I segretari del settore trasporti della Cisl Enzo Testa e Michele Barresi confermano quanto già annunciato nelle scorse settimane e invitano i rappresentanti politici ad alzare la voce
L’annuncio dato qualche settimana addietro dal segretario della Fit Cisl Enzo Testa, durante la seduta della IX commissione per discutere dell’Officina grandi riparazioni, troverà conferma a breve: parliamo della definitiva cancellazione, dal nuovo orario commerciale di Trenitalia, dei treni a luna percorrenza che collegano la Sicilia al Nord Italia. Nessuno degli attuali collegamenti diretti dall’isola per Milano, Venezia e Torino resisterà alla scure dei tagli.
«Tutto il traffico passeggeri si fermerà a Roma, nel progetto “hub & spoke” già previsto nel piano industriale di Fs 2011/15 – spiegano dal sindacato – Si tratta di una notevole riduzione dell’offerta alla clientela siciliana in termini di qualità e quantità dei posti offerti ma, soprattutto, si snatura la tipologia stessa del servizio notte costringendo la clientela a diversi cambi per viaggiare da un capo all’altro della penisola». Sul piano occupazionale le cifre sono preoccupanti, in particolare per Messina: nel settore Servirail dell’accompagnamento notte 82 lavoratori messinesi saranno licenziati tra meno di un mese. Ma la soppressione di sei treni in Sicilia e due in meno che traghetteranno lo stretto giornalmente avranno ripercussioni sul settore per circa 100 unità.
«Quando si decide di far morire un albero lo si fa cominciando dalla radice – commentano il segretario Fit Cisl Messina Enzo Testa e il responsabile mobilità della Fit Michele Barresi – da anni Trenitalia sta smantellando il trasporto a lunga percorrenza abbassandone gli standard di qualità e allontanando deliberatamente la clientela da servizionotte, al sol fine di farlo apparire un segmento improduttivo. Da tempo denunciamo tale stato di cose – continuano Testa e Barresi – è paradossale ma emblematico il fatto che a un treno espresso, una volta gioiello di puntualità ed efficienza, sia fatta percorrere la tratta Messina/Palermo in 4 ore 25 minuti con una velocità media di 52 KM/H, mentre lo stesso tragitto è ricoperto da un treno regionale in 2 h 30 minuti al doppio della velocità media. E’ inaccettabile – rilancia la Fit Cisl – che Trenitalia, in via preventiva e comunque prima di conoscere l’entità dei tagli che, presumibilmente, saranno apportati dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture al contratto di servizio per il triennio 2012-2014, ridimensioni il numero e/o la composizione dei treni rientranti in tale contratto.
La Federazione Trasporti della Cisl ritiene che, con le opportunità che il mercato offre, è possibile il rilancio del “settore notte” in condizioni economicamente compatibili con le risorse destinate al “servizio universale” integrate da incrementi dei ricavi da mercato derivanti dal miglioramento del servizio, così da scongiurare tagli indiscriminati. «Ma per far ciò – concludono Testa e Barresi – servirebbe quel che fino ad oggi è mancato seppure da noi fortemente richiesto, ovvero un chiaro indirizzo politico che orienti in tal senso gli investimenti del vettore del servizio pubblico».
dai Buzzy,rivolgeti al governo amico e tramite l’ex Matteoli fai ripristinare il mal tolto ai messinesi.Non posso nemmeno chiamarti Buddace perchè sei Bacciallunisi,ma questi tagli sono stati fatti col TUO governo amico e non da ora.
…che ne parli Tempostretto mi fa piacere, che la politica – T U T T A – non abbia nulla da dire e da recriminare non fa altro che confermare quanto sia basso, profondamente basso il profilo della politica messinese e siciliana.