Un fabbricato, nelle vicinanze, è pericolante. Il Comune dovrà demolirlo o metterlo in sicurezza a danno dei proprietari. Il Consiglio della IV circoscrizione sollecita nuovamente palazzo Zanca
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto l’appello cautelare alle ordinanze del Tar Catania, sospendendo gli effetti dello sgombero intimato ai residenti della scalinata Sergi dal Comune.
Il Tar Catania, con le ordinanze appellate, aveva infatti annullato i decreti presidenziali inizialmente favorevoli e respinto la domanda cautelare.
Il Cga ha invece riaffermato la sussistenza del periculum in mora, sostenendo, in particolare, “che esso non può correttamente riferirsi unicamente ai pericoli di crollo (peraltro verosimilmente sussistenti da molto tempo, sebbene accertati solo di recente), dovendo contemperarsi anche con i rischi, eventualmente ancor più imminenti, che potrebbero derivare dall’estromissione della ricorrente dalla propria abitazione, laddove essa versasse nella totale assenza (secondo l’assunto di parte, ovviamente da verificare da parte dell’Amministrazione) di ogni soluzione abitativa alternativa”.
L’ex consigliere della IV Circoscrizione Armando Hyerace, che ha coordinato l’azione legale dei residenti difesi innanzi al Tar dall’avv. Nazareno Pergolizzi e in grado d’appello dal prof. Antonio Saitta, ha espresso “grande soddisfazione per questa decisione del Cga. E’ stato compreso come fosse, ancorché illegittimo, palesemente ingiusto intimare lo sgombero di interi nuclei familiari (fra cui anche anziani e bambini) senza fornire loro alcuna garanzia sul se e quando verranno effettuati i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’immobile pericolante, e su dove andranno a vivere nel frattempo. Il Comune, infatti, non avrebbe dovuto solo ordinare lo sgombero degli immobili adiacenti, ma, anche, intimare al proprietario dell’immobile in rovina l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e/o l’immediata demolizione del manufatto. In ultima ipotesi, l’Amministrazione avrebbe anche potuto agire direttamente sull’edificio (scongiurando lo sgombero), salvo poi rivalersi in danno dei proprietari. Si è, in sostanza, scelto per la soluzione “più facile” ed evitato di studiare ed attuare ipotesi alternative che potessero contemperare gli interessi in campo”.
“Il Consiglio – dichiara il presidente della IV Circoscrizione, Francesco Palano Quero – è sempre stato vicino ai residenti della scalinata Sergi per la grave ingiustizia subita ed aveva immediatamente proposto soluzioni alternative, con le delibere n° 2 e 5/2013 ”Diffida e sollecito demolizione fabbricato via Sergi”, che avrebbero evitato sia lo sgombero che, certamente, tutta la vicenda giudiziaria. Ora l’Amministrazione, che ha già perso troppo tempo, non ha più scuse: adotti immediatamente, a danno dei proprietari, gli opportuni provvedimenti per mettere in sicurezza l’immobile”.
non vorrei che qualcuno dicesse: speriamo che crolli tutto !