Il procuratore della Repubblica di Torino ha avuto un ruolo di primo piano nella vicenda Thyssenkrupp. L’azienda aveva utilizzato diversamente somme specifiche destinate alla sicurezza. Toccati anche diversi altri argomenti: malattie professionali, sorveglianza sanitaria, mobbing, lavori in gravidanza
Si è svolto presso la Sala del Consiglio provinciale di Palazzo dei Leoni il Seminario di informazione e aggiornamento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, promosso dalla Provincia Regionale di Messina in collaborazione con: Fidapa sezione di Messina; Antel; Cpt e Ordine degli Avvocati di Messina.
Ospite d’eccezione al Seminario il sostituto procuratore della Repubblica di Torino, Raffaele Guariniello, noto per le numerose inchieste nel mondo della sicurezza nel lavoro e della tutela dei consumatori quali principalmente tra le quali il caso Eternit e l’indagine Thyssenkrupp.
Ad affiancare Guariniello, anche Giovanna Spatari, docente di Medicina del Lavoro dell’Università di Messina che ha presentato un intervento sulle differenze di genere, introdotte con il D.Lgs. 81/08 e che hanno sostanzialmente modificato il quadro di tutela delle lavoratrici nei luoghi di lavoro, imponendo l’obbligo di valutare i rischi singolarmente in funzione anche del sesso.
Ad aprire i lavori il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone che, nel sottolineare che la Regione Sicilia in favore delle donne ha varato una legge per la doppia preferenza di genere vigente già dalle prossime elezioni, ha auspicato il più celere allineamento tra lavoratori e lavoratrici in materia di tutela sui luoghi di lavoro.
Allo stesso modo Walter Pallavicini, Paola Bernava e Domenica Michela Giacobbe, nel portare i saluti di Antel, Cpt e Fidapa, hanno evidenziato la necessità di accendere i riflettori sul tema della tutela della salute delle lavoratrici anche in virtù nei nuovi interventi legislativi.
Il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Francesco Celona, ha voluto personalmente ringraziare Guariniello per la preziosa opera svolta in favore della tutela della salute dei lavoratori.
Molto approfondito e ad ampio raggio l’intervento del sostituto procuratore Guariniello che ha spaziato dalla tutela delle lavoratrici all’esame delle singole responsabilità, a partire dall’azienda stessa: “è la politica dell’azienda che definisce il sistema sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Nel corso del suo intervento Guariniello non ha mancato di fare riferimento alle numerose sentenze di Cassazione che, di volta in volta, evidenziano le responsabilità dei singoli soggetti e ne colpiscono l’inadempienza o la negligenza ed ha ricordato che “ciascun soggetto ha precise responsabilità e obblighi” richiamati dallo stesso decreto 81 ed a nessuno è permesso esimersi dall’adempimento di questi obblighi.
Guariniello ha espresso viva preoccupazione per la carenza di risorse economiche strategiche destinate alla sicurezza. Proprio la mancata destinate di specifiche risorse comporta quel limite alla “cultura della sicurezza” che egli ha più volte richiamato nel suo lungo intervento interamente “a braccio”.
D’altra parte proprio la politica aziendale e le diverse destinazione di eventuali risorse economiche sono alla base delle sentenze dei processi da lui istruiti. Nel caso della sentenza “Thyssenkrup”, nel cui rogo morirono sette lavoratori e che in primo grado aveva riconosciuto ai responsabili il reato di lesioni volontario con dolo eventuale (poi tramutato in Appello come omicidio colposo con colpa cosciente), il perno su cui fondavano le considerazioni del procuratore fu proprio l’aver utilizzato diversamente somme specifiche destinate alla sicurezza.
Molti gli argomenti toccati dal sostituto procuratore della Repubblica di Torino: malattie professionali, sorveglianza sanitaria, mobbing, lavori in gravidanza. Per ognuno, non ha mancato di condividere le proprie esperienze derivante dall’intensa attività inquirente promossa dal suo ufficio in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Al termine dell’intervento è seguito un vivace dibattito durante il quale Raffaele Guariniello ha risposto alle numerose domande dei presenti tra il pubblico, che hanno riguardato sia la tutela delle lavoratrici sia aspetti professionali del sistema sicurezza nei luoghi di lavoro.
Personalmente penso che il sistema controllo e sicurezza sul lavoro è da ristrutturare. L’inail, L’inps, l’ ispettorato del lavoro ed altri organi di controllo sono stati svuotati dall’originale missione; oramai sono solo dei semplici enti di riscossione. Sono sempre ad inseguire i tardivi pagatori. Prova ne è che guarda caso intervengono solo dopo le morti dei lavoratori.