Liceo Maurolico, Istituto Nautico, Scuola Media Pajno, Anffas. Quattro tappe per testimoniare il volontariato svolto sul campo, aiutando i bambini malati in cura all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. A Messina, l’associazione Fabrizio Ripa Onlus sostiene i piccoli e le loro famiglie che devono sostenere lunghe e costose cure. IN ALLEGATO LA GALLERY DI DINO STURIALE
Dal dolore all’amore per gli altri. Dalla disperazione alla rinascita. Dalla depressione alla vitalità. E’ il percorso intrapreso da Luisa Bellandi, da 11 anni per tutti zia Caterina. Dopo la perdita del suo compagno per un male incurabile, zia Caterina, passata la fase iniziale di dolore acuto, ha saputo trasformarlo in energia da spendere nei confronti di chi attraversa la sofferenza.
Tassista nella vita per guadagnarsi da vivere e tassista nel tempo libero per accompagnare gratuitamente i bambini, ricoverati all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, in giro per la città toscana, al parco, allo stadio o in pizzeria. Taxi coloratissimo, lungo vestito, cappello e mantello per portare allegria dove allegria non c’è, per i bambini malati, in particolare per quelli colpiti dal sarcoma di Ewing, un tumore maligno osseo curabile nel 60 % dei casi se localizzato alle estremità e senza metastasi e solo in meno del 40 % dei casi se sono presenti metastasi all’esordio.
A Messina, zia Caterina ha trovato l’appoggio dell’associazione “Fabrizio Ripa onlus” dedicata ad un 16enne di Villafranca scomparso nell’estate 2010, proprio a causa del sarcoma di Ewing. Il taxi di zia Caterina oggi ha sfilato per le vie cittadine spostandosi da una scuola all’altra per sensibilizzare i ragazzi messinesi sull’argomento. Prima al Maurolico, poi al Nautico, poi ancora alla scuola media Pajno ed infine all’Anffas.
“Al Maurolico abbiamo incontrato dei ragazzi eccezionali – afferma la prof. Elena Santagati, dell’associazione Fabrizio Ripa -. Già durante l’occupazione hanno svolto un percorso che ha compreso giornate dedicate alla solidarietà, con l’organizzazione di conferenze che hanno ospitato diverse associazioni locali di volontariato. Dopo aver conosciuto i presidenti di varie associazioni, oggi hanno potuto dialogare con Caterina, che milita sul campo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le nuove generazioni al volontariato, senza dover prima passare da un grande dolore”.
“A seguire – prosegue la prof. Santagati – abbiamo fatto delle belle riflessioni anche all’Istituto Nautico dove i ragazzi non conoscevano a fondo le realtà del volontariato. Sono rimasti sorpresi dall’aspetto di zia Caterina ma, dopo un iniziale attimo di sbandamento, hanno apprezzato le nostre iniziative”.
Zia Caterina, insieme ad alcuni rappresentanti dell’associazione Fabrizio Ripa, è stata anche alla scuola media Pajno dove sono state presentate alcune iniziative in maniera più leggera, per i più piccoli, ed all’Anffas, l’Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali, dove si sono scambiati sorrisi e abbracci con i ragazzi.
La giornata odierna è servita a sensibilizzare su un tema che troppo spesso non è adeguatamente affrontato dalle istituzioni. I bambini malati e le loro famiglie, oltre che il dolore, devono affrontare anche notevoli esborsi economici per sostenere le cure. L’associazione Fabrizio Ripa organizza periodicamente delle piccole vendite di beneficenza per acquistare dei kit per il monitoraggio dei valori relativi alle lunghe cure dei bambini in terapia all’ospedale Meyer di Firenze. Un kit per sei mesi ha un costo di 1.200 euro. Anche a Messina, zia Caterina ha insegnato che il dolore si sconfigge solo con l’amore.
(Marco Ipsale)
