Si conoscerà in serata la sentenza del processo per il concorso alla Facoltà di Veterinaria e per la gestione dei fondi Lipin. Imputato eccellente il Rettore dell'Università Franco Tomasello per il quale il PM Adriana Sciglio ha chiesto la condanna a 5 anni per tentata concussione.
E’ attesa in serata la sentenza del processo noto come “il caso Veterinaria” che comprende anche un troncone riguardante la gestione dei fondi Lipin.
Imputato illustre del processo il Rettore dell’Università di Messina, Franco Tomasello per il quale il PM Adriana Sciglio ha chiesto la condanna a 5 anni. Il Rettore deve rispondere di tentata concussione per il concorso a Veterinaria. Stessa richiesta ( 5 anni) per l’ex preside di Veterinaria Battesimo Macrì, due anni per il suo successore Giovanni Germanà, tre anni e mezzo per il docente Antonio Pugliese, un anno e mezzo per i colleghi Salvatore Giannetto e Pietro Paolo Niutta e per altri 13 ex componenti del consiglio di facoltà di Veterinaria. Si tratta di Francesco Abate, Antonino Aiello, Emanuele Ciriaco, Francesca Conte, Santo Cristarella, Massimo De Marco, Giuseppe Di Bella, Antonino Germanà, Patrizia Germanà, Elisabetta Giudice, Rosaria Laurà, Giuseppe Mazzullo, Anna Maria Passantino e Antonina Zanghì. Un anno la richiesta per il professor Giuseppe Piedimonte. Il PM Sciglio ha chiesto anche cinque condanne nel filone relativo alla gestione dei fondi di ricerca Lipin. La condanna a 5 anni di reclusione è stata sollecitata ancora per il professor Piedimonte e 4 anni per Stefano Augliera rispettivamente responsabile e responsabile amministrativo del progetto Lipin, 3 anni per Eugenio Capodicasa, funzionario del rettorato e per la moglie e dipendente di Unilav, Ivana Saccà. Assoluzione chiesta per il docente Ugo Muglia.