Il trentasettenne Nicola Curò era andato ai domiciliari e condannato in primo grado dopo la lite nel corso del quale era stato ferito un sessantatreenne. Oggi la Corte d'appello lo ha scagionato.
Assolto dopo 4 anni dai fatti: si chiude così il processo di primo grado per Nicola Culò, il trentasettenne arrestato dai Carabinieri nel 2009 per aver ferito a bottigliate un sessantatreenne, nel corso di una lite. Quello stesso giorno il ragazzo era stato fermato e poi andato ai domiciliari, revocati dopo qualche tempo. Oggi, dopo la reclusione e la condanna in primo grado ad un anno e 4 mesi, Culò è stato scagionato.
I giudici della Corte d'Appello di Messina hanno quindi accolto la richiesta del difensore del ragazzo, l'avvocato Gianluca Currò, che ha invocato per il ragazzo la legittima difesa.
A quanto pare infatti Culò stava discutendo animatamente con l'anziano, che lo aveva preso di mira per una faccenda futile. Per ripararsi dall'aggressione, durante la lite, aveva brandito la bottiglia, che aveva finito per ferire il sessantatreenne, difeso dall'avvocato Nicoletta Milicia.
Alessandra Serio