Le Case Gialle resteranno al buio. Per il Comune è zona privata e non di sua competenza

Le Case Gialle resteranno al buio. Per il Comune è zona privata e non di sua competenza

Salvatore Di Trapani

Le Case Gialle resteranno al buio. Per il Comune è zona privata e non di sua competenza

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domenica 12 Ottobre 2014 - 01:24

Dovranno essere i residenti, dunque, a provvedere autonomamente all'illuminazione della propria zona. I consiglieri Libero Gioveni, Nicola Crisafi, Cosimo Oteri e Giovanni Veneziano si oppongono. La zona, visti i passati episodi di micro criminalità, sarebbe a rischio senza un adeguato impianto di illuminazione.

Le Case Gialle della III circoscrizione dovranno provvedere autonomamente all’illuminazione. A dirlo è un provvedimento del Comune che individua il complesso “Case Gialle” come zona privata, dunque non a carico del Comune. Una circolare che ha lasciato di stucco i residenti che non hanno tardato a far presenti le proprie rimostranze, forti soprattutto del timore che in assenza di un illuminazione adeguata gli episodi di micro criminalità, frequenti nella zona, si sarebbero presto potuti moltiplicare. Nonostante ciò ai cittadini è stato presentato un ultimatum di 60 giorni, al termine dei quali verranno dismessi tutti gli impianti di illuminazione.

“Tutto nasce dalla delibera di giunta n. 453 del 17 giugno scorso con la quale si è dato mandato al Dipartimento Lavori Pubblici di procedere alla dismissione di tutti quegli impianti di pubblica illuminazione ricadenti in aree presumibilmente private –Spiega il consigliere Libero Gioveni, che aggiunge- Tale delibera è stata esitata con lo spirito di risparmiare sia i consumi di energia che gli oneri della manutenzione a carico del Comune in almeno 1200 dei 28000 punti luce. Sulla situazione delle case gialle di Santo Bordonaro, tuttavia, non si può non pensare di trovare una soluzione, specie per le note caratteristiche del popoloso rione in cui si vive un elevato disagio sociale e dove sono stati numerosi in passato gli episodi di microcriminalità che col buio non potranno che aumentare esponenzialmente. Si tratta dunque non soltanto di una questione di decoro urbano ma anche e soprattutto di pubblica sicurezza e di ordine pubblico”.

A farsi carico dei disagi dei cittadini anche i consiglieri Crisafi, Oteri e Veneziano che dichiarano “Non vogliamo che parte della popolazione messinese si senta abbandonata dalla politica cittadina che deve tralasciare qualsiasi forma di discriminazione territoriale e provvedere alla risoluzione del problema. Una buona illuminazione contribuisce alla sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, aumenta la visibilità dei percorsi riducendo di conseguenza le possibilità di incidenti, permette di scongiurare atti di microcriminalità e contribuisce al senso di sicurezza e di benessere dei residenti”. I consiglieri hanno già provveduto a chiedere all’amministrazione comunale un piano d’azione per l’illuminazione urbana che contempli anche la zona delle case gialle. Starà al comune di Messina, adesso, decidere se tornare o meno sui propri passi.

Salvatore Di Trapani

8 commenti

  1. Se l’area è’ privata il problema e’ dei privati. Le rimostranze (come sempre apparentemente tardive) mi sembrano prive di fondamento. Cosa direbbero i proprietari delle case e i consiglieri se a un certo punto il comune decidesse di piazzare qualsivoglia oggetto di pubblica utilità decoro e sicurezza nei loro appartamenti?
    Mi sembra uno dei tanti “non argomenti” in salsa messinese.

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  2. Se l’area è’ privata il problema e’ dei privati. Le rimostranze (come sempre apparentemente tardive) mi sembrano prive di fondamento. Cosa direbbero i proprietari delle case e i consiglieri se a un certo punto il comune decidesse di piazzare qualsivoglia oggetto di pubblica utilità decoro e sicurezza nei loro appartamenti?
    Mi sembra uno dei tanti “non argomenti” in salsa messinese.

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  3. Cambiamo messina dal basso……..motto elettorale per la quale molti ci sono cascati, però qualcosa dal basso l’ha cambiata….la sua automobile, prima una vecchia e sgangherata punto ricoperta di adesivi, ora alfa 159 e corsia preferenziale!

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  4. Cambiamo messina dal basso……..motto elettorale per la quale molti ci sono cascati, però qualcosa dal basso l’ha cambiata….la sua automobile, prima una vecchia e sgangherata punto ricoperta di adesivi, ora alfa 159 e corsia preferenziale!

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  5. Il Restauratore 12 Ottobre 2014 08:19

    Secondo me il buon Gioveni rende di più come giornalista che come consigliere….non perde occasione per comparire sui giornali dimenticando che ora il quartiere ha anche cambiato denominazione…questa volta non ha avuto l’esclusiva però…ha dovuto dividere la notorietà con altri colleghi…..

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  6. Il Restauratore 12 Ottobre 2014 08:19

    Secondo me il buon Gioveni rende di più come giornalista che come consigliere….non perde occasione per comparire sui giornali dimenticando che ora il quartiere ha anche cambiato denominazione…questa volta non ha avuto l’esclusiva però…ha dovuto dividere la notorietà con altri colleghi…..

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  7. BENE BENE ORA SI RISOLVE TUTTO GRAZIE AI GIOVENI CRISAFI OTERI VENEZIANO BUDDACI BUDDACI

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  8. BENE BENE ORA SI RISOLVE TUTTO GRAZIE AI GIOVENI CRISAFI OTERI VENEZIANO BUDDACI BUDDACI

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