI IL CONO, PIUTTOSTO CHE LA BOTTIGLIETTA D’ACQUA E UN PANINO…
ECCO SE NON LO AVETE FATTO E CRITICATE L’EVENTO CHE NUMERICAMENTE RIVERSA PER LE STRADE DI MESSINA PIU GENTE, INIZIATE A FARLO E VI RENDERETE CONTO CHE A MESSINA AVREMMO BISOGNO DI 365 GIORNI COME LA VARA!
Onore al partigiano George in lotta contro nientepopòdimenocchè l’USURPATORE! Per reinsediare sul trono il legittimo sindaco Triste Calabrò, il “sindaco che non darà filo da torcere”!
La gente onesta e pulita, sta dalla parte di Calabrò e di Genovese, la “canea”, che si vende per un piatto di lenticchie (ne sapete qualcosa?), ora è dalla parte di Accorinti.
Questa equazione, purtroppo per voi, può convincere solo qualche sprovveduto. Vai anche tu in qualche lido la sera e fatti quattro passi di mazurka. Ciaooo
tu non ci vedi e basta…
Ti rispondo io a cucchiti…..
Ma quanti occhi attenti quest’anno…occhi girati dall’altra parte per una vita ora scrutano, indagano, osservano, ispezionano, colgono, ammoniscono, condannano…già sofia
Speriamo solo che possiate lasciare questa città si bruce lee proprio a te come tanti altri invidiosi o incazzati perché non ha vinto il vostro calabrò. Andate via da questa città avete solo rovinato il tutto ed ora avete il coraggio di parlar. Che bella gente che siete complimenti….
Sei troppo triste, fatti rincuorare da Felice, vedrai, ti saprà dare la forza necessaria per attendere l’esito del ricorso.
Calabrò, “il sindaco che non darà filo da torcere”!
Niente di personale, come si diceva un dì, ma se non mi firmo sarà che ho i miei motivi, magari non voglio speculare sul mio cognome o magari, come suggerisce Lei, “non ho il coraggio delle mie affermazioni” o forse sono un latitante inseguito dalle polizie di mezzo mondo, oppure sono sotto protezione perché minacciato dalle malavite dell’altra metà del mondo. O semplicemente non mi va di firmarmi col nome, dal momento che in questa città si è abituati al “nome” per prendere in considerazione le idee.
Quindi per evitare personalismi preferisco attenermi alla lingua italiana. E la lingua italiana (e non sono solo io quello che ha letto le sue frasi allo stesso modo) da questo risultato.
E’ bello che Ella abbia voluto smentire codesto travisamento del le sue parole (ma quando si occupa il suo ruolo sarebbe bene non dire parole in libertà) e rassicurarci circa il Suo parteggiamento per la legalità, cosa del resto di cui non si aveva nessun dubbio.
Purtroppo “presumere”.. e poi smentire sembra essere diventato lo sport nazionale. Intanto la si butta lì, quasi per caso, tanto poi si smentisce.
Lei, nella sua ingenuità da studioso e grande esperto d’arte, presume che la reazione(censurabile per carità..) sia dovuto al sospetto che si volesse accostare la vara a possibili illegalità circoscritte alle manifestazioni organizzate per la ricorrenza del 15 Agosto?
Perché “circoscritte”?
E se questo sospetto non era nella mente dei ragazzi di Addiopizzo era perlomeno nella mente di molta parte della popolazione messinese. O forse non Le era giunta voce?
Un po’ di soldi girano in questi eventi, alcuni necessari altri meno, altri veri e propri sprechi.
Ed altri soldi sono “prestigio”, “posizioni di forza”,”dominanza”, “visibilità” alla grande festa del “paese”. E non per nulla sotto la “machina votiva” ci sono i notabili da sempre, gli “idoli” locali.
Essendo Ella una persona di indubbia capacità logica che personalmente stimo, il Suo commento di stamane mi ha lasciato esterrefatto, soprattutto per l’improvvida tempestività.
Io che non sono abituato a “presumere” se non dopo aver “assunto” i fatti mi limito a considerarla una “caduta di stile” a seguito di una lunga giornata di festa, ma i fatti restano.
In alternativa, volendo Ella che non si urti la suscettibilità di nessuno, potrebbe concedere La Sua immagine ad “AddioPizzo” per il prossimo volantino senza che si trovino costretti a “incomodare” la Madonnina per trovare un volto a Messina che abbia una risonanza più ampia.
ma quindi chi non è cristiano non può partecipare?
sono 20 anni che vado alla vara e non sono cristiano, e onestamente un giorno vorrei avere l’onore di tirarla.
Embè? Perché è strano? La divinità è una, si chiama armonia del tutto, e ognuno può dargli il nome e le sembianze che crede.
Fa troppo schifo come concetto? E’ troppo difficile?
Certo che per fare sputazza i messinesi sono sempre in pole position…tutta quest’onta perché un buddista sta sul ceppo… scandalizzatevi piuttosto per le bassezze infami che vengono compiute ogni giorno in questa città, sarebbe ora!
In ogni commento, anche quello che possa sembrare più qualunquista ovvero provocatorio, come chiedere a Nino PRINCIPATO, grandissimo divulgatore della Urbs Messana, di dare spiegazioni sull’orario di scrittura del suo commento, hanno in comune la liberazione del proprio incatenato pensiero. La d i v e r s i t à è un valore della democrazia.
no assolutamente
chi conosce la storia della VARA sa che chi non è devoto e sopratutto chi non ci crede non può sicuramente salire sul ceppo e sventolare la bandiera,o partecipare attivamente
come già specificato qui si mischia anche il paganesimo
ma un conto è partecipare passivamente alla manifestazione da semplice spettatore un conto è farlo in quel modo se poi ricopri una carica istituzionale ancora peggio
Compromesso? Forse c’è stato, almeno così la penso io e penso pure che forse era necessario per superare lo stallo della possibilità di fare avvenire regolarmente la processione della Vara, anche considerandola solo una tradizione folcloristica da rispettare.
Molti si lamentano dell’inopportuna partecipazione di Accorinti accanto a Molonia (o viceversa) ma costoro non hanno mai parlato quando altri sindaci (con la fascia tricolore) ed arcivescovi correvano affannati dietro la vara, dando anche in questo modo il loro augusto (siamo a ferragosto) imprimatur a quanto succedeva davanti alla Vara.
Certo questi personaggi subito dopo le corsette correvano, scusate il bisticcio di parole, a rifocillarsi ed a tramare contro Messina ed i Messinesi per soddisfare unicamente i loro personali interessi pecuniari.
Questi personaggi non erano mai contestati, anzi alcuni erano anche ascoltati in “religioso” silenzio durante il loro discorso (omelia) alla fine della manifestazione, altri erano “pregati” e riveriti per la loro capacità (spesso solo verbale) di dispensare favori e prebende.
Ma tutti questi sapevano, lo sapevamo pure noi, ma nessuno ha mai tirato fuori il proprio orgoglioso di messinese puro.
Non giustifico per questo il malaffare, ma non giustifico nemmeno chi alza la sua voce “pura” solo ora.
perfettamente d’accordo!
Vedi caro Mariedit il mio commento sull’orario di scrittura ha un certo senso e non è qualunquista e/o provocatorio! Siccome capita di vedere l’esimio architetto storico in ogni dove e in qualsiasi orario(TV locali,conferenze stampa, tavole rotonde) criticando anche la propria amministrazione di appartenenza sorge spontaneo il dubbio: Ma l’arch. Principato, stipendiato dal comune, appartiene alla classe dei privilegiati o anche lui concorre alla débâcle dei servizi comunali per carente impegno personale negli stessi? E poi come hai sempre sostenuto tu: ART. 21 COSTITUZIONE- libertà di parola e di espressione. Ho voluto solo esprimere un mio dubbio e l’ho esternato. Comunque ti stimo sempre per i tuoi forbiti commenti.
Lamentati con l’arcivescovo e se non ti ascolta scrivi una lettera la Papa. Poi, se nemmeno Lui riuscirà a rincuorarti, raggiungi Serra San Bruno e chiedi asilo ai certosini. Prima o poi riuscirai a dimenticare questo blasfemo 15 agosto 2013.
ps ma toglimi una curiosità: bruce lee era cattolico?
2013, “la prima vara in 3D”
Roba da sbellicarsi dalle risate causa l’involontaria comicità della cosa.
Mettendola cartesianamente sarebbe (X,Y,Z) .
Invece mettendola Messinesemente è (Molonia, Accorinti, Celona) anche se il dottor Principato invoca la quarta dimensione…
Ma Accorinti ha promesso che ci saranno cambiamenti: metterà la quarta la quinta.. e pure la ….retromarcia.
Condivido il suo post, ma sono costretto a farle notare che chi oggi sproloquia sulla presenza di Accorinti sulla “machina”, in passato, non si sprecava in commenti per il semplice fatto che erano troppo impegnati a curare il loro misero e triste orticello che la vecchia politica magnanimamente gli concedeva. Gente tanto sempliciotta quanto ostinatamente attaccata a quel modo di vivere parassitario, che vedeva nella politica di scambio l’unica via per sbarcare il lunario e regalare un futuro ai propri figli. In barba ad ogni dinamica meritocratica, autentico incubo per molti che oggi invocano il ritorno delle lobby “che tanto bene hanno fatto a Messina”. Fortunatame le indagini della magistratura stanno aprendo gli occhi di coloro che erano in buona fede ma, purtroppo, rimane una buona fetta ancora ancorata alle ormai tristemente famose logiche clientelari. Poverini!
A conclusione della benedizione dell’Arcivescovo la buona educazione insegna che non doveva prendere la parola più nessuno. La Vara è arrivata a Piazza Duomo, è consegnata dai messinesi alla Chiesa, pertanto l’ultima parola spettava a colui che la presiede. Se il Sindaco vuole avere l’ultima parola la prossima volta la fermi a Piazza Cairoli consegnandola alla città.
Se di simbolismo dobbiamo parlare è bene rispettarli…
Il protagonismo a tutti i costi non serve nè è scusabile soprattutto quando ad esibirlo sono persone che rappresentano le Istituzioni.
“chi non è contro di noi è con noi” (Vangelo) Non credo che il Sindaco sia contro i cristiani. A meno che non preferiamo fare come i papi del Seicento che giustificavano la schiavitù, ma erano papi, quindi avevano ragione….Lo dico da cattolico praticante
Hai il fumo negli occhi e non puoi o non vuoi vedere
La religione è cosa serissima, e quella cattolica è aperta alla comprensione e all’abbraccio di chiunque. O credi che Maria alle nozze di Cana, prima di chiedere a Suo Figlio di intervenire, abbia chiesto se era presente qualche samaritano o qualche pagano? Siamo tutti Suoi figli. E Cattolico significa UNIVERSALE!
L’ultimo rigo è rivolto a te stesso? E di quale legalità parli?
Sveglia! Il concilio vaticano II ha ormai mezzo secolo e per buona educazione.. i bambini buoni vanno in paradiso mentre quelli cattivi vanno dappertutto, invece tu che vuoi fare il bambino educato ma poi parli, tu non vai proprio da nessuna parte, perché pure il Limbo è stato abolito da Wojtila.
.. e l’ultimo chiuda la porta.. dell’inferno
quanto è apocalittico! Spero solo che la notte non faccia troppi incubi. La fede consola, lei preghi, e continui a sperare, forse si ritroverà con Felice, il sindaco “che non darà filo da torcere” e che la farà dormire e commentare sereno. Buonanotte e si faccia una bella camomilla, fa bene anche al fegato…
Mariedit….ma smettila…..ogni tuo commento “mi vien che ridere”
MessineseAttento…io e lei non leghiamo….ma sto giro condivido a pieno il suo pensiero….
Questo dubbio ce l’hanno in molti.
Ho apprezzato davvero tanto questa “Nuova Vara” del 2013 e mi sorprende di come molti non capiscono alcuni gesti.
Complimenti al sindaco Accorinti che manifesta sempre più il suo amore per Messina e per le sue tradizioni.
Rispetto a tanti altri, non ha sfilato circondato dalle guardie del corpo o dalla polizia ma è salito sul ceppo della Vara ed ha partecipato lui stesso a questo evento sventolando la bandiera “Viva Maria”. La Santa Vergine non è solo La Donna che ha dato alla luce Gesù Cristo ma è colei che ha servito il Signore con umiltà, purezza d’animo e fede. Grande Donna, un esempio per tutta l’umanità!
E voi pensate che, un uomo che cerca di portare questi concetti nel proprio cuore e nel cuore della sua gente, possa essere segno di offesa? Cosa trovate di male se ha fatto parlare prima l’arcivescovo, anzi, si è messo da parte ed ha parlato dopo.
Vi dico solo che questo sindaco è più cattolico di molti (a loro modo di dire) “cattolici” che vedono solo “il diverso” e lo vedono come qualcosa di negativo. Immagino che molti non sanno neanche cosa rappresenti la croce e vi ricordo chi ci stava sopra.
Sono solo delusa di come molte cose non siano chiare, cose che un bambino può capire subito.
Aggiungo, inoltre, del grande intervento della polizia visto che le persone si devono mettere per forza in mezzo ai piedi dei tiratori e fanno solo danni.
Cari genitori, non portate i passeggini con dentro i vostri figli in mezzo alla folla per poi correre e fermarvi…che li portate a fare col rischio che si facciano male!?
Saluti
Io non penso che possa essere segno di offesa, dico che è un’offesa per tutti i credenti che un non credente come Accorinti si faccia scudo della nostra fede per motivi di basso interesse propagandistico. Ma sotto la bandiera dell'”amore per la città” si compiono anche i gesti più squallidi. Quel mettersi in mostra sul ceppo mi è sembrata solo l’ennesima propagandistica buffonata di berlusconiana memoria
Con tutto il rispetto qui ci vuole un commento,la Vara non è mai stata ne della Famiglia Molonia,ne della Famiglia Celona,neanche della Famiglia forami, la Vara è sempre stata della citta di messina,del popolo messnese. Loro hanno sempre dedicato la loro Fede alla Madre ASSUNTA,che se ne dica quanto si vuole,sono persone che per la Vara sono sempre riusciti afarla andare avanti, ma francamente,vorrei sapere se tu sei a posto con la coscienza,io sono un tiratore della Vara,mai avuto pressioni,non sono un deliquente,sono un semplice cittadino Messinese,devoto alla Madre Assunta, quindi sbagli a fare di tutta l’ erba un fascio.Il Messinese vede il cambiamento ,ma secondo tè deve vedere il cambiamento il giorno dell’ Assunta???Su finiamola,poi sempre ad attaccare MOLONIA;FORAMI;CELONA,ma attaccate chi veramente ha distrutto questa città,Ma se tutte queste cose non ti piacciono di questa città,perchè tantu biddicchiu non ti fai la valigia lascia Messina così non vedi ,non valuti nulla di ciò che non ti piace,tu dici a noi messinesi di andare a ……….noi la strada no la sappiamo,ti conviene andare avanti tu,perchè chissà quante altre volte ci sei andato oltre cheti ci hanno mandato,io continuo la strada quella del Messinese.
La Vara non è solo dei credenti, ma è dei Messinesi e di tutti quelli che desiderano vederla. Simboleggia l’armonia e l’equilibrio, la speranza del domani visto l’incertezza dei nostri tempi. E quando una persona, credente o meno, vede solo la divisione e la malizia (che non c’è!) ha tanto da imparare.
I buffoni nel giorno della Vara li ho visti, (eccome!) sono quelli che di Messina non hanno mai fatto nulla di buono se non per il proprio interesse personale.
E magari queste persone vanno in Chiesa ogni Domenica ma non ascoltano di certo La Parola. Ecco i buffoni!
Saluti
Sarebbe interessante comprendere quali possano essere questi motivi di “basso interesse propagandistico” e magari elencare questi presunti “gesti squallidi” che avrebbe compiuto.
Capisco che ancora bruci la sconfitta e che se ci fosse stato Calabrò, sfilante e magari superscortato, questo commento non ci sarebbe stato. Calabrò però ha perso e la città ha espresso la sua preferenza e di questo, per quanto possa “bruciare”, ne va preso solo atto.
Buddaci ie ruffiani