Sequestro Caronte, tutti i particolari VIDEO

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Alessandra Serio

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venerdì 10 Gennaio 2020 - 09:56

I dettagli del provvedimento che vede indagati Sergio La Cava, Vincenzo Franza, Edoardo Bonanno e Luigi Genghi.

I finanzieri del Nucleo di Polizia economico – finanziaria di Palermo, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Pef di Messina, hanno sequestrato, in via preventiva, le navi-traghetto “Pace”, “Caronte” e “Ulisse”. Attualmente sono impiegate nei collegamenti con La Maddalena, Palau, Trapani, Isole Egadi e Palermo, Ustica. Sequestrati anche somme di denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie di oltre 3,5 milioni di euro.

Nella vicenda ci sono 3 indagati, oltre a Sergio La Cava (56) al quale è stato notificato il decreto di sequestro. I finanzieri hanno segnalato Vincenzo Franza (54), Edoardo Bonanno (47) e Luigi Genghi (56), nei cda delle società Navigazioni Generali e Caronte & Tourist. Segnalata la stessa società Caronte Isole Minori per le violazioni amministrative.

I reati ipotizzati sono di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione siciliana.

Il provvedimento è stato siglato dal Gip di Messina Salvatore Mastroeni su richiesta dei sostituti procuratore Antonio Carchietti e Roberto Conte, alla fine degli approfondimenti delle Fiamme gialle di Messina e Palermo.

La Navigazione Generale Italiana (N.G.I.) S.p.A. – incorporata nel 2017 nella Caronte &Tourist isole minori, si era aggiudicata nel 2015 il lotto II (Trapani-Isole Egadi) del bando di gara della Regione Siciliana (Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità) per il servizio di collegamento marittimo per cinque anni tra la Sicilia e le sue isole minori. Il valore del lotto II era di circa 15,9 milioni di euro, con aggiudicazione, tramite significativo ribasso, a 5,3 milioni di euro.

Per partecipare e aggiudicarsi la gara ciascuno dei concorrenti aveva individuato una nave-traghetto – la N.G.I. aveva designato la “Pace”- da dedicare esclusivamente alla tratta oggetto del singolo lotto, dotata di stringenti caratteristiche strutturali volte a consentire la navigazione in piena sicurezza anche alle persone a mobilità ridotta (“P.M.R.”). Rientra in tale nozione chiunque abbia una particolare difficoltà nell’uso dei trasporti pubblici, compresi gli anziani, i disabili, le persone con disturbi sensoriali e quanti impiegano sedie a rotelle, le gestanti e chi accompagna bambini piccoli.

La “Pace” però presenterebbe gravi carenze tecniche e strutturali e non è assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta. Tali difformità rispetto a quanto previsto sia dalla normativa vigente che dal bando, accertate anche dalle ispezioni periodiche, non sono mai state sanate e, conseguentemente, non avrebbero consentito la partecipazione né, soprattutto, l’aggiudicazione della gara alla N.G.I. S.p.A. – ora Caronte & Tourist Isole Minori S.p.A..

I finanzieri hanno poi accertato che in alcune occasioni il traghetto designato per la tratta Trapani/Isole Egadi con le Caronte e “Ulisse”, anch’essi carenti dei requisiti previsti per il trasporto “speciale”. Sostituzioni irregolari, non preventivamente comunicate né autorizzate. Ulteriori mirate ispezioni delle navi con l’ausilio di ingegneri navali, nominati consulenti tecnici dall’A.G. inquirente, hanno definitivamente confermato l’ipotesi investigativa, sgombrando ogni dubbio circa la assoluta inidoneità di tutti e tre i traghetti e sul conseguente concreto rischio, in caso di naufragio, incendio ecc., per l’incolumità delle persone a mobilità ridotta.

La normativa nazionale vigente, per rendere economicamente conveniente l’esecuzione del fondamentale servizio di collegamento di linea, prevede cospicui contributi a beneficio degli aggiudicatari, sulla scorta di una stima del costo di gestione della tratta, al netto dei ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio. L’ammontare del sequestro di oggi corrisponde a quanto percepito di contribuzioni pubbliche tra il 2016 ad oggi.

I mezzi navali sequestrati sono stati affidati ad amministratori giudiziari nominati dal GIP, mentre la società armatrice è stata designata custode.

Appare fondato e più che mai attuale il pericolo che la libera disponibilità da parte della Ngi Spa – Caronte & Tourist Isole Minori Spa delle navi traghetto Pace, Caronte e Ulisse, adibite al servizio di collegamento marittimo di pubblico interesse per il trasporto di passeggeri, anche a mobilità ridotta, possa ulteriormente aggravare le conseguenze dei reati. Pertanto, allo stato, allo scopo di scongiurare il protrarsi e l’aggravarsi delle condotte accertate e delle loro conseguenze, è assolutamente indispensabile procedere al sequestro dei mezzi navali (…) l’attività di trasporto marittimo di passeggeri vede un fisiologico incremento e, con esso, un ineludibile ulteriore aggravamento del rischio, nel periodo estivo, può a buon diritto affermarsi che, stante la situazione di fatto riscontrata, solo per circostanze casuali non si è mai verificato alcun evento spiacevole – quando non, autenticamente drammatico – a danno di persone a mobilità ridotta”, scrivono i magistrati nel decreto di sequestro.

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