Privo di tracciabilità, l'Asp di Messina l'ha dichiarato non idoneo al consumo umano, pertanto è stato distrutto
La Guardia Costiera ha sequestrato in una pescheria di Messina alcuni esemplari di tonno rosso per un quantitativo totale di circa 67 kg.
Non era dimostrabile la provenienza del pesce, che è stato sequestrato, ed è stata comminata una sanzione di 1.500 euro.
L’Asp di Messina ha dichiarato il prodotto non idoneo al consumo umano, pertanto si è proceduto alla distruzione.
Multa da 460 euro, invece, per due diportisti che pescavano nelle corsie di transito navale dello Stretto di Messina.
PERCHE’ NON PUBBLICATE I NOMINATIVI DI QUESTI COMMERCIANTI?
TUTTI I CITTADINI DEVONO CONOSCERLI PER EVITARLI, ECCO COSA POTRA’ SUCCEDERE A QUESTI OPERATORI poco attenti alla salute dei consumatori.
Spett.le Redazione di Tempostretto, sarebbe opportuno e soprattutto doveroso dare ai lettori una informazione completa e dettagliata. “Il sequestro del pesce in una pescheria di Messina”non ritengo sia una notizia se non si menziona il nome e l’indirizzo della pescheria e il nome del titolare. È un diritto l’informazione.
Perché non dite mai di quale pescheria si parla?
così danneggiate tutte le pescherie oneste innescando un clima di
sospetto generalizzato , non proteggendo così né il consumatore né gli imprenditori onesti.
…è semplice…dovete scrivere una pescheria di cui non possiamo fornire il nome altrimenti ci denunciano… e che ci vuole …
fino a quando non mettono i nomi per me non ha peso,se non potete metterli allora evitate anche di pubblicare ste cazzate non possiamo tutelarci cosi