La decisione del Tar sul diniego espresso al Comune di Alì Terme alla costruzione di 48 nuovi loculi
ALI’ – “Rammaricato e deluso”. Si definisce così il sindaco di Alì, Natale Rao, dopo la sentenza del Tribunale amministrativo di Catania che ha rigettato il ricorso proposto dal suo comune contro il diniego espresso dal Comune di Ali Terme alla costruzione di 48 loculi nel cimitero di Alì Terme. Rao, però, si definisce anche “per nulla preoccupato” e convinto che alla fine le sue ragioni prevarranno. Secondo il sindaco di Alì “la sentenza presenta parecchie e chiare contraddizioni” ed è in corso una valutazione con l’avvocato che rappresenta il Comune, il segretario generale dell’Ente e i tecnici “per adottare le decisioni più opportune”. “Posso quindi anticipare – dichiara – che la vicenda non si chiude con questa sentenza”.
“Una sentenza contraddittoria”
“La sentenza non è una chiara sconfitta per il mio Comune essendo la stessa, nella sua stesura, quantomeno, controversa. Lo è, innanzitutto, laddove ha previsto che il Prefetto di allora non era legittimato ad adottare un decreto per individuare un regime di con-territorialità in quanto in Sicilia la competenza in materia di enti locali è di esclusiva competenza della Regione. Il Giudice Amministrativo dimentica, infatti, che, come abbondantemente chiarito nel ricorso prodotto, la legittimazione gli derivava da un decreto luogotenenziale del 1912. Figurarsi poi ipotizzare che il Prefetto non fosse a conoscenza che in Sicilia in virtù di poteri legislativi speciali la competenza non fosse della regione”.
La proprietà del terreno
“In merito alla decisione assunta sull’area di ampliamento del vecchio cimitero, dove era stato avviato il progetto di costruzione di 48 nuovi loculi, e da dove è cominciato il contenzioso con il vicino comune rivierasco – prosegue Rao – mi sento di aggiungere che nella parte della sentenza in cui si argomenta la decisione, il compilatore ha dimenticato di aggiungere “Terme” al Comune di Alì ingenerando confusione nella corretta interpretazione della stessa. Rileggendo infatti la motivazione, con la rettifica di cui sopra, si comprende, invece, chiaramente la cervellotica decisione del Collegio che, pur riconoscendo la proprietà dell’intera area a favore del Comune di Alì, in quanto acquistata jurisprivatorum, non gli riconosce il diritto di edificare in quanto la stessa ricade sul territorio di Ali Terme mentre quest’ultimo Ente, pur avendone la facoltà, in quanto il terreno insistente sul proprio territorio, non ne ha la proprietà (non parliamo di usucapione perché per tale istituto, come noto, occorre una pronuncia del giudice ordinario, mai avvenuta). E’ di tutta evidenza, pertanto, che la decisione è davvero singolare”.
Per usare una metafora calcistica si può dire che alla fine del primo tempo conduce Ali Terme per uno a zero su Ali’ ma va evidenziato l’errore dell’arbitro e che comunque c’è da giocare ancora il secondo tempo.