La vicenda è iniziata 30 anni fa,con la richiesta da parte del proprietario del villaggio turistico di una sanatoria. Il Comune di Tusa dopo una fase favorevole cambiò idea deliberando l'acquisizione dell'area e la demolizione del complesso edilizio. Il Cga ha deciso che "trascorso un così lungo periodo un comune non può più procedere"
Il villaggio turistico Lo Scoglio,a Tusa,non sarà acquisito dal Comune.
E’ quanto consegue da una sentenza del Cga,la 282/2016 con la quale il Consiglio di giustizia ha accolto il ricorso avverso l'ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio del Comune di Tusa, con relativa immissione in possesso, del Villaggio Turistico "Lo Scoglio", assistito dagli avvocati Giuseppe Ribaudo e Francesco Carità.
Lunghissimo il percorso che ha portato alla sentenza dei giorni scorsi.
La vicenda infatti muove le sue origini da una istanza di concessione edilizia in sanatoria presentata dal proprietario del Villaggio nell’aprile del 1986, ben 30 anni fa. Tuttavia il Comune di Tusa, dieci anni più tardi, senza mai pronunciarsi sull'istanza, ordinava la demolizione delle opere eseguite in assenza di concessione.
Sul finire degli anni ’90 quindi si passò ad un periodo interlocutorio, trascorso per cercare di valutare le soluzioni alternative, volte a sanare la situazione. Difatti il Comune con positivo riscontro del Coreco inoltrava la pratica all’ARTA. che approvava il progetto con decreto dirigenziale del 5 Febbraio 2003. Pertanto, in data 24 Ottobre 2005 il Comune sospendeva – su istanza dell’interessato – i provvedimenti sanzionatori da adottare, in vista delle autorizzazioni da conseguire.
Nonostante il percorso ampiamente avviato, il data 6 aprile 2006, il Comune revocava tutti i provvedimenti favorevoli rilasciati nel frattempo. La revoca però, in seguito al ricorso della proprietà del villaggio veniva però annullata dal TAR di Catania. Nelle more il Villaggio ha avanzato una nuova richiesta di sanatoria, cui il Comune di Tusa non ha dato alcun riscontro ed anzi nel 2013 ha deliberato l'ordinanza di acquisizione gratuita al patrimonio ed immissione in possesso per il mancato adempimento della pregressa ingiunzione di demolizione del 1996. L'attuazione di tale provvedimento,se portata a termine, avrebbe comportato la successiva demolizione da parte del Comune dell'intero Villaggio situato a Castel di Tusa, trascorsi 25 anni dalla sua costruzione.
Ma, Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, con la propria decisione, ha salvato dalla demolizione l'importante struttura turistica, stabilendo che non si può non dare rilievo al lungo lasso di tempo intercorso tra l’ordinanza di demolizione (rimasta ineseguita) e il provvedimento impugnato, oltre che al protrarsi di una relazione “dialogante” tra il ricorrente e l'Amministrazione.
Gli avvocati Giuseppe Ribaudo e Francesco Carità si ritengono soddisfatti in quanto tutti i motivi dedotti nell’interesse del Villaggio Turistico Lo scoglio sono stati accolti. Si tratta di una sentenza importante che fissa un principio fondamentale secondo cui i comuni non possono adottare ordinanza di acquisizione a distante di anni dalla precedente ordinanza di demolizione.