La riapertura al transito regolare nella Messina-Palermo nel tratto Rometta-Milazzo, dopo 11 anni d'attesa, riapre il dibattito sul mistero delle opere pubbliche a Messina. Non si comprende perchè la media di realizzazione sfiori i 20 anni anche quando non si tratta di opere faraoniche. La Piramide di Cheope fu costruita più o meno quanto lo svincolo di Giostra, ma avevano a disposizione schiavi e auspicio degli dei...
L’abitudine è una brutta bestia e infatti quando ho letto che giovedì 13 settembre sarebbe stata ripristinata la viabilità con doppio senso di marcia nelle due carreggiate della Messina-Palermo, tra gli svincoli di Rometta e Milazzo, ho avuto difficoltà a ricordarmi come era quel tratto originariamente. Mi ero talmente abituata a percorrere quel tratto con il doppio senso nella stessa carreggiata per ben 11 anni che mi ero quasi scordata che in realtà l’A/20 è un’autostrada. In 11 anni nel mondo reale si costruiscono ponti, grattacieli, porti, aeroporti, ferrovie. Invece da noi, vittime di un rito voodoo, non basta un decennio per la messa in sicurezza di due gallerie. Non esiste un’opera pubblica che venga completata in tempi umani. E’ probabile che più che operai siano stati messi all’opera stuoli di artigiani e cesellatori e le pareti delle galleria Tracoccia e Scianina siano state dipinte a mano su bozzetti di Leonardo Da Vinci. Non si spiegherebbe altrimenti perchè limitare il traffico per 11 anni, causando disagi enormi in un tratto pericolosissimo, che hanno portato anche alla morte di tre persone nel 2006. In realtà non son bastati neanche 11 anni perché per un altro mese le due carreggiate sono state ristrette e si procede su una sola corsia per parte per consentire la ripavimentazione.
I guai iniziarono nel 2001 con la frana che travolse la galleria ferroviaria del doppio binario (altra opera biblica..) e che finì con il compromettere la sicurezza della sede autostradale. I lavori veri e propri alle gallerie sono iniziati nel 2011, nel mezzo ci sono contenziosi, ricorsi e lavori sospesi per proteste degli operai non pagati.
Messina è la città dove il tempo si ferma.
Più che d’incompiute dovremmo parlare di “compiute con comodo, senza fretta”. Del resto noi siamo gente umile e se Dio ha creato il mondo in 7 giorni chi siamo noi per riparare i 9 metri del muro di contenimento dello Stadio San Filippo, crollato il 6 maggio del 2011 in meno di 2 anni? Lo facciamo anche per rispetto nei confronti di chi ha costruito lo Stadio in quasi 20 ANNI.
E non sono neanche bastati per costruirlo bene: all’origine del crollo infatti non c’è stato uno tsunami né cataclisma naturale o bombardamento di meteoriti, ma un errore umano. I pezzi di ferro dei muri di contenimento sono stati montati al contrario. Il problema delle opere pubbliche a Messina non è mettere la prima pietra, ma tutte le altre….
Il San Filippo, ad esempio, fu progettato sul finire degli anni ’80 per attingere ai finanziamenti di Italia ’90.La prima pietra fu posta nel 1990. E’ stato inaugurato 14 ANNI DOPO LA PRIMA PIETRA, il 17 agosto 2004, con la partita Messina-Juventus. Sette anni dopo il taglio del nastro scopriamo che quei 14 anni non sono bastati a darci un impianto sicuro.
Ma lo Stadio è solo un esempio delle nostre “compiute senza fretta”, perché si va dal Nuovo Museo al Palacultura, dallo svincolo di Giostra al porto di Tremestieri. Lo svincolo di Giostra e la doppia canna risalgono all’accordo di programma del 1989 stiamo parlando di 23 anni fa, ma potremmo fare l’esempio del parcheggio Zaera o del depuratore di Mili. Il trasferimento del campo Rom di San Raineri è uno dei migliori risultati dell’assessore Dario Caroniti, per oltre 20 anni nessuno dei suoi predecessori ha mai fatto nulla. Da noi le opere “normali” diventano faraoniche già il giorno prima di andare in appalto.
Anche la stessa A/20 è il simbolo di questo modo di pensare le opere pubbliche. Per ultimarla ci son voluti 36 anni, è costata 700 milioni di euro (4 milioni al km), con una media di costruzione di 4 km annui….., neanche la Piramide di Cheope è stata costruita così lentamente. Berlusconi e Cuffaro riuscirono a tagliare il nastro ad un’opera incompleta, nel 2004, con cantieri aperti e deviazioni che durarono per altri mesi e nessuna traccia dei caselli. E a proposito d’inaugurazioni parziali Silvio riuscì a farlo anche con il porto di Tremestieri la cui compiutezza ancora oggi è sotto gli occhi di tutti. Il tratto autostradale tra Rometta e Milazzo che abbiamo percorso come se fossimo su un autoscontro per 11 anni è stato danneggiato da una frana che riguardava un’altra opera faraonica, il raddoppio ferroviario (costato 8 morti e decine di feriti nella tragedia del deragliamento della Freccia del sud a Rometta).
Lo svincolo di Giostra segue lo stesso schema, son trascorsi 20 anni tra progettazione, gara d’appalto, ricorsi, contenziosi, inizio lavori, blocco lavori, inchieste, accertamenti, scioperi. Uno schema tipo che si ripete intatto nei secoli.
Il Colosseo venne realizzato in 7 anni, la Torre Eiffel in 2 anni, dal 1887 al 1889, per la Piramide di Cheope ci volle un po’ di più, racconta Erodoto oltre 100 mila schiavi per vent’anni (ma si ipotizza di più), ma stiamo parlando di oltre 2.500 anni a.C. con un pizzico di tecnologia in meno rispetto ad oggi…..e in più il favore degli dei…
Nelle scorse settimane, intervistato da Danila La Torre sui tempi di completamento dello svincolo di Giostra, l’assessore regionale Andrea Vecchio così rispose: “ i messinesi stiano tranquilli, lo svincolo sarà inaugurato in questa vita…”. Grazie assessore, adesso ci sentiamo meglio,temevamo di dover lasciare ai posteri il taglio del nastro.
La verità è che noi messinesi voliamo alto, non ci accontentiamo della mediocrità di un normale vita terrena, per noi ogni cosa deve essere fatta guardando all’infinito, insomma: da qui all’eternità…
Rosaria Brancato
………….non ci resta che piangere……………. forse aveva ragione chi ha detto che il terremoto ha modificato il DNA dei cittadini messinesi.
Complimenti Rosaria per la sottile ironia che riempie l’articolo.
Il posto giusto per questi link è l’articolo di Rosaria Brancato sulle COMPIUTE in salsa messinese, piatto in cui Gianfranco SCOGLIO, uno dei pochi politici messinesi che ha una visione strategica per il nostro territorio,condivisibile o no che sia, ci ha proposto un giorno un giorno no, e alla fine della cena (la sindacatura di Buzzanca) si congeda con un digestivo di marca, una serie di comunicati stampa, che ho avuto difficoltà a riassumere in pochi link.
Prima dell’invio del commento sento il piacere di farvi partecipe della bellezza dello Stretto, anche se sovrastato da nuvole grigie, siamo stati fortunati, Madre Natura ci ha donato i laghi di Canzirri, ma anzitutto l’effetto di grande lago che ci regala lo Stretto di Messina, ma poi lo sguardo va alle colline che intravedo e sparisce la magica atmosfera. BUONA DOMENICA
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Siamo a ridosso di elezioni decisive per le sorti della Sicilia e della nostra città, votiamo il Presidente della Regione Siciliana, l’inquilino di palazzo D’Orleans, eleggiamo gli undici deputati messinesi di palazzo Dei Normanni. Palermo ci sembra così lontana politicamente, ci disinteressiamo delle cifre, che da quei due palazzi arriveranno a Messina. Votiamo gli undici messinesi al buio, l’unica certezza è che con le indennità e i privilegi di cui godranno diventeranno molto ricchi, tranne quelli del MOVIMENTO 5 STELLE, che hanno giurato di restituire ai siciliani gran parte di questo denaro, dovremo vigilare su questo impegno preso.
Voglio segnalare l’indirizzo su cui trovare il bilancio 2011 della Regione Siciliana, con le cifre che riguardano i tanti enti messinesi oltre che palazzo Zanca.
htpp://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g12-19o2/g12-19o2.pdf
Un grandissimo pensatore, un napoletano povero, Giambattista Vico scrisse LA MERAVIGLIA E’ FIGLIA DELL’IGNORANZA. ORA BASTA meravigliarsi dei nostri politici, quando lo facciamo manifestiamo la nostra ignoranza.
Gentilissima Rosaria Brancato guardi che ci sono anche dei problemi ” minori ” ma altrettanto gravi e cioè : da circa venti giorni il tratto di tangenziale tra Gazzi e Messina Centro si percorre con la carreggiata ristretta per lavori in corso provocando tutto questo un notevole rallentamento e code lunghissime.Io ci passo ogni mattina ma non ho visto mai un operaio lavorare….ora sicuramente ci saranno degli operai invisibili che lavorano pure a loro insaputa perchè non posso credere che sia caduto dell’olio sull’asfalto e non hanno i soldi per comprare il solvente….tra l’altro se così fosse l’olio si sarà pure asciugato……povera Messina….
Ciao Rosaria, solo una precisazione: gli egiziani non utilizzavano schiavi per la realizzazione delle piramidi, ma solo manovalanza professionista 😉
Che dire dei nostri “palazzetti” cattedrali nel deserto mai
terminati, fanno acqua da tutte le parti, e non c’è mai nessuno
che risponda di questi LAVORI FATTI A REGOLA D’ARTE
ma fare allenare i nostri figli costa caro e per giunta i
servizi igienici e le docce sono da terzo mondo
ai nostri amministratori ancora un grazie di cuore!!!
Dio non ha creato il mondo in 7 giorni, bensì in un unico atto. Lo dimostra il fatto, ad es., quando dice, sia la luce e la luce fu, non ebbe preventivamente bisogno di costruire un impianto di generazione con alternatori, trasformatori, cavi elettrici e lampade varie. I 7 giorni sono un richiamo ed un monito al suo popolo per invitarlo al culto di Dio nel giorno di sabato (ora domenica), dopo una settimana di lavoro.
Gent.ma Sig.ra Brancato,
e dove la mettiamo la pseudo-complicità dei mass media?
Se per secoli gli organi di informazione “denunciano” (diciamo così …) e fanno gli “indignados” ma senza MAI (e sottolineo MAI) fare nomi e cognomi, per me questa è complicità.
Un giornalista messinese non può non sapere …
(daje, pure qua? ehh …!)
… che il politico locale, dinanzi a queste denunce, dirà sempre: “perché devo sentirmi chiamato in causa? mica ce l’ha con me …”.
Senza contare che, con la giusta volontà di indagine e di denuncia, la stampa i nomi e cognomi li può sempre scoprire.
Perchè non iniziamo col dire che moltissima della stampa locale è “grosso masso”? (devo usare questo giochino enigmistico perché “quella parola lì” non si può dire, figuriamoci scrivere …)
Oppure che il giornalista locale ama troppo il quieto vivere per rischiare qualche querela in nome della verità? (la sua sola ed esclusiva musa …).
Cordialità.
poveri noi non ci resta che votare, e speriamo con coscienza e responsabilità
per vic fontaine, la tua analisi sui giornalisti è in parte da condividere,il giornalista porta giornalmente le notizie,se è bravo,poi sta alle testate locali, quasi tutte povere,tranne qual,cuna, i approfondire le notizie scabrose, e fare degli approfonimenti anche spiacevoli per alcuni,specie politici, come fanno in grande il corriere ella sera ,repubblica, il fatto , il giornale, libero, ecc. .PURTROPPO da noi non accade con le conseguenze che vediamo tutti igiorni e che hanno portato la città allo sfascio. U N ESEMPIO PER TUTTI : quelle foto raccapriccianti dei piloni in mezzo alle case del viadotto ritiro, sembrano delle zampe di elefante, in una cristalleria, era quello il tracciato giusto, cosi si dovevano buttare i nostri soldi dopo 30 anni, quel giunto non vedrà mai alla luce. pagherà qualcuno? la città è stata informata in modoesauriente ?
fin’ora noi tutti eravamo convinti che Lui si fosse affannato per interi sei giorni e poi il settimo, stanco, solo il meritato riposo…
…ora la tua precisazione ci ha aperto gli occhi!
grazie.
se finissero le opere nei tempi giusti….molta gente rimarrebbe
senza mangiare..chi ha mangiato…avrebbe ancora fame..voglia di
diventare ancora piu’ grasso………….
parliamo di gastronomia…….per i malpensanti……
se finissero le opere nei tempi giusti….molta gente rimarrebbe
senza mangiare..chi ha mangiato…avrebbe ancora fame..voglia di
diventare ancora piu’ grasso………….
parliamo di gastronomia…….per i malpensanti……
Gli esempi di tempistiche record per realizzare e/o completare piccole opere sono molteplici. Ad esempio, la copertura di una porzione della parte bassa del Torrente Trapani,a seguito di cedimenti strutturali avvenuti nel 2006, è stata ultimata solo qualche mese fa (dalla stessa ditta che sta realizzando il nuovo svincolo di Giostra).
Quando ci sono di mezzo appalti pubblici, più ci si attarda meglio è per tutti gli interessati, anche se le ditte dovrebbere pagare penali che poi vengono assorbite dagli aumenti in corso d’opera. Riguardo gli errori di realizzazione che spesso vengono fuori dopo qualche tempo, la colpa và imputata maggiormente alla scarsa professionalità che molte maestranze hanno. Una volta gli operai, i cosidetti “mastri” avevano pochi mezzi tecnici ma molta manualità e destrezza nel realizzare manufatti complessi. Gli operai di oggi sono sbrigativi e strafottenti, poco esperti perchè non hanno imparato dai “vecchi”.
Mi scuso con chi non si ritiene di appartenere a questa casistica.
Propongo Rosaria Brancato ,canditata a Sindaco di Messina.
Non condividiamo tutti l’esigenza di essere amministrati da gente nuova,giovane,
fattiva ,non demagogica , competente ,appassionata e…disinteressata ? Ed allora
coraggio
Quando la finiremo di chiamare lavoratori chi non adopera cervello e mani?
Erano lavoratori quegli 11 signori che si sono “adoperati” per oltre una settimana per consentire la posa di una lapide nella piazzola creata xxxxxxxxx, ponendo con arte (questo certamente sì) forse una ventina di mattoni?
QUalcuno sa quanto sono durati i lavori di sistemazione di quello spiazzo sulla Panoramica, tanto caro all’On.le Ricevuto
che ha pensato di definirlo la piazzetta dell’amore?
Vedo con piacere che l’articolo di Rosaria Brancato suscita a distanza di molte ore dalla sua pubblicazione commenti interessanti,e quello sarcastico di pgiuttari, che mi provoca due riflessioni legate alla campagna elettorale. Le riassumo in due domande. Come affronterà TempoStretto il grosso impegno della gestione del sovrappiù di notizie in questo periodo elettorale e della tempestività di pubblicare-moderare i nostri commenti,che insieme alla professionalità-indipendenza della redazione sono la forza-successo del nostro giornale? Quale atteggiamento avrò come commentatore nei prossimi 40 giorni di campagna elettorale? Alla prima domanda può rispondere solo TempoStreto, io ho un auspicio, la TEMPESTIVITA’, che so fare i conti con le risorse finanziarie e la raccoltà pubblicitaria, specialmente quella politica, come lettore rispondendo così alla seconda domanda, garantisco che navigherò su questa pubblicità, dimostrandolo richiamando nei miei commenti parti significativi dei programmi elettorali insieme alla mia imparzialità su tutti i candidati e gli schieramenti politici,che finirà domenica 28 ottobre con il mio voto e anzitutto dal giorno dopo il loro insediamento.La POLITICA è una cosa seria per il nostro futuro, in questi 40 giorni non sarò sarcastico nel dare i miei link. ROSARIA RIMANI GIORNALISTA.