L’assessore assicura la prossima presentazione del Piano industriale e del progetto di NewCo, in cui si prevede anche la mobilità di parte del personale in altre aziende del Comune. Chiamata nuovamente in causa la regione. Foti (Filt Cgil): «Si faccia chiarezza anche sui pignoramenti». Testa (Fit Cisl): «Troppo tempo sprecato»
Parole, intenzioni, proposte ma ben pochi risultati. Questo l’esito del nuovo incontro svoltosi in mattinata a palazzo Zanca tra i rappresentanti sindacali e l’assessore Capone per discutere dell’agonizzante condizione in cui versa l’Azienda Trasporti della città. La notizia riguardante l’arrivo di un milione 800 mila euro per il pagamento degli stipendi non può certo rappresentare garanzie di sicurezza per i 620 dipendenti, che chiedono innanzitutto di sapere cosa sarà nell’immediato futuro del loro posto di lavoro.
Non è stata però solo la tematica occupazionale quella affrontata nel corso del confronto con il rappresentante di giunta, sollecitato a dare risposte anche sull’iter di messa in liquidazione. Poche e frammentarie le notizie fornite da Capone, il quale ha innanzitutto confermato che il termine previsto dalla delibera per la costituzione della NewCo è scaduto lo scorso 28 aprile. Al tempo stesso però ha cercato di rasserenare gli animi affermando che a breve la proposta sarà pronta, insieme al piano industriale. Possibilità quest’ultima non da escludere perché, secondo quanto sostenuto dai più, il progetto economico potrebbe essere una sorta di “rivisitazione” del documento presentato alla regione nel 2009, che già allora ben pochi consensi ha riscosso. Sul fronte stipendi l’assessore ha dichiarato che aggiungendo 700 mila euro al milione e 800 mila euro accreditato ieri, sarà possibile pagare anche la mensilità di marzo.
Tanti i dubbi sollevati dai sindacati anche in relazione ai pignoramenti, che come spiegato al termine dell’incontro con Alligo dal segretario della Fp Cgil, Pino Foti, non possono che essere la diretta conseguenza dell’avvio di una procedura di liquidazione che spinge i creditori a presentare il conto delle somme che Comune e azienda devono ancora corrispondere. “Nel caso in cui i trasferimenti regionali continueranno ad essere pignorati, come potrà palazzo Zanca – chiedono i sindacati – pensare di costituire una nuova società, dotarla di mezzi, garantire gli stipendi e far fronte ai debiti pregressi?
Il rappresentante di giunta tira fuori dal cilindro una novità, affermando che il progetto di NewCo prevede la mobilità di una parte del personale da collocare in altre aziende del Comune dichiaratesi disponibili all’assunzione. Capone non fa alcun riferimento diretto, ma il trasferimento in questione potrebbe avvenire all’Amam, unica tra le partecipante di palazzo Zanca dove al momento si registra un “ammanco” di circa 20 unità. L’assessore chiede dunque ai sindacati di avere ancora pazienza, propone di rinviare l’incontro richiesto con Buzzanca subito dopo la presentazione del progetto di NewCo, ma suggerisce nel frattempo di attivare un nuovo tavolo regionale per rivendicare le somme per l’acquisto degli autobus e per i chilometri percorsi con la travia.
Soluzione che i rappresentanti dei lavoratori, stanchi di promesse mai mantenute, non si sono però detti disponibili ad accettare: “La politica dei piccoli annunci – ha affermato Pino Foti – non porterà da nessuna parte e rischia solo di incancrenire ulteriormente i problemi. Sia il Comune che l’azienda sanno bene a quali sono i creditori e quali potrebbero essere i prossimi pignoramenti. Che informino pure noi e che la finiscano di fare i finti stupiti. Nel caso in cui il tavolo alla Regione venga attivato, quale sarà il progetto che presenterà palazzo Zanca?”. Interrogativi rimasti ancora una volta senza risposta.
Duro anche l’intervento del segretario provinciale della Fit Cisl Vincenzo Testa che accusa l’amministrazione comunale di aver perso troppo tempo e di aver fatto scadere i termini per l’applicazione della delibera di trasformazione dell’azienda trasporti in Spa. “Quella delibera rappresenta il presupposto fondamentale per salvare l’azienda – spiega il segretario Fit Cisl – ma anziché parlare di questo, l’assessore Capone ci ha fatto l’elenco dei pignoramenti messi in atto dalle ditte creditrici. Da tempo – continua Testa – chiediamo di interrompere qualsiasi rapporto con le aziende esterne, ma i vertici aziendale sembra non vogliano saperne. Nel corso dell’incontro l’assessore Capone ha ipotizzato la possibilità del pagamento di uno degli stipendi. Ma non sono stati forniti tempi certi – conclude – troppo poco per i lavoratori ad oggi senza futuro e che si avviano al terzo mese senza stipendio. Ancora meno per i cittadini che pagano per un servizio inesistente. E’ quindi inevitabile riprendere la mobilitazione già dai prossimi giorni”. Ad oggi dunque ennesimo confronto, ennesimo fallimento.
(E.DEP.)
LA FOTO E’ SIMBOLICA ?
oppure è il piano di salvataggio dell’ATM del Comune: trazione a spinta dei bus con il personale eccedente, niente benzina e risparmio energetico, ecologia salvaguardata, esercio ginnico senza spese. Potrebbe essere anche una valida dieta per l’Assessore alla Viabilità se volesse spontaneamente contribuire a spingere…