Ultima parola del Tar sul caso Iacp: improcedibile il ricorso della Provincia, sì al commissariamento

Ultima parola del Tar sul caso Iacp: improcedibile il ricorso della Provincia, sì al commissariamento

Ultima parola del Tar sul caso Iacp: improcedibile il ricorso della Provincia, sì al commissariamento

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mercoledì 18 Gennaio 2012 - 11:04

Palazzo dei Leoni si era rivolto ai giudici per ottenere un Cda, ma ha “vinto” Laface. Alla Regione il compito di nominare un nuovo reggente

L’Iacp, al momento, non sembra avere diritto ad avere un Consiglio d’amministrazione. Il Tar di Catania, infatti, presidente Calogero Ferlisi, relatori Maria Stella Boscarino e Gabriella Guzzardi consigliere, giudicando nel merito il ricorso proposto dalla Provincia regionale di Messina con l’avv. Marcello Scurria contro la nomina di Giuseppe Laface a commissario straordinario dell’Iacp, con sentenza del 16 gennaio 2010 n. 117, ha dichiarato improcedibile il ricorso della Provincia. In precedenza, il 13 gennaio di un anno fa, il Tar aveva sospeso il decreto di nomina di Laface. Il Cga, cui Laface aveva proposto appello con il suo legale avv. Pasquale Gazzara, aveva ribaltato la situazione ritenendo la carenza di interesse della Provincia a proporre ricorso. La sentenza di merito del Tar chiude la vicenda.

Ma ne riapre un’altra: la mancanza di una guida per un ente fondamentale in una città impantanata per anni nelle sabbie mobili del risanamento. Il Tar ha sostanzialmente dato via libera alla facoltà della Regione di nominare un commissario. Ma a questo punto che sia un commissario “vero”, con pieni poteri, in grado quantomeno di far camminare un Iacp rimasto zoppo. Il nuovo commissario potrebbe essere lo stesso Laface, chissà. La certezza è che l’ente ha bisogno di una guida. Altrimenti rimarrà una macchina destinata solo a continuare a sbandare.

2 commenti

  1. Mentre in pieno centro città fanno bella mostra di sè agglomerati di baracche e si continua imperterriti a sventrare le colline, la deputazione regionale giochicchia con i commissari come con i pupazzi del subbuteo.
    Messina ….. baraccopoli eterna!!!!!!!!!

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  2. La regione con i suoi commissari, Messina affonderà ancora di più.
    Messina ormai non ha quasi più voce nelle amministrazioni del suo territorio, controllato da commissari della regione.
    Bisogna constatare che gambe e braccia senza testa non funzionano.
    La regione taglia la testa della Sicilia(Messina) per promuovere Catania e Palermo con conseguenze drammatichese per i servizi.

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