La vicenda contribuì allo scioglimento del Comune, ricordano Minnella & C.: «Perché questa disparità di trattamento verso l'amministrazione Falcomatà?»
REGGIO CALABRIA – C’è un problema-Giustizia a Reggio Calabria? Se lo chiedono i vertici provinciali del Movimento sociale – Fiamma tricolore dopo la sentenza della Corte di Cassazione, in relazione alla sentenza con cui tutti gli imputati sono stati prosciolti.
Massima fiducia, “ma”…
«Da sempre abbiamo riposto negli organi inquirenti e nella magistratura la massima fiducia – ricordano dalla segreteria provinciale della Fiamma tricolore -. Gli accadimenti degli ultimi anni hanno però aperto una falla nella nostra “granitica” certezza nella giustizia e fanno sorgere più di un interrogativo quando le inchieste affossano una parte politica a discapito di un’altra la cui condotta è ben nota e alla luce del sole. Tutto ciò, come sempre da osservatori esterni, senza volerci ergere a difensori di alcuna parte in causa.
«Qualcosa non va»
«Oggi, notizia del giorno, è arrivata la parola fine sul caso Leonia con l’assoluzione degli imputati dopo ben 9 anni: inchiesta, lo ricordiamo, che diede il via allo scioglimento del Comune di Reggio Calabria aprendo l’infausta stagione commissariale prima – così Peppe Minnella & C. – e quella del disastro falcomatiano poi.
Non vogliamo entrare nel merito di quanto accaduto e delle carte processuali ma è ben evidente che c’è qualcosa che non va: la disparità di trattamento di due Amministrazioni di colore opposto con una città che allora si presentava con molti problemi, come oggi, ma era certamente più vivibile, civile e pulita. Oggi – affermano i vertici reggini della Fiamma – ci ritroviamo invece con un’Amministrazione gravata da procedimenti giudiziari, eletta con accertati brogli elettorali, un’azienda dei rifiuti commissariata e due esponenti di spicco della maggioranza tra gli imputati, una nostra denuncia in procura per i famosi “murales” affidati non si sa bene a chi e pagati non si sa bene come: su tutto ciò, su una città invasa dai rifiuti e dai ratti, sull’emergenza sanitaria causata dall’incompetenza di chi amministra vige un assoluto silenzio».
Il soggetto politico di Destra ricorda in particolare la questione dei presunti brogli alle Amministrative del settembre scorso, stigmatizzando anche il mancato svolgimento del richiesto Consiglio comunale “aperto” (che, peraltro, con la Giustizia non c’entra) al riguardo. «Arriverà dunque giustizia per Reggio? Probabilmente il 19 novembre, giorno dell’attesa sentenza per il processo Miramare, avremo una prima risposta a questo nostro dubbio – affermano dalla Fiamma tricolore -: talmente palesi sono i fatti, la spregiudicatezza dei comportamenti, la violazione della legge che non si potrà ancora una volta fare finta di nulla».