Cisl, Uil, Faisa Cisal e Orsa si rivolgono al sindaco
MESSINA – “Il Tribunale del lavoro ha dichiarato la nullità del contratto di apprendistato professionalizzante, perché applicato a un soggetto già formato in altre aziende, e ha ordinato la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato dal primo giorno dell’assunzione”.
“Atm – dicono Cisl, Uil, Faisa Cisal e Orsa – ha applicato, in modo illegittimo, il contratto di formazione a lavoratori già formati, mettendoli alla guida da soli, sin dai primi giorni, alla stessa stregua dei conducenti anziani ma pagandoli come apprendisti e fruendo delle agevolazioni fiscali e contributive previste dalla legge. E alla fine del contratto di formazione ne ha mandati a casa 5 senza addurre alcuna motivazione, per poi assumerne altri”.
Così “Atm ha sfruttato per tre anni le agevolazioni per la formazione, ha poi glissato l’assunzione a tempo indeterminato e ha ripreso ad assumere apprendisti usufruendo ancora di agevolazioni pagate con soldi pubblici. Un gioco delle tre carte smascherato dal Tribunale del Lavoro che nella sentenza ha disposto spese di oltre 20mila euro a carico della soccombente Atm”.
Atm annuncia ricorso
Diversa la lettura da parte di Atm: “Sugli apprendisti la giurisprudenza appare altalenante, esistendo già statuizioni favorevoli alla società”.
Poi l’annuncio di ricorso in appello: “La sentenza appare erronea, poiché la normativa e la giurisprudenza sono concordi nel ritenere che il possesso di eventuali competenze già acquisite dal lavoratore non rappresenta ostacolo all’attivazione di un percorso di apprendistato. In particolare, tutti gli apprendisti della nostra società acquisiscono conoscenze ulteriori rispetto alla sola guida degli autobus, inerenti la conduzione dei tram e dei carri attrezzi”.
I sindacati chiedono l’intervento del sindaco Basile
Una lettura che i sindacati non accettano e per questo si rivolgono al sindaco Federico Basile che, a suo tempo, “si era impegnato a fare chiarezza almeno sul motivo per cui i cinque apprendisti erano stati licenziati, poi tutto era caduto nel dimenticatoio”.
Dopo la sentenza e l’annuncio di ricorso da parte di Atm, i sindacati sottolineano che molti apprendisti “oggi in forza ad Atm faranno ricorso legale per richiedere il pregresso ricalcolo del salario di apprendista da equiparare agli emolumenti di un normale lavoratore a tempo indeterminato. Altro capitolo di spesa pubblica da impiegare per l’ennesimo errore della dirigenza aziendale? Quando i lavoratori ricorrono in Tribunale per vedere riconosciuti i propri diritti e/o per difendersi dalle centinaia di provvedimenti disciplinari sommari che l’azienda emette mensilmente, pagano le spese legali di tasca propria. Quando l’azienda si impantana da sola in contenziosi legali che andrebbero responsabilmente evitati e perde in Tribunale, chi paga gli avvocati, le spese e i risarcimenti?”.
In altri contenziosi, l’Azienda “è stata condannata a risarcire i lavoratori ed a pagare le spese legali per decine di migliaia di euro. Siamo certi che laddove le conseguenze dei contenziosi ricadessero sulla dirigenza, così come ricadono sui lavoratori, prima di imporre arbitrariamente regole aziendali fantasiose e avventurarsi in cause perse, Atm ci penserebbe più volte”.
Da qui l’appello al sindaco: “Lei è garante delle risorse pubbliche che andrebbero impiegate per capitoli più nobili dei contenziosi che sistematicamente Atm perde in Tribunale. Ormai dovrebbe esserle sufficientemente chiaro che in azienda vige una gestione di tipo “feudale”, incompatibile con la nostra giurisprudenza che puntualmente ne condanna le gesta arbitrarie ed a pagare le spese sono i cittadini contribuenti. Certi di un suo risolutivo intervento, la invitiamo ad agevolare e presenziare la prossima Commissione Consiliare Mobilità e lavori pubblici che il presidente Salvatore Papa, in indirizzo per conoscenza, si è impegnato a dedicare interamente alle vicende Atm, ma sono passati mesi e ancora attendiamo la convocazione”.
Come diceva il grandissimo Totò e io pago!!!In questo caso tutti i messinesi
Come diceva il grandissimo Totò e io pago.Peccato che anche stavolta sono tutti i cittadini di Messina e non quelli della provincia!!!
È pressoché inutile rivolgersi al sindaco Basile su questa tematica, in quanto già in precedenza ha fatto 👂👂da mercante non presenziando a nessun confronto richiesto dagli autisti , sindacati,e consiglio comunale…. siccome non è il comune di Messina a pagare questi contenziosi, ma si pagano con i soldi pubblici ,quindi nostri ,e sottolineo nostri😤 è logico che non gli interessa verificare tutte le anomalie che vengono contestate all’ azienda ATM SPA…..al presidente Campagna mi sorge spontaneo fare una domanda🤔,ma quali erano i motivi seri🧐 da non poter dichiarare alla stampa che avevano portato l’ azienda a non rinnovare il contratto a questi 5 autisti ????? Si potevano fare illazioni e congetture verso di loro , non essendo stati chiari ,e invece questo motivi seri ,si deduce che non ci siano , visto che il giudice del lavoro dà loro ragione…..ennesima vittoria🤩 benché il Presidente cerchi per l’ ennesima volta di arrampicarsi sugli specchi facendo ricorso che perderà come ha perso gli altri…..soldi buttati da questa amministrazione guidata da un super visore dei conti che non sta per niente facendo quadrare i conti dei soldi spesi fin’ora e per quelli da uscire per queste condanne recenti….ah,se fosse stata una partecipata non creata da loro😱 diretta fulminante al vetriolo,accusa da banda Bassotti ,post di “denuncia” su facebook….e invece qua che si fa’ ?Si tace🤫……bravi.🤥…..anzi “bravissimi”😤😡😖!!!!!!
Ma perché il sindaco continua a non prendere una posizione nei confronti di questa amministrazione soprattutto nel rispetto dei suoi cittadini che pagano regolarmente le tasse.
Secondo me è sindaco sulla carta