Il Cga ha confermato che, nei Comuni senza bilanci, vanno a casa anche sindaco e giunta, oltre ai consiglieri comunali. E per i sindaci di Valdina e Monforte San Giorgio il destino sembra segnato: entro due giorni arriverà il decreto di decadenza. Poi si tornerà alle urne l'11 giugno
Rischiano la decadenza i sindaci dei Comuni di Valdina e Monforte San Giorgio, dopo che il Consiglio di giustizia amministrativa, interplellato per un parere dalla presidenza della Regione, ha confermato la retroattività della legge che sancisce il ritorno alle urne nei casi in cui i Comuni non approvano i bilanci. In provincia di Messina è a rischio anche il Comune di San Piero Patti, che però sarebbe comunque andato al voto nella prossima tornata elettorale. La legge è molto criticata dagli enti locali perché introduce di fatto un'alternativa surrettizia alla mozione di sfiducia.
Il Cga si è pronunciato sul ricorso promosso dal presidente della Regione Rosario Crocetta contro la retroattività della legge, che si applica a partire dall'11 agosto scorso, giorno dell'entrata in vigore. I giudici hanno però chiarito che il ricorso può essere presentato soltanto dai sindaci, in quanto soggetti interessati, e non dalla Regione.
La sentenza pone anche dei vincoli temporali: entro il 13 aprile, a sindaco e giunta dei Comuni in cui il Consiglio comunale è già stato sciolto, sarà ufficialmente notificato il decreto di decadenza, così da permettere lo svolgimento delle elezioni nella prima data utile, l'11 giugno prossimo. In attesa di eventuali sviluppi politici, ai sindaci resta soltanto la strada del ricorso amministrativo, già proposto dall'Anci.