Operazione della Polizia metropolitana su un terreno demaniale colmo di lastre di amianto frantumato, materiale edilizio e suppellettili
MESSINA – Una quantità enorme di rifiuti in una zona densamente popolata. Anche pericolosi e speciali: lastre di amianto frantumato e frammisto a materiale edilizio, serbatoi in eternit, pneumatici, elettrodomestici fuori uso, legname, suppellettili e financo carcasse di auto e di moto.
L’area demaniale di circa 15mila metri quadrati, in via Seminario estivo, è stata individuata dalla Polizia metropolitana, sezione Ambiente, su disposizione del colonnello Nino Triolo e nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali. I rifiuti giacevano in un terreno privo di impermeabilizzazione e quindi estremamente pericolosi per il potenziale inquinamento delle falde acquifere. Come se non bastasse quei rifiuti vengono sistematicamente incendiati con la dispersione nell’atmosfera di diossina ed altri veleni.
Ci troviamo, ancora una volta, di fronte a comportamenti che, oltre a determinare un grave degrado del territorio, costituiscono un pericolo reale per l’ambiente e la salute pubblica. La polizia metropolitana ha avviato una intensa attività di indagine per giungere alla individuazione e alla sanzione dei responsabili. Si tratta di “abbandono incontrollato di rifiuti pericolosi e non” a carico di ignoti, l’area è stata sottoposta a sequestro. Dell’attività svolta, è stata informata la Procura della Repubblica di Messina per gli adempimenti di competenza.