"Scongelati" i rapporti della società che gestisce i punti vendita di Santa Teresa. I Saglimbeni giocano la carta del Riesame sperando di uscire
MESSINA – Dopo il sequestro di circa 180 mila euro, sono stati sbloccati i conti della Top Market, la società i cui rapporti erano stati “congelati” con l’arresto di Carmelo, Carmen e Provvidenza Saglimbeni e Domenico Saglimbene, ai domiciliari con l’accusa sostanziale di estorsione ai dipendenti.
Tornano quindi nella disponibilità degli indagati i conti correnti personali e nella disponibilità di chi è deputato a gestire i fondi quello della Top Market, anche per poter così provvedere alle necessarie attività dell’impresa.
I due fratelli e le figlie di uno di loro attendono adesso il responso del Tribunale del Riesame al quale i difensori, gli avvocati Antonio Scarcella e Massimo Principato, hanno chiesto di rivedere il provvedimento cautelare, revocando i domiciliari.
Intanto vanno avanti gli accertamenti della Guardia di Finanza sulle vicende al centro dell’inchiesta. Secondo l’Accusa infatti i gestori delle società avrebbero costretto, a vario titolo, i dipendenti a restituire una parte dei compensi, e li avrebbero costretti a lavorare oltre i turni. Una parte dei proventi così messi in piedi li avrebbero reinvestiti in acquisti di terreni, poi donati.
Al confronto col giudice, Carmelo si è difeso chiamandosi fuori, sia dalla gestione effettiva delle società che dai reati contestati. Ma il primo giudice non gli ha “creduto”, confermando i domiciliari.