"Una somma di 600mila euro - scrive il consigliere della III circoscrizione - era stata quantificata alla lontana data del 18 novembre 2011 (poi impiegata nel corso dell'anno 2012 con interventi tampone in molte arterie cittadine) ed è facile immaginare, quindi, come a distanza di 1 anno e mezzo nelle casse di Palazzo Zanca, seppur fuori bilancio, risulterà senz’altro un’altra cospicua somma che sfiora il milione e mezzo di euro del cui impiego non si sa nulla"
“Atteggiamento di totale indifferenza e pressapochismo”. E’ il modo in cui il consigliere della III circoscrizione, Libero Gioveni, definisce l’agire del commissario Luigi Croce in merito ai fondi ecopass.
“Da un lato – scrive Gioveni – il commissario è stato bravo nel recente passato a sciorinare con impareggiabile precisione i conti in rosso di Palazzo Zanca, dall’altro non ha mai fatto la necessaria chiarezza su questa entrata economica straordinaria di cui il Comune dispone ormai da tempo. Il misterioso silenzio sui fondi ecopass e soprattutto l’immobilismo nell’adozione dei provvedimenti da adottare utilizzando queste somme – secondo Gioveni – non può essere giustificato dall’eventuale diniego al versamento da parte di alcune compagnie di navigazione. Risulta inaccettabile e paradossale il fatto – insiste il consigliere – che il commissario non sveli ancora l’importo complessivo del “tesoretto” dell’ecopass e che soprattutto non lo impieghi o non tenti di farlo per migliorare le sempre più pessime condizioni delle nostre strade o di tendere la mano, per esempio, ai 20 agenti di Polizia Municipale assunti per 1 anno e che il 31 maggio andranno a casa”.
Gioveni prova a fare chiarezza sui conti: “Una somma di 600mila euro di fondi ecopass era stata quantificata alla lontana data del 18 novembre 2011 (poi impiegata nel corso dell’anno 2012 con interventi tampone in molte arterie cittadine) ed è facile immaginare, quindi, come a distanza di 1 anno e mezzo nelle casse di Palazzo Zanca, seppur fuori bilancio, risulterà senz’altro un’altra cospicua somma che sfiora il milione e mezzo di euro del cui impiego, però, appunto, non si sa ancora assolutamente nulla”.
chiedetelo a Isgrò
chi li ha inventati li ha mangiati…!!!
Cara Redazione. Puoi chiarire il mistero delle somme riscosse dalle Compagnie di navigazione a tale titolo e non versate al Comune? C’è qualche stipendiato municipale che risponda con cognizione di causa? C’è qualcuno elargitore di promesse che attualmente mi sorride dai manifesti che mi spieghi l’arcano e che si interessi al loro recupero anche se dovrà entrare nel settore degli intoccabili? O anche questo, come tanti altri, è un tabù? Grazie per l’attenzione.