Niente nulla osta per l'ambito 1 e il Centro servizi. Il Comune dovrà fornire le microzonazioni di secondo e terzo livello, eseguire le bonifiche ed approvare la variante al Prg.
Il Genio civile non concede il nulla osta per l’ambito 1 del Piau, stoppa il Centro servizi, ribadisce al Comune la richiesta di microzonazione sismica (altrimenti non sarà possibile costruire palazzi in tutti e 5 gli ambiti), subordina il nulla osta all’approvazione del salvacolline e dà il via libera alle bonifiche ed ai parchi urbani.
Questa la sintesi del nulla osta geomorfologico parziale, con esclusione appunto dell’ambito 1, condizionato e con una serie di prescrizioni che l’ingegnere capo del Genio civile Leonardo Santoro ha trasmesso al Comune, alla Regione ed a Rfi (le ferrovie infatti hanno gran parte delle aree di competenza) relativamente al PIAU, ovvero al progetto di riqualificazione del water front.
Ad aprile il Genio civile aveva già dato un primo stop al Piano Particolareggiato “Porti e stazioni”, chiedendo una serie di nuovi atti subordinati al rilascio del nulla osta.
Le integrazioni sono state presentate nelle scorse settimane.
Santoro, nella nota di risposta ribadisce che mancano ancora gli studi di microzonazione sismica di secondo e terzo livello (le integrazioni riguardano solo gli studi di primo livello), indispensabili ed obbligatori per una zona ad alto rischio come quella in cui si intende operare. Ecco quindi il primo diniego al nulla osta complessivo (dall’ambito 1 al 5) fino a quando non saranno forniti gli studi richiesti ormai da oltre un anno. Diniego che riguarda dal 2 al 5 ambito l’autorizzazione a costruire palazzi.
Diverso il discorso per l’ambito 1 (la zona falcata). In questo caso lo stop è totale
“stante l'impossibilità di esprimere alcun parere, in ragione della mancata, ad oggi, bonifica dei terreni. Il presente parere geomorfologico è pertanto parzializzato ai soli ambiti 2, 3, 4, 5, con esclusione, dell'Ambito 1. Il parere stralcio è inoltre condizionato alla produzione degli studi di microzonazione sismica di 2A e 3A livello da produrre prima dell'avvio di qualsiasi attività di realizzazione di opere infrastrutturali ed edilizie pubbliche o private”.
L’ingegnere capo rileva inoltre come anche dalle integrazioni fornite dall’amministrazione sia stata confermata dai tecnici la presenza diffusa di inquinanti nel sottosuolo, in particolare negli ambiti 1 e 2.
Da qui la decisione di Santoro di subordinare il nulla osta all’azione di bonifica (peraltro già richiesta ad aprile).
Restando nell’Ambito 1 c’è il capitolo del Centro Servizi, per il quale il Genio civile ha già rilevato l'incompatibilità di scelta del sito, a causa dei terreni suscettibili di liquefazione sotto azione sismica, inquinati da idrocarburi e con probabile presenza di reperti archeologici. L’amministrazione ha inoltre deciso di mantenere nel sito i serbatoi e i silos di carburante dismessi ed interrati posti a distanza di circa 40 m. dal centro servizi. L’amministrazione ha specificato che “il vincolo archeologico nell'area del centro servizi prescrive la preventiva esecuzione di indagini, i serbatoi di carburante interrati sono a distanza di 40 mti e si tratta di contaminazione diffusa ma non elevata ", e che la competenza della bonifica spetta ad Rfi, proprietaria delle aree. Queste tesi non hanno convinto il Genio Civile che ribadisce l’impossibilità di esprimersi con il nulla osta nonché sulla realizzazione di opere edilizie fino all’esecuzione delle bonifiche. Senza conoscere infatti la natura dei terreni dopo la bonifica non è possibile concedere alcuna autorizzazione.
In sintesi quindi Santoro “esprime parere favorevole parziale, condizionato e con prescrizioni, ad esclusione delle aree di competenza RF1 individuate all'interno dell'Ambito 1. Per l'Ambito 2 il presente nulla osta geomorfologico è reso parzialmente ed in via condizionata con il solo riguardo all'attuazione delle opere di bonifica, il recupero del water front e la realizzazione dei previsti parchi urbani”.
Resta fuori quindi dal nulla osta sia l’Ambito 1 che il Centro servizi per il quale il parere sarà espresso sia dopo l’avvenuta bonifica dei terreni che delle microzonazioni che delle indagini archeologiche.
LE ALTRE PRESCRIZIONI
Il nulla osta favorevole è inoltre condizionato alle seguenti prescrizioni:
1)presentazione di tutti gli studi di microzonazione sismica di secondo e terzo livello;
2)esecuzione della bonifica dei terreni e delle indagini archeologiche
3)nuova documentazione degli elaborati dell’asse a nord del torrente Portalegni ed a sud di via San Cosimo interessati a fenomeni di inquinamento.
4)dovranno essere rese coerenti le scelte viarie con la costruenda nuova via don Blasco, in particolare in corrispondenza della via Salandra;
5)deve essere previsto l'adeguamento sismico del viadotto sul torrente Portalegni, ancora privo delle obbligatorie verifiche di sicurezza sismica
6)Per quanto attiene gli insediamenti residenziali previsti nei diversi ambiti, con particolare riferimento agli areali ex Z1R e ZIS, preso atto di quanto previsto con deliberazione di giunta comunale nel 2014 in merito alla necessità di "valutare il reale fabbisogno di edilizia residenziale per evitare la previsione di vani non necessari", il Genio Civile richiede:
a)senza entrare nel merito dell'opportunità di utilizzare gli ambiti per il trasferimento di cubatura a scopo residenziale si esprime parere geomorfologico favorevole, ad esclusione dell'ambito 1, e, stanti le documentate condizioni di vulnerabilità sismica, si dispongono le seguenti ulteriori prescrizioni: la realizzazione di tutti gli interventi di edilizia nelle aree ex ZIR e ZIS rimane subordinata all'approvazione urbanistica della variante al PRG di Messina; tutte le nuove edificazioni dovranno prevedere, stante la particolare vulnerabilità geologica, fondazioni munite di sistemi di isolamento sismico; dovrà inoltre essere prevista una limitazione di altezza degli edifìci prospicienti i fronti stradali.
7)Per quanto attiene la viabilità è fatto divieto di utilizzare viabilità e sottopassi esistenti ricadenti nei torrenti ed in sedime di demanio fluviale. Dovranno quindi essere effettuati interventi.
8)per quanto attiene alle problematiche di prevenzione del rischio idraulico e da maremoto, attinenti i tratti di alveo fluviale che attraversano i diversi ambiti, il Genio civile prescrive che i tratti fociali dei torrenti Gazzi, Zaera, Oreto, Bonsignore e Portalegni, dovranno essere totalmente a cielo aperto con la previsione di opere di attraversamento e non già di piastre stradali ad impalcati che producono una parzializzazione della sezione libera di deflusso delle acque.
Santoro conclude che solo in seguito alla trasmissione delle integrazioni e prescrizioni richieste sarà emesso il nulla osta complessivo.
Rosaria Brancato