Sciopero di due ore e sit in in Prefettura per i lavoratori dei Cantieri Navali Pulumbo insieme ai sindacati per manifestare contro il macao reintegro di due colleghi. Fim Cisl, Cub e Orsa hanno chiesto anche l'apertura di un confronto con tutti gli enti preposti sulla cantieristica navale nella falce e sulle aziende che vi operano.
Sembrava che il sereno fosse tornato quando il Tribunale del Lavoro ha emesso le prime sentenze di reintegro per alcuni lavoratori dei Cantieri Navali Palumbo che erano stati licenziati quattro anni fa. Sembrava la fine di un incubo e invece i problemi non sono ancora finiti. Per questo oggi lavoratori e sindacati hanno deciso di manifestare con due ore di sciopero e sit in sotto la sede della Prefettura per il mancato reintegro di due colleghi che hanno vinto la causa contro l’illegittimo licenziamento da parte dell’azienda. La Fim Cisl, insieme a Cub e Orsa, hanno chiesto al Prefetto di intervenire con la Palumbo per far rispettare la decisione del giudice.
“Una vicenda – afferma Nino Alibrandi, segretario generale della Fim Cisl Messina – che testimonia il clima che la proprietà mantiene all’interno del Cantiere. Da circa un mese abbiamo inoltrato una richiesta di incontro per l’organizzazione interna del lavoro ma non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Riteniamo sia necessario aprire un confronto con tutti gli enti preposti sulla cantieristica navale nella falce e sulle aziende che vi operano. Questi atteggiamenti di preclusione nei confronti dei lavoratori e del sindacato non sono funzionali al rilancio della cantieristica. Rischiamo – conclude Alibrandi – che si estingua anche questo ultimo pezzo di attività produttiva in città”