Sequestro da 140mila euro a esponenti della mafia di Tortorici e Barcellona

Sequestro da 140mila euro a esponenti della mafia di Tortorici e Barcellona

Redazione

Sequestro da 140mila euro a esponenti della mafia di Tortorici e Barcellona

lunedì 20 Maggio 2024 - 12:36

Sigilli a beni per 90 mila euro di Giuseppe Costanzo Zammataro e 50 mila euro per Carmelo Vito Foti

I Carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Messina, nell’ambito di due distinte attività, hanno dato esecuzione a due decreti di sequestro beni, emessi dal Tribunale del capoluogo peloritano – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di due indiziati di mafia in relazione alle organizzazioni criminali di Tortorici e di Barcellona Pozzo di Gotto.

Mafia tortoriciana

Il sequestro eseguito dal Ros a Tortorici riguarda Giuseppe Costanzo Zammataro, considerato esponente dei batanesi di Tortorici, arrestato il 15 gennaio 2020 nel blitz “Nebrodi”, avesse accumulato, nel tempo, un patrimonio risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari. In particolare, il 31 ottobre 2022, l’uomo, all’esito del processo di primo grado scaturito dall’operazione del 2020, è stato condannato dal Tribunale di Patti alla pena di 16 anni e 4 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso, plurime truffe aggravate in concorso per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed impiego di denaro di provenienza illecita e trasferimenti fraudolenti di valori, emergendo come un vero e proprio collettore di interessi nel settore degli aiuti comunitari per conto dell’associazione mafiosa investigata.

Mafia barcellonese

Il sequestro eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina ha colpito invece Carmelo Vito Foti, boss dei barcellonesi, anche lui detenuto, condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso e coinvolto in più vicende giudiziarie, in particolare per la commissione di plurimi episodi di estorsione, che gli avrebbero consentito di ottenere significative disponibilità economiche illecite. Da ultimo, l’uomo è stato arrestato il 22 febbraio 2022, nell’ambito dell’indagine che ha smantellato la riorganizzazione del gruppo mafioso del Longano, a seguito della quale, il 3 febbraio 2023, è scaturita, a suo carico, la sentenza di condanna, in rito abbreviato, del giudice per l’udienza preliminare distrettuale di Messina, alla pena di 20 anni di reclusione, quale capo promotore del sodalizio.

I beni sequestrati

I beni sequestrati, intestati anche ai familiari dei coinvolti, hanno riguardato, per l’appartenente alla famiglia “tortoriciana”, 3 imprese agricole di Tortorici e molte particelle censite al Catasto terreni del Comune di Centuripe (EN), per un valore complessivo di circa 90mila euro, mentre per quanto riguarda l’esponente della “famiglia barcellonese” un immobile adibito a uso commerciale, situato a Barcellona Pozzo di Gotto, per un valore stimato di circa 50mila euro.

La misura di prevenzione patrimoniale è stata adottata all’esito del giudizio di prevenzione di primo grado.

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