Sentenza Tar Campania. "Scuola in presenza" scrive alla prefetta di Messina

Sentenza Tar Campania. “Scuola in presenza” scrive alla prefetta di Messina

Redazione

Sentenza Tar Campania. “Scuola in presenza” scrive alla prefetta di Messina

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martedì 11 Gennaio 2022 - 11:19

Il Comitato Scuola in Presenza scrive al prefetto di Messina, forte della sentenza del Tar campano: "In assenza dei presupposti tutelare il diritto all'istruzione"

MESSINA – Il Comitato Scuola in Presenza di Messina non si rassegna alle decisioni prese dalla Regione Siciliana, istituire Dad in zona arancione, e sindaco De Luca, istituirla quando ancora siamo in zona gialla. Ma adesso ha una freccia in più al proprio arco che è la decisione del Tar della Campania che ha di fatto smontato un ordinanza emanata dal governatore campano Vincenzo De Luca che stabiliva fino al 29 gennaio la sospensione dell’attività scolastica in presenza nella sua regione.

Il Comitato Sip di Messina ha così scritto al prefetto della città dello Stretto, Cosima Di Stani, allegando lunghi stralci del decreto emanato dal Presidente del Tar Campania, con il quale il Giudice Amministrativo campano ha sospeso l’esecutività dell’ordinanza della Regione Campania. Quello che chiedono al prefetto è di “verificare che la Regione Sicilia e tutte le amministrazioni Locali che ricadono nel territorio provinciale diano corretta e piena attuazione al dettato normativo nazionale. Astenendosi dall’assumere qualunque provvedimento che, anche e soprattutto in assenza dei presupposti legali di cui sopra, oltre che dei presupposti in fatto, limiti illegittimamente il diritto alla Scuola in presenza della popolazione giovanile, compromettendone il diritto primario all’istruzione. La invitiamo – concluda la lettera – pertanto ad adottare gli opportuni provvedimenti, ricorrendo se necessario alle opportune sedi per una piena tutela del diritto all’istruzione”.

Un caso nazionale

“La vicenda – si legge nella lettera del Comitato Sip invita al prefetto – riveste interesse ed ha ripercussioni a livello sia nazionale sia locale, e quindi anche nella nostra Regione, in quanto nonostante la norma statale preveda espressamente ed in modo inequivoco che la didattica si debba svolgere in presenza e che i Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i Sindaci possano derogarvi, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità alcuni Sindaci, del tutto illegittimamente, hanno emanato nuovamente ordinanza di chiusura delle scuole e attivazione della didattica a distanza, in assenza dei presupposti previsti dalla legge.

Nello specifico della nostra Regione, che è allo stato classificata zona gialla, hanno agito in tal senso, salvo altri, i sindaci del Comune di Messina, Milazzo, Capo d’Orlando, Capri Leone, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mirto, San Marco d’Alunzio, Alcara Li Fusi, Tortorici, San Salvatore di Fitalia, Acquedolci, San Fratello, Caronia, Naso, Castell’Umberto, Torrenova e Ucria con ordinanze che si ritengono del tutto illegittime in quanto carenti di istruttoria e contrarie alla norma statale, oltre che prive di fondamento”.

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Un commento

  1. Gli emeriti professori del comitato feste in presenza, forse vivono alle Barbados, lì il covid è quasi assente, e quindi potendo fare lezioni anche all’aperto sotto le palma non ci sono problemi.

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